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Sito Web interamente scritto da
Gianpietro Mogno
Webmaster programmatore e realizzatore Romagnoli Stefano
CEM E CENTRALI
NUCLEARI
EMF and Nuclear Plants
Visto l’argomento trattato, è bene segnalare che TUTTO è riconducibile a un Campo Elettromagnetico ribadendo i quattro argomenti scientifici che posti in relazione tra loro ne determinano la NOCIVITA’:
1) Quando
un CEM ambientale, penetra (lo fa’ sempre) nel cemento armato (c.a) che forma la
struttore di una abitazione o di qualsiasi altra costruzione (in c.a), incontra
il tondino di ferro che le costituisce, induce in esso un CEM indotto B dato da
B=µ x H ove µ=coefficiente di permeabilità assoluta, che nel caso del tondino di
ferro puo’ raggiungere il valore di alcune migliaia, e H= valore del CEM
inducente (quello ambientale assorbito).
Nello stesso modo, ogni nuovo CEM ambientale, induce nello stesso tondino di
ferro immerso nel c.a , un ulteriore Campo Magnetico indotto (funzione della sua
frequenza) che sommandosi a quelli indotti in precedenza, fa’ diventare sempre
piu’ nocivo il campo magnetico indotto risultante, in modo tale che quando esso
viene assorbito dal corpo umano e penetra nelle cellule della Persona che vi
staziona o cammina sopra, si hanno casuali rotture di “catene molecolari”
all’interno delle medesime, del corpo della Persona stessa, con sviluppo nel
tempo di casuali malattie nel suo corpo, (croniche ma anche mortali o
invalidanti).
2) Il corpo di TUTTE le persone, è colpito DUE VOLTE dal CEM presente
nell’ambiente.
A) La prima volta attraverso l’etere.
B) La seconda, qualora esistessero le condizioni Fisiche, assorbendo nelle
cellule del suo corpo attraverso la superfice su cui staziona o cammina la
persona.
In ambedue i casi vengono rotte sia pure casualmente, le “catene molecolari”
presenti all’interno delle cellule del corpo della Persona colpita.
3) E’ reale l’esistenza della proprietà SUSCETTIVA dei materiali
ferromagnetici detta anche SUSCETTIVITA’ magnetica.
4) Tutti i corpi in movimento (anche se il corpo in movimento è quello di un atomo), possiedono una Energia data dalla formula di Albert Estein E=mc²
5) Ogni volta che un elettrone si sposta, che ciò avvenga attorno al nucleo del proprio atomo di appartenenza, o nello spazio o in un qualsiasi conduttore, origina un sia pur minimo Campo Magnetico.
COS’E’ LA RADIOATTIVITA’
L’atomo (dal greco Atomos, non divisibile) è la parte più piccola della materia. Esso è formato da un nucleo centrale costituito da Protoni e Neutroni, e da particelle periferiche, chiamate Elettroni, disposte su varie orbite, ruotanti intorno al nucleo.
Un Elettrone, quando è in movimento (ruotando attorno al nucleo di appartenenza o percorrendo un conduttore), origina, con la sua carica elettrica Negativa, un Campo Magnetico. Praticamente, ciascuno degli infiniti Atomi che formano l’Universo, pur essendo elettricamente neutro, ha un proprio Campo Magnetico, che è tanto maggiore quanto più numerosi sono gli Elettroni che ruotano intorno al suo Nucleo. La sommatoria complessiva del Campo Magnetico degli infiniti atomi che formano il pianeta Terra dà come risultato finale il suo Campo Magnetico (CM). Il Campo Magnetico del Pianeta Terra è di valore talmente elevato tanto da attrarre tutti gli oggetti presenti sul suo suolo! Questo avviene in modo tale che nell’oggetto attratto si ha contemporaneamente l’orientamento degli atomi che lo compongono. Questo fenomeno non è altro che la Forza di Gravità del Pianeta Terra!
In effetti, in tutto l’Universo, la distanza tra le Galassie, le Stelle e i Pianeti è condizionata dalle linee di forza dei Campi Magnetici di detti corpi celesti, a loro volta ottenuti dalla sommatoria di quelli di tutti gli Atomi che li compongono e che con le loro linee di forza (non visibili ma che si estendono nello spazio siderale anche per milioni di chilometri o forse più) penetrano negli atomi dei Corpi Celesti e li orientano come indicato dalla proprietà SUSCETTIVA!
