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Sito Web interamente scritto da Gianpietro Mogno
Webmaster programmatore e realizzatore Romagnoli Stefano

Militari &Uranio

Soldier and Uranium
 

L’elaborazione di questo sito risulta conforme a queste quattro argomentazioni scientifiche:

1) Quando un CEM ambientale, penetra (lo fa’ sempre) nel cemento armato (c. a.) che forma la struttura di una abitazione o di una qualsiasi altra costruzione (in c. a.), incontra il tondino  di  ferro  che  le  costituisce,  induce  in  esso  un  CEM  indotto  B dato da B = µ x H ove µ = coefficiente di permeabilità assoluta che nel caso del tondino di ferro può raggiungere il valore di alcune migliaia e H = valore del CEM inducente (quello del CEM ambientale assorbito). Nello stesso modo, ogni nuovo CEM ambientale, induce nello stesso tondino di ferro immerso nel c. a., un ulteriore Campo Magnetico indotto (funzione della sua frequenza) che sommandosi a quelli “indotti” in precedenza, fa’ diventare sempre più nocivo Il Campo Magnetico indotto risultante, in modo tale che quando esso viene assorbito dal corpo umano. Penetrando nelle cellule della persona che staziona o cammina sopra un pavimento in c. a., si ha un numero casuale ma maggiore di rotture di “catene molecolari” all’inteno delle medesime, facenti parte del corpo della persona stessa, con sviluppo nel tempo di casuali malattie nel suo corpo (croniche ma anche, mortali o invalidanti).

2)     E’ reale l’esistenza della proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici detta anche SUSCETTIVITA’ magnetica.

3)     Tutti i corpi in movimento (anche se il corpo in movimento è quello di un atomo), possiedono una Energia data dalla formula di Albert Estein E=mc²

4)     All’interno delle cellule che formano il corpo di qualsiasi essere vivente, appartenga esso al regno animale o a quello vegetale,  vi sono una quantità elevata ma ancora numericamente indeterminata di catene molecolari (Geni, Enzimi, Proteine, ecc…), ognuna con una propria funzione specifica per la regolare vita biologica della cellula. All’interno delle cellule, le rotture di catene molecolari, causate dal Campo Magnetico naturale o dal Campo Magnetico Artificiale (ambientale e artificiale), aumentano progressivamente nel tempo, determinando un altrettanto progressivo leggero decadimento biologico della cellula. Qualora il fenomeno, con il trascorrere del tempo, si ripetesse in modo analogo in molte cellule, darebbe origine (con la progressiva rottura di catene molecolari uguali), a inspiegabili, imprevedibili  gravi o rare malattie  (tipo Tumore, Leucemia, Distrofia, ecc…). Se la rottura delle catene molecolari avviene all’interno delle cellule Staminali, tale anomalia si trasmette per sempre in TUTTE le cellule da esse derivate con conseguenze imprevedibili!  

 

 

L’Uranio  impoverito  è  uno  scarto  industriale  di  quello  arricchito;  è il residuo dell’uranio utilizzato  nelle  centrali atomiche  per  la  produzione  di energia elettronucleare. L’Uranio impoverito, trova utilizzo nell’industria  bellica  che  produce  con  tale materiale, proiettili ad uso militare impiegati in operazioni di guerra.
Il  proiettile  di Uranio  impoverito,  ha  la  forma  di quello indicato in Fig. A e quando viene “sparato”  (Fig. 1) dall’artiglieria  trovandosi a contatto dell’aria dell’atmosfera, provoca con essa  un  attrito  che  causa un rallentamento della velocità del proiettile, ma anche un  aumento della  sua  temperatura; in tali condizioni, e per l’attrito che si origina con l’aria, rilascia  alcuni atomi di Uranio (quanti non si sa’ ma miliardi). Pertanto  il  proiettile  in  tutto  il  percorso  della  sua  gittata, rilascia nell’aria degli atomi di Uranio  impoverito  (sono  radioattivi),  che ricadendo nel terreno lo contaminano per un tempo  molto  lungo  (anche  qualche  centinaio  di  migliaia  di  anni),  prima  di  avere,  (si suppone), un dimezzamento della propria radioattività.