Esaminando la Tavola periodica degli elementi, elaborata da Mendeleev, si
osserva che:
1) Il loro numero totale è di 118
2) Il primo elemento, è l’Idrogeno, il cui simbolo è H e il cui numero atomico è 1. Questo indica che possiede un solo Protone e un solo Elettrone e di conseguenza il Campo Magnetico che circonda ogni suo atomo è il più basso tra quelli di tutti gli elementi.
3) L’Uranio ha simbolo U e numero Atomico 92. Questo vuol dire che il suo Campo Magnetico è 92 volte quello dell’Idrogeno. Ampliando ulteriormente il ragionamento, si può osservare che il numero atomico di molti degli elementi considerati Radioattivi è elevato, ragion per cui anche il loro Campo Magnetico sarà elevato.
Per calcolarne il valore, occorre ricordare la formula di Einstein che determina l’Energia sviluppata o acquisita da un corpo in movimento, ovvero: E=mc2, ove:
E = Energia.
m = massa (in questo caso dell’elettrone).
c2 = dall’inglese celerety, tradotto in Italiano velocità.
Prima di affrontare la questione delle pericolosità delle Centrali Nucleari, è necessario un breve cenno su cosa sia la Radioattività e quali siano le sue conseguenze.
I protoni del nucleo di un atomo hanno carica positiva: sappiamo che le cariche elettriche di segno uguale si respingono per cui il nucleo di un atomo di Uranio, formato da 92 protoni, è tenuto coeso dal Campo Elettromagnetico originato dai suoi 92 elettroni che gli ruotano intorno. Questo Campo Elettromagnetico esprime anche la principale forma di energia dell’atomo di Uranio, la sua Radioattività; pertanto la Radioattività, che è una forma di Energia, altro non è che un Campo Elettromagnetico di valore elevato, sia nel suo valore assoluto che nella sua frequenza. A questo punto, capire come la Radioattività esplichi la sua nocività, nei confronti di TUTTI gli esseri viventi, non è particolarmente difficile: sono sufficienti le informazioni di Fisica, Elettrotecnica, Biologia disponibili a tutti e una dose sufficiente di INTELLIGENZA scientifica. Sono utili e necessarie alcune informazioni preliminari:
1) Tutti gli esseri viventi sono costituiti da cellule, al cui interno vi sono un numero elevato ma indefinito di catene molecolari (Geni, Enzimi, Proteine ecc.).
2) Queste catene molecolari sono costituite da atomi di elementi che reagiscono in modo differente alla Radioattività (che è un Campo Elettromagnetico ad altissima frequenza), in funzione del proprio coefficiente di permeabilità magnetica assoluta µ, ossia la frequenza di oscillazione degli atomi per cui nella formula di Einstein E = mc2 variano sia la massa m (dipende dal tipo di atomo orientato) che la velocità c2 di orientamento dei diversi atomi.
3) Ogni atomo formante le catene molecolari ha una forza di unione con quello precedente, quello successivo o laterale, e, se essa risulta inferiore a quella cinetica acquisita nel suo movimento “obbligato” e imposto dalla proprietà SUSCETTIVA dalle linee di forza del Campo Elettromagnetico (radioattività), le catene si rompono con un decadimento biologico della cellule in cui è avvenuto. Questo fenomeno si verifica in modo analogo con TUTTI i Campi Elettromagnetici, di qualsiasi frequenza, che penetrino all’interno del corpo di qualsiasi essere vivente! I tipi di decadimento si differenziano a seconda delle radiazioni che emettono (alfa, beta e gamma). Il decadimento alfa e quello beta alterano la composizione chimica dell’atomo in questione, trasformandolo in un altro elemento con numero differente di protoni ed elettroni, variando quindi il suo campo Elettromagnetico. Le radiazioni alfa e beta sono definite altamente ionizzanti, vuol dire che trasformano gli atomi che colpiscono, aggiungendo o sottraendo elettroni, modificandone quindi la struttura e il Campo Elettromagnetico. Il decadimento gamma, invece, ha come risultato la sola emissione di energia, sotto forma di radiazioni gamma. Queste ultime, benché meno ionizzanti, hanno un potere di penetrazione nettamente superiore e non vengono fermate da semplici barriere materiali. I raggi gamma sono radiazioni elettromagnetiche e vengono formati con l’emissione di fotoni, tutti concetti riconducibili e governati dalla formula di Einstein.