 

PROIETTILE INTERO

http://www.militarieuranio.com/home.h1.jpg

PROIETTILE SCOMPOSTO

 

 In Fig. 1 è indicato un proiettile di Uranio impoverito appena “sparato” che compie  nell’etere la traiettoria di gittata; percorrendola, per attrito con l’aria, disperde degli atomi di Uranio impoverito radioattivi (i puntini indicati nel disegno con la lettera a), che ricadono per gravità sul terreno  contaminandolo). Proseguendo nel percorso della sua gittata, il proiettile (Fig. 2), arriva in prossimità dell’oggetto da colpire e la sua radioattività (in effetti, è una frequenza elevatissima di un segnale elettromagnetico), penetra in esso prima che il proiettile colpisca il bersaglio. La proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici dice che quando un segnale elettromagnetico penetra in un corpo, pone in orientamento (alternato e alla sua frequenza), gli atomi “magneto sensibili” raggiunti dal CEM.
Con questa loro oscillazione, gli atomi della corazza (che sarà colpita dal proiettile dopo pochi istanti), producono un attrito, per conseguenza un innalzamento della sua temperatura (si ha cioè un piccolo effetto “forno a microonde” nella struttura della corazza prima ancora di colpirla) e conseguentemente un indebolimento della struttura del corpo in cui è penetrato il CEM (o meglio la radioattività del proiettile di uranio impoverito).
Gli atomi di ogni corpo, hanno un’inerzia molto bassa perché è minimo il loro peso atomico, ma in ogni caso acquisiscono dal CEM un’energia cinetica (formula elaborata da Einstein) che è data: E = mc2 ove c = celerety (termine inglese che in italiano indica velocità):
m = massa dell’atomo coinvolto nel movimento dalla radioattività (che è un CEM a altissima frequenza), penetrata nel corpo.

  http://www.militarieuranio.com/home.h4.jpg

 


 

 

 

a = accelerazione al quadrato cui è sottoposto l’atomo “magneto sensibile” entrato in contatto con la radioattività del proiettile.
Poiché la radioattività è un segnale elettromagnetico avente una frequenza molto elevata (i famosi raggi X), ogni atomo nel bersaglio penetrato dalla radioattività del proiettile, sarà sottoposto a un’elevata accelerazione e conseguentemente produrrà in questo modo  l’indebolimento strutturale della parte del corpo (la corazza di acciaio del mezzo nemico) che verrà colpito dopo pochi attimi, dal proiettile. Quando il proiettile all’Uranio impoverito colpirà il bersaglio, non esploderà ma trafiggerà la sua struttura indebolita dalla radioattività (il CEM emesso dall’Uranio del proiettile b), proseguendo anzi la sua corsa, e perdendo ulteriormente atomi che ricadranno a terra inquinando con la loro radioattività il terreno; questo avverrà fino a quando l’energia cinetica di movimento che è stata impressa al proiettile con lo sparo, non sarà terminata e il proiettile cadrà a terra fermandosi (vedi disegno in figura 3).   

Il proiettile in figura 2 è molto vicino al bersaglio e la sua radioattività e già penetrata in esso indebolendo la parte della sua struttura indicata con 2.

http://www.militarieuranio.com/home.h3.jpg 

 

 

 

 

 

In  figura  3  osserviamo  il  proiettile  di  Uranio  impoverito che  non esplode  colpendo  il bersaglio  ma  prosegue  la  sua corsa dopo aver trafitto  la struttura indebolita  di quanto colpito.  Questo  avverrebbe  anche  se  lo  spessore della lamiera colpita, fosse parecchie volte maggiore (qualsiasi spessore avesse) perché la radioattività del proiettile penetrando in essa, porrebbe in orientamento  a frequenza elevatissima tutti gli atomi della lamiera cui entra  in  interazione  anche  se la corazza fosse maggiormente spessa (come conferma la SUSCETTIVITA’  magnetica  che  è  una  proprietà  Fisica  e pertanto non contestabile da nessuno!!!). 
L’Uranio  impoverito  non possiede caratteristiche meccaniche che permettono il verificarsi di  ciò,  ma  tutto  questo avviene per la sua radioattività (che è un CEM a frequenza molto elevata).  Vediamo ora cosa capita ai militari che in un’operazione di guerra, partecipano a un attacco dopo un bombardamento al nemico attuato con proiettili all’Uranio impoverito.

I  militari  nell’attuare  il  loro  attacco  di  fanteria,  normalmente  seguono  la  direzione del bombardamento dell’artiglieria e in questo modo si possono verificare due condizioni:
1) La  fanteria  si  muove  attaccando  in  direzione  del  bombardamento quando esso è in corso:  in  questo  caso  i militari,  possono  ricevere  sulla loro divisa da combattimento durante  il  corso  del loro procedere nell’avanzata effettuata sotto il bombardamento, gli atomi  di  Uranio  impoverito  caduti  dal  cielo  e  rilasciati  come  pioggia  in tutta la loro traiettoria dai proiettili sparati.
2) I   militari,   sferrano   l’attacco   al  termine  del  bombardamento,  (strisciando in alcune situazioni sul terreno) e raccogliendo nella divisa alcuni degli atomi di Uranio impoverito  ivi presenti.

I  militari non sono persone che dopo una battaglia, alle nove di sera, si mettono il pigiama per  andare  a  dormire,  anzi  è probabile  che  tengano  in continuazione sia la divisa che gli  scarponi  e  sia  possibile abbiano “raccolto” sulla divisa, durante l’operazione offensiva che  hanno  effettuato,  alcuni  atomi  radioattivi  presenti  nel  terreno.  In  questo  modo la persona  pur  non  avendo toccato dell’Uranio impoverito, si trova senza saperlo con alcuni atomi dello stesso (quanti non si sa’ ma possono essere miliardi), sulla divisa; questi ultimi (pur  trattandosi  solo  di  atomi),  a  causa  della loro radioattività che in effetti è un CEM a frequenza   elevatissima,   svolgono   in  tempo  reale,  la  loro  azione  nociva  sugli atomi “magneto sensibili” che contribuiscono a formare le numerose catene molecolari all’interno delle cellule del militare.
I militari che partecipano ad un attacco contro un nemico a cui sono stati sparati dal “fuoco amico”  della  loro  artiglieria  proiettili  all’Uranio impoverito, pur non essendo volutamente entrati in contatto con tale materiale, si ritrovano con la tutta da combattimento impregnata da  alcuni  atomi  di tale materiale che svolgendo con la loro radioattività, un’azione nociva nei  confronti  delle  catene  molecolari delle cellule del corpo della persona, potendogli nel tempo, procurare  qualsiasi tipo di patologia e in alcuni rari casi, nel tempo anche la morte. Il  corpo  umano  è  formato  da  circa  100mila miliardi di cellule all’interno delle quali sono localizzate  un  numero  elevato  di catene molecolari; ognuna di esse ha una sua funzione specifica,  utile  e  indispensabile  per  il  corretto  funzionamento biologico della cellula cui sono parte costituente, e in definitiva del corpo umano nel suo complesso.
Le  catene  molecolari  presenti  all’interno  delle  cellule,  sono  formate  ciascuna  da  una successione  logica  di atomi uniti tra loro da legami “fisici”. La radioattività dell’Uranio è un CEM  ad  altissima  frequenza.  Quando  penetra  all’interno di  un  corpo,  per la proprietà SUSCETTIVA  dei  materiali  ferromagnetici,  la radioattività pone in orientamento gli atomi “magneto  sensibili”  (alla  frequenza specifica molto elevata della radioattività), e in questo modo  essi acquisiscono una notevole energia cinetica per il movimento loro imposto dalla radioattività.  In  questo  modo gli atomi “magneto sensibili”, posti in orientamento dal CEM della   radioattività,   rompono   parecchie   catene  molecolari  cui  sono  parte  costituente all’interno di ogni singola cellula. La rottura casuale delle catene molecolari all’interno delle cellule,  altera  il  regolare funzionamento  biologico  delle  stesse  e  per  conseguenza  si provocano e originano sul militare le più inspiegabili patologie.   