Una centrale nucleare (benché ne esistano di diversi tipi) è di solito un impianto che produce energia elettrica sfruttando il vapore ottenuto attraverso la fissione nucleare che avviene nei suoi reattori. In questi reattori, un combustibile radioattivo, immerso in acqua leggera o pesante, viene fatto reagire in modo che avvenga, in maniera controllata, la fissione nucleare. Il suo prodotto è, in effetti, un gran calore che trasforma l’acqua della Piscina, in cui sono immerse le barre di Uranio radioattivo, in vapore, caratterizzato da temperatura e pressione elevate. L’aumento di temperatura nell’acqua si origina perché la proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici afferma che quando un Campo Elettromagnetico (in questo caso la Radioattività) penetra un corpo, con le sue linee di forza, pone tutti gli atomi di quel corpo in orientamento in modo più o meno evidente (se il Campo Elettromagnetico è alternato, questo avviene alla frequenza del Campo Elettromagnetico). Nel caso dell’Uranio del “nocciolo”, le linee di forza della sua radioattività pongono in orientamento, ad una frequenza elevata, gli atomi di H e O che formano le molecole di acqua. Questo movimento “forzato” e di alta frequenza, imposto dalla proprietà SUSCETTIVA, crea un attrito tra gli atomi, che, a sua volta, genera un enorme calore, trasformando l’acqua della piscina in vapore. Tale vapore, con il suo vorticare, “strappa” degli atomi di Uranio alle barre, diventando radioattivo. Il vapore Radioattivo viene inviato tramite tubazioni metalliche dapprima alla Turbina, per la creazione di corrente elettrica e poi al circuito finale di raffreddamento per ritornare condensata in acqua, Radioattiva, alla piscina in cui sono immerse le barre di Uranio. Ma la fissione nucleare disperde anche energia cinetica (E=mc2) e radiazioni gamma (radiazioni elettromagnetiche). Il combustibile radioattivo si autoconsuma nel tempo per il fenomeno descritto e la parte di materiale radioattivo che non può più venir utilizzata è conosciuta col nome di scorie nucleari, le quali hanno una radiotossicità nettamente superiore all’elemento di partenza. Quindi, devono essere stoccate in luoghi sicuri, in attesa che la loro radiotossicità ritorni al livello iniziale dell’elemento in questione.
Le centrali nucleari utilizzano, solitamente, gli isotopi naturali dell’Uranio U235 e U238, arricchendoli artificialmente. Con la fissione, l’uranio produce radiazioni Elettromagnetiche gamma, mentre, decadendo, produce raggi beta e alfa.
I raggi gamma prodotti dalla fissione, essendo radiazioni Magnetiche, seguono la proprietà SUSCETTIVA dei materiali Ferromagnetici, ponendo in orientamento alternato, alla elevata frequenza della Radioattività, gli atomi che colpiscono con le linee di forza del loro Campo Magnetico. Se la forza Magnetica delle radiazioni Gamma e la forza del Campo Magnetico prodotto dai 92 elettroni dell’Uranio è superiore alla forza d’unione che collega i vari atomi nel comporre le molecole del materiale colpito, le catene molecolari possono essere spezzate, modificandole strutturalmente a livello atomico, a volte con gravi conseguenze.