I danni procurati alle catene molecolari all’interno di molte cellule, sono in linea di massima irreversibili  e  questa condizione  può  causare  in un tempo indefinito (pochi o molti giorni vista la notevole e imprecisata quantità di catene molecolari rotte all’interno di molte cellule dal  CEM  della radioattività assorbita), un notevole decadimento biologico delle stesse nel corpo del militare che in taluni casi può sviluppare patologie molto nocive non escludendo la possibilità di morte a causa di ciò. Tutto questo capita per la proprietà SUSCETTIVA dei materiali  ferromagnetici  che  pur  essendo  una Legge  Fisica  pare non sia tenuta molto in  considerazione da chi esercita il potere Politico, quello Giudiziario, o da chi svolge sotto giuramento  la  funzione di perito del Tribunale (normalmente è un Professore di Università lautamente  pagato per  la consulenza prestata, e che dovrebbe (!) conoscere molto bene tale  argomento  da un punto di vista scientifico (anche perché lo insegna agli allievi).
Se  in  Tribunale,  nell’affrontare  il  problema  della  nocività  della  radioattività  dell’Uranio impoverito,  non  viene  citato il meccanismo  della sua azione nociva (dovuto al  proprietà SUCETTIVA),  sulle  catene  molecolari,  non  viene detto il vero, condizionando il verdetto finale  emesso  dal  Giudice.  Se  nell’aula  di  un Tribunale (e sotto giuramento), non viene detto   il   vero,   è   possibile  che  tale  atteggiamento  venga  giudicato  come  una  “falsa testimonianza”    (viene   commesso   cioè   un   reato   che   deve   essere   correttamente “redarguito”  dal  Giudice  ma  finora  a  memoria  d’uomo,  tale  condizione  non  si  è  MAI verificata!)
Nel sito
www.cemenoi.com è spiegato in modo dettagliato, quali sono e come si realizzano gli  effetti  nocivi  dei  CEM ambientali  in bassa, media, alta, altissima frequenza sul corpo umano.  Il sito è abbastanza “corposo” (l’equivalente di circa 100 pagine); in esso si spiega da  un  punto  di  vista  esclusivamente  scientifico  e  non secondo un’opinione personale, perché  avvengono  alcuni  fenomeni  tipo  l’aumento  della temperatura corporea e quella ambientale   con   le  conseguenti   variazioni   climatiche   del   Pianeta  o  altri  fenomeni inspiegabili per la Scienza.
 
 PERCHE’ L’URANIO E’ RADIOATTIVO

Per spiegare questa condizione occorre ricordare che:
             1) Ogni  elettrone  è  dotato  sia  di una carica elettrica negativa che di una piccola carica magnetica.
             2) Quando   un  elettrone  si  sposta  in  un  conduttore,  origina  sia  una  corrente elettrica che un piccolo Campo Magnetico.
            3) Ogni  atomo  di  Uranio,  secondo  la  tavola  periodica  degli  elementi, possiede novantadue  elettroni,  e  essi ruotando  velocemente  intorno  al proprio nucleo, producono  solo  un  Campo  Magnetico  (non  una  corrente elettrica), di valore elevato  che  si  diffonde nello spazio circostante arrivando a una certa distanza, avendo una frequenza elevatissima.