A seguito della fissione, parte del combustile radioattivo si separa dalle barre e si disperde nell’acqua in cui sono immerse le barre, rendendola radioattiva. Di conseguenza, anche il vapore prodotto dalle altissime temperature conterrà atomi radioattivi che, nel loro viaggio per giungere alla Turbina, influenzeranno, con il loro elevato campo magnetico, le tubazioni attraverso cui si trovano a scorrere. Queste con il deposito progressivo al loro interno di atomi di materiale Radioattivo verranno progressivamente indebolite nella loro struttura a livello atomico per l’interferenza (dovuta alla proprietà SUSCETTIVA) delle linee di forza dell’elevato Campo Elettromagnetico del materiale Radioattivo che ponendo in orientamento alternato (all’elevatissima frequenza del Campo Elettromagnetico della Radioattività) gli atomi della struttura atomica della tubazione in cui sono penetrate le linee di forza del CEM della Radioattività, come risultato finale creerà delle microlesioni casuali nella struttura delle tubazioni percorse da vapore Radioattivo che avranno come conseguenza la perdita (o meglio la fuoriuscita dalle stesse), di vapore Radioattivo in prevalenza non visibile a occhio nudo, nell’ambiente interno della Centrale Nucleare. Praticamente si ha una cura maniacale nelle saldature (e nella loro verifica) delle tubazioni che trasportano il vapore Radioattivo ma il fenomeno che origina progressivamente una sempre maggiore Radioattività all’interno di una Centrale Nucleare, dipende dalla proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici!!
Si hanno pertanto due effetti nelle tubazioni che conducono alla Turbina:
a - Un numero crescente di atomi si deposita sulle pareti delle tubazioni, che diventeranno a loro volta sempre più radioattive. Le tubazioni di metallo trasportano il vapore sotto pressione alla turbina e al circuito finale di raffreddamento, ma, strada facendo, il vapore Radioattivo deposita progressivamente sulla superficie interna della tubazione e della turbina un numero sempre maggiore di atomi di Uranio. Le linee di forza della loro Radioattività (Campo Elettromagnetico ad elevatissima frequenza) interagiscono con gli atomi della struttura della tubazione, della turbina e del circuito finale di raffreddamento, ponendoli in orientamento alternato, indebolendo quindi la struttura a livello atomico, provocando microlesioni da cui, a causa della sua pressione, fuoriescono il vapore radioattivo e gli atomi di Uranio in esso contenuti, rendendo sempre più Radioattivo anche il cemento armato che con cui è costruita la centrale. All’uscita dalla Turbina, che diventando sempre più Radioattiva deve essere cambiata dopo alcuni anni di funzionamento, le tubazioni portano il vapore Radioattivo al circuito finale di raffreddamento. A causa della proprietà suscettiva, questo fenomeno avverrà sempre, e, anche nelle centrali di futura generazione, si verificheranno microlesioni con fuoriuscita di vapore radioattivo. Anche nel circuito di raffreddamento finale, le tubazioni subiscono microlesioni strutturali con il passaggio del vapore e la conseguente dispersione di atomi di Uranio, che si riversano nel liquido raffreddante. Il liquido raffreddante, diventato Radioattivo, aumenta il proprio calore, si trasforma in vapore e viene disperso nell’atmosfera attraverso enormi camini in cemento armato. I fattori climatici influiranno poi sull’ampiezza dell’area interessata dalla contaminazione, raggiungendo anche altre nazioni.
b - Col passare del tempo, le pareti danneggiate lasceranno passare un numero sempre maggiore di atomi di Uranio, riversandosi e contaminando così le parti circostanti, fino alla struttura stessa, in cemento, della Centrale Nucleare. A sua volta, la struttura presenterà inizialmente microlesioni, che, nel tempo, si ingrandiranno (come sta avvenendo nel “sarcofago” in cemento costruito a Chernobyl). Quando le mura esterne della Centrale saranno danneggiate e lasceranno passare gli atomi di materiale radioattivo ed esso si riverserà nell’ambiente circostante, avvelenandolo, nulla gli impedirà di colpire anche gli esseri viventi, umani, animali o vegetali.
Le parti politiche interessate, garantiscono che le centrali nucleari di prossima generazione saranno sicure, ma finché il combustibile radioattivo interagirà per il fenomeno Fisico detto proprietà SUSCETTIVA con le linee di forza del suo elevatissimo Campo Elettromagnetico a livello atomico con la struttura e i materiali di costruzione della centrale secondo le Leggi della Fisica, questo non potrà avvenire (praticamente le rassicurazioni Politiche saranno prive di fondamento scientifico e perciò profondamente SBAGLIATE). Sono da preferirsi le promesse garantiste dei Politici o le Leggi realistiche della Fisica? Resta il fatto che periodicamente, la Centrale Nucleare deve subire un “fermo” funzionale, durante il quale vengono sostituite tutte le parti diventate progressivamente sempre più Radioattive. Solo la struttura in cemento armato non viene sostituita, ma subisce un fermo definitivo, per la troppa Radioattività presente nell’ambiente, dopo 50/60 anni. Questo termine può essere posticipato per decisione politica, non sempre in accordo con il benessere pubblico. Penso che le Leggi della Fisica trovino una certa difficoltà nell’adeguarsi alle Leggi dello Stato.
Quando i tecnici operano all’interno di una Centrale Nucleare, le tute antiradiazioni che indossano possono proteggerli dal contatto diretto con gli atomi di Uranio (o degli altri elementi Radioattivi dispersi nell’ambiente) che possono “depositarsi” sui vestiti, ma lo strato di piombo presente nella tuta diventa radio tossico a sua volta in poco tempo. Così non possono scongiurare il pericolo della penetrazione nel loro corpo e conseguentemente nelle loro cellule delle linee di forza dell’elevato Campo Magnetico. Secondo la proprietà suscettiva e la formula di Einstein, le loro catene molecolari verranno danneggiate, le cellule interessate potranno morire. Se i danni si verificheranno in numero considerevole in organi vitali, l’operatore della Centrale Nucleare (come sta avvenendo a Fukushima) correrà seri rischi per la propria salute. La dimostrazione di quanto detto, si ha con la morte (avvenuta anche in pochi giorni), di alcune delle persone che, anche se riparate da una tuta di Piombo pesante 30 Kg., hanno partecipato alle operazioni avvenute a Chernobyl e che hanno cercato, senza riuscirci, di porre rimedio all’incidente verificatosi.
CONSIDERAZIONI: Tutti gli elementi Radioattivi (Uranio, Plutonio, Cesio, Polonio, ecc…) presenti nei reattori, si potranno trovare nel tempo all’esterno della Centrale, attraverso le fratture che si creeranno nella struttura e tramite il vapore disperso nell’ambiente dai “camini di raffreddamento”. Il vento poi disperderà per chilometri e chilometri queste sostanze dannose; raggiungeranno le falde acquifere nelle vicinanze (l’Uranio è solubile), rendendole radiotossiche e radioattive. E così colpiranno un numero sempre maggiore di ignari cittadini, originando nel loro fisico le più imprevedibili, e a volte mortali, malattie. In questo caso, i responsabili tecnici e Politici dell’attività della Centrale Nucleare si appigliano al problema del danno economico derivante dalla eventuale chiusura della Centrale. Oppure cercano di suggestionare la collettività sulla non nocività del nucleare, Una dimostrazione la si ha con il fatto che la radioattività ambientale viene calcolata come se fosse influenzata solo da quella dell’Uranio naturale (considerata normale, e perciò tollerabile per gli esseri umani). Questo è sbagliato perché la radiotossicità dell’Uranio arricchito e delle scorie nucleari prodotte dalla sua fissione è superiore a quello dell’Uranio presente in natura. In più, l’uranio, in natura, è localizzato di solito in punti del Pianeta non densamente abitati o difficilmente raggiungibili, mentre, come visto, le particelle fuoriuscite dalle Centrali possono disperdersi nell’ambiente a grandi distanze.
Scorie radioattive: la teoria secondo la quale le scorie della centrale
perderanno la loro radiotossicità nell’arco di qualche centinaio di
migliaia di anni, come sostenuto dalla Scienza, è, purtroppo, solamente una
teoria, in quanto non si è mai verificato un fenomeno simile e non si può essere
totalmente sicuri di come si evolverà. Anche al termine del processo si
ritornerà comunque al livello di radiotossicità dell’Uranio al suo stato
naturale e, quindi, decisamente rilevante. In più, il processo di decadimento
radioattivo dell’Uranio continuerà e continueranno ad essere emesse radiazioni
elettromagnetiche.