Una  barra  di  Uranio,  è formata da miliardi di miliardi di miliardi di atomi ognuno dei quali, per  le  cose  dette  in precedenza,  ha  un  suo  Campo  Magnetico  (che  in  effetti  è una radioattività), di valore più o meno elevata. Pertanto il Campo Magnetico nella totalità degli atomi del materiale sarà  notevole e diffondendosi  nell’ambiente  circostante l’Uranio, avrà effetti  (molto  nocivi  sulle catene molecolari all’interno delle cellule degli esseri viventi con le  quali  interagisce), seguendo   i   dettami  della  proprietà  SUSCETTIVA  dei  materiali ferromagnetici essendo la radioattività un CEM naturale a elevatissima frequenza.
Occorre considerare che tutti gli atomi sono formati, da un nucleo intorno al quale ruota un numero  di  elettroni  uguale  a quello  dei  protoni presenti nel nucleo. Nella loro rotazione intorno  al  nucleo  dell’elemento considerato, gli elettroni producono un Campo Magnetico che è tanto più forte, quanto numericamente elevato, è il numero di elettroni che lo origina.
In pratica,  ogni  atomo  di  ogni  elemento,  emana  un  Campo  Magnetico che è tanto più elevato, quanto maggiore è il numero atomico  dell’elemento considerato.
In   effetti,  se  si  analizza  la  TAVOLA  PERIODICA  DEGLI  ELEMENTI,  tutti  i  materiali radioattivi,  hanno  un  numero atomico elevato (il numero atomico è il numero dei  protoni  presenti  nel  nucleo dell’atomo); gli elettroni (che coincidono con il numero dei protoni che formano  il  nucleo  dell’atomo),  ruotano  velocemente  intorno  a  esso,  e  come  detto  in precedenza,  hanno  sia  una  carica  elettrica  negativa  che una piccola carica magnetica; pertanto  la  radioattività  è un segnale elettromagnetico ad altissima frequenza dovuto alla rotazione  degli  elettroni.  Per  la  loro  piccola carica magnetica, gli elettroni impongono al nucleo  dell’atomo  una  “oscillazione”  (nel  caso  dell’Uranio  questa  avviene  a  altissima   frequenza)    che    si    diffonde    con    il   suo   “magnetismo”   nell’ambiente   circostante contaminando tutti i  corpi  in  cui  penetra.  Inoltre,  a  causa  della  loro  “oscillazione” ad altissima   frequenza,   gli   atomi   superficiali   di una   barra   di   Uranio,   si  distaccano facilmente   (con   poca   forza   cioè),  dagli   atomi  adiacenti,  contaminando  con la  loro radioattività  nociva,  l’ambiente  circostante,  dimostrando  in  questo modo la pericolosità della radioattività.
 
Fortunatamente  i  materiali (o gli elementi) maggiormente utilizzati nella vita di tutti i giorni dall’uomo, e quelli presenti in quantità notevole in natura, hanno un basso numero atomico  ed  emettono  perciò  con i loro elettroni ruotanti intorno al nucleo, un Campo Magnetico di valore  minimo  che  non  interferisce  (o  interferisce  poco),  con  quello  degli  atomi  che formano le catene molecolari all’interno delle cellule che formano il corpo umano.
In  effetti, gli atomi di ogni elemento vibrano e per recuperare questa forma di energia (che è   poi   una  forma  di  energia  magnetica),  è  stata  rilasciata  dall’organismo  americano competente,  una  patente (un brevetto), per un prodotto che permetteva al suo utilizzatore    appoggiarlo  unitamente  a  un  telefono cellulare su  una  qualsiasi  superficie  (meglio  se  ferrosa),  recuperando  parte  del  piccolo  ma  inesauribile Campo Magnetico ivi presente, ricaricarne gratuitamente la batteria.

Nella  spiegazione  dei  Buchi  Neri (vedi sito www.cemeclima.com), abbiamo visto che gli elettroni  ruotano  intorno  al nucleo  dell’atomo  di  appartenenza,  fino  a  quando  l’intero numero  degli atomi del pianeta o del sistema solare “fagocitato” dal Buco Nero,   collassa.  Questo avviene a causa dell’annullamento del Campo  Magnetico  naturale  del pianeta  o  della  stella  cui  esso  appartiene nel momento della sua “fagocitazione”. La