La Radioattività non esisterà più, solamente qualora l’intero sistema Solare
venisse attratto e fagocitato da un “Buco Nero” facendo collassare tutti gli
atomi di materia che lo compongono, e impedendo così agli elettroni, con
l’annullamento delle loro orbite intorno al nucleo di competenza, di produrre un
campo magnetico. La presenza dell’Uranio sulla crosta terrestre è stimata in
2,8ppm (parte per milione); nel granito in particolare tale percentuale è di
4ppm, ragion per cui è difficile imbattersi sugli effetti “locali” della sua
radioattività diretta, frequentando cioè un ambiente naturalmente radioattivo.
Chiaramente, gli effetti negativi nei confronti delle catene molecolari si
verificano anche per chi si imbatte casualmente in un giacimento naturale, anche
senza la grande dispersione provocata dall’uomo con le centrali nucleari,
attraverso le fratture strutturali e il vapore dei camini di raffreddamento.
Occorre rendersi conto che non è possibile costruire Centrali Nucleari sicure,
perché il combustile radioattivo ne intaccherà sempre (a livello atomico con il
proprio Campo Elettromagnetico a elevatissima frequenza, con modalità dettate
dalla proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici) la struttura portante e
perché finché verranno liberati nell’aria vapori radioattivi, essi inquineranno
l’ambiente circondante la Centrale Nucleare ma non solo (se la forza del vento
ossia la sua imprevedibile azione, trasporterà lontano il vapore Radioattivo).
FUKUSHIMA: l’undici marzo 2011, in Giappone, si verificò un terremoto di
magnitudo 9. Pur essendo tale Nazione situata in “zona sismica” e, quindi,
preparata a resistere a forti scosse, i danni alle persone e alle cose furono
molto elevati perché si creò anche uno Tsunami enormemente distruttivo. La
società elettrica giapponese dispone di una cinquantina di Centrali Nucleari,
regolarmente funzionanti e costruite con criteri antisismici di sicurezza.
Nonostante questo, in una delle Centrali Nucleari, il sisma violento e lo
Tsunami conseguente provocarono danni al circuito di raffreddamento del vapore
radioattivo. Per questo parte del vapore prodotto dalla centrale fu rilasciato
nell’ambiente esterno.
Le conseguenze sono state:
1) Nel locale di controllo della Centrale, la radioattività raggiunse valori qualche migliaio di volte superiori a quelli ritenuti normali.
2) Nell’ambiente intorno alla Centrale, si sono rilevati valori di radioattività decine o centinaia di volte superiori a quelli normalmente presenti. Questo è avvenuto (ma avviene sia pur molto blandamente anche nelle altre Centrali Nucleari) per la fuoriuscita violenta di vapore radioattivo.
3) Un numero imprecisato di persone, che abitavano nei pressi della Centrale Nucleare, venne trasferito in luoghi considerati meno nocivi per la loro salute.
4)
A
causa del mancato funzionamento del circuito di raffreddamento, nel nocciolo
della Centrale Nucleare, è probabile che si sia originata una fusione nucleare.
Mi auguro che tale fusione Nucleare non risulti incontrollabile nella sua
evoluzione e nociva per le persone che abitano nelle vicinanze della Centrale
Nucleare (i dati in mio possesso possono non tenere conto di tutte le variabili
o essere aggiornati). Anche l’utilizzo di acqua di mare per raffreddare il
nocciolo si è rivelato inutile. Il processo di fissione non era più sotto
controllo e le barre di Uranio si sono fuse.
L’acqua versata dagli elicotteri militari ha avuto, come unico risultato,
quello di creare vapore che diventava Radioattivo perché conteneva gli atomi di
Uranio delle barre. Il vapore Radioattivo trasferendosi nell’atmosfera e
trasportato dal vento si è condensato precipitando poi, con il suo carico di
atomi di Uranio Radioattivo, a terra o nel mare, rendendoli Radioattivi e radio
tossici. In effetti gli elicotteri militari hanno dovuto interrompere la loro
attività in quanto l’aria in cui volavano era ormai nociva per gli stessi piloti
e per i tecnici.
Non
esiste un valore al di sotto del quale la Radioattività non risulta nociva per
le persone.
Sono da encomiare quelle persone che, immolandosi, operano all’interno del
Reattore Nucleare di Fukushima, ormai radioattivo in maniera incontrollabile,
per ripristinarne le condizioni di funzionamento regolare. Mi auguro che i loro
eroici sforzi e il sacrificio della loro vita siano ripagati dal risultato
sperato, ma ho dei dubbi, perché le Leggi della Fisica vanno oltre la volontà
sia garantista della Politica che quella umana delle persone.
CHERNOBYL: notizie dell’ultimo momento segnalano che, nel “sarcofago” costruito in cemento per ricoprire il “Nocciolo”, sono state scoperte delle fratture, dalle quali fuoriesce materiale Radioattivo. Questo è capitato perché numerosi atomi di materiale Radioattivo si sono depositate nella struttura in cemento dello stesso, ponendo in orientamento alternato (alla frequenza del Campo Magnetico) gli atomi di cemento con le quali le linee di forza della Radioattività entravano in contatto. Occorre dire che l’azione del Campo Magnetico prodotto dalla Radioattività viene ulteriormente rafforzata dal fatto che, quando le sue linee di forza raggiungono il tondino di ferro immerso nel cemento armato, inducono in esso un Campo Magnetico indotto dato da B = µ x H di valore notevolmente superiore a quello che l’ha generato. La formula indicata B = µ x H, ha il seguente significato:
B = Campo Magnetico indotto nel tondino di ferro immerso nel cemento armato, nel quale sono penetrate le linee di forza del notevolissimo Campo Magnetico di uno o più atomi di materiale Radioattivo strappato al Nocciolo e disperso nei modi descritti in precedenza all’interno dell’ambiente della Centrale Nucleare. In questo modo, si formano dapprima delle microlesioni nel cemento che aumentano nel tempo diventando sempre più grandi. Praticamente è possibile che, visto l’elevato Campo Magnetico emanato dagli atomi di materiale Radioattivo, si arrivi alla “saturazione magnetica” del materiale ferroso del tondino di ferro, con conseguente aumento dei danni alle pareti di cemento e delle fuoriuscite di materiale radioattivo.
µ = coefficiente di permeabilità magnetica assoluta, che nel materiale ferroso (quello che forma il tondino di ferro immerso nel cemento armato) può avere un valore anche superiore a 2.000. Questo vuol dire che il Campo Magnetico indotto nel tondino di ferro è veramente notevole.
H = Campo Magnetico, inducente: è quello degli atomi di materiale Radioattivo che nel tempo si ritrovano dispersi nell’ambiente interno della Centrale Nucleare e che, con le loro linee di forza, penetrano all’interno del cemento armato della sua struttura e ovviamente anche all’interno del tondino di ferro ivi immerso. Ovviamente, la costruzione di nuovi tipi di “sarcofaghi” (anche in ferro) non scongiurerebbe la creazione, nel tempo, di microlesioni. Questo potrebbe terminare solo quando tutti gli atomi di Uranio fossero migrati dall’interno della Centrale, attraverso le fratture, riversandosi nell’ambiente esterno. Questo perché il primo principio della Fisica afferma che “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”; pertanto gli atomi di Uranio, anche decadendo (alterando in modo significativo le loro caratteristiche Fisiche cosa non possibile), saranno comunque sempre presenti con i loro effetti nocivi su TUTTI gli esseri viventi con i quali entreranno in contatto.
Negli anni 1950/60 una ricerca rilevò la presenza di DDT al Polo Artico: questo perché le molecole di tale prodotto chimico erano state trasportate in quel luogo dall’azione imprevedibile del vento! Una analoga situazione si può verificare con gli atomi di Uranio che fuoriescono e vengono riversati con il vapore generato dal circuito di raffreddamento della Centrale Nucleare nell’ambiente esterno, potendo raggiungere trasportato dal vento, qualunque punto della Terra! Praticamente se la Radioattività era concentrata in poche zone minerarie più o meno profonde, la genialità umana sta’ rendendo quasi uniforme la distribuzione degli atomi di Uranio sulla superficie del Pianeta!!
Mi chiedo se le catene molecolari degli esperti della Comunità Europea, che alzano in continuazione i livelli di radiazioni sopportabili dalle persone, riescono a non spezzarsi come quelle di tutti gli altri cittadini “comuni” del Pianeta, quando sono sottoposte all’azione dei Campi Elettromagnetici? Quello che conta per chi ha un certo POTERE DECISIONALE, è solo il controllo della stabilità statica di ogni parte delle Centrali Nucleari esistenti, onde poterne poi costruirne di nuove e di generazione più sicura e affidabile nel tempo. Sono quisquilie le dispersioni di atomi di Uranio nell’ambiente e la proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici che non essendo una Legge umana non merita di essere presa in considerazione (finora è successo così).
NAVI A PROPUULSIONE NUCLEARE
Alcune
navi, di superficie o di profondità (prevalentemente di natura militare),
utilizzano per la navigazione la propulsione NUCLEARE. Per fare questo non
dispongono della tipica caldaia alimentata a combustibile ma hanno a
disposizione una vera e propria minicentrale nucleare che fornisce al mezzo
navale l’energia necessaria per lo spostamento.
Abbiamo pertanto nella mini centrale NUCLEARE:
1) Il nocciolo: ossia una piscina in cui sono immerse nell’acqua delle
barre di
Uranio ove per l’energia posseduta nel loro complesso dalla totalità degli
atomi d’Uranio (ricordiamo che la radioattività è un Campo Magnetico ad
elevatissima frequenza generato dalla rotazione degli elettroni intorno al
nucleo dell’atomo di appartenenza), si riscalda l’acqua a un livello tale di
gradi di temperatura da renderla vapore (che è radioattivo per la presenza
di atomi di Uranio strappati alle barre). A questo punto, il vapore
radioattivo
raggiunge la:
2) La turbina: (radio attivizzando tramite il vapore radioattivo tutte le
tubazioni
di adduzione dello stesso alla medesima), tramite opportuni ingranaggi
riduttori della velocità della medesima, trasferisce il moto alla nave che
in
questo modo riceve l’energia utile alla sua propulsione nucleare.
3) Il
circuito di raffreddamento terminale: come nelle centrali atomiche o
nucleari terrestri, è la parte debole delle centrali nucleari presenti sulla
terraferma. Questo avviene perché il vapore surriscaldato ed in pressione
prodotto nel “nocciolo” della centrale è radioattivo perché contiene degli atomi
di Uranio. Se questi ultimi entrano in contatto con il materiale metallico che
nel circuito di raffreddamento separa il vapore ad elevata temperatura e
l’acqua fredda che lo raffredda, ponendo gli atomi della struttura metallica
con cui l’elevato Campo Elettromagnetico (le linee di forza del CEM degli atomi
d’Uranio radioattivo entrano in contatto) in orientamento alternato a frequenza
elevatissima imposta dalla proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici, ne
indebolisce la struttura in modo tale che alcuni atomi di Uranio (quanti non si
sa’) passino nel parte “fredda” del circuito di raffreddamento; nelle centrali
nucleari poste sulla terraferma, enormi camini in cemento disperdono il vapore e
gli atomi di Uranio radioattivo nell’atmosfera e questi ultimi ricadono in un
luogo imprecisato (anche molto lontano su ignare popolazioni) mentre nel caso
delle navi a propulsione nucleare, l’acqua contenente atomi di Urani
radioattivo viene dispersa nel tratto di mare in cui è presente la nave. Ora se
gli atomi di Uranio radioattivo vengono assimilati dal pesce della zona, entrano
nella catena alimentare diventano potenzialmente nocivi per TUTTE le persone che
se ne cibano checché ne dicano quelli che garantiscono sul loro onore o sulla
loro famiglia, l’innocuità della cosa. Per esempio, i responsabili della
centrale di Fukushima, hanno più volte segnalato che erroneamente sono state
scaricate in mare, acque radioattive. Il popolo giapponese gran consumatore di
pesce è avvisato dei potenziali rischi di salute che corre!
Tornando al discorso iniziale, se poi si pensa al fatto che la totalità delle
navi a propulsione nucleare sono Militari, ci si rende conto che la soluzione
del problema “inquinamento atomico” cozza contro i problema di sicurezza dei
vari Stati possessori di mezzi navali a propulsione nucleare!
Diventa difficile a questo punto sostenere che le Centrali Nucleari non siano nocive per il Pianeta Terra e per TUTTI ma proprio TUTTI suoi abitanti (ANCHE SE SONO CITTADINI COMUNI).
Mogno Gian Pietro
T O R I N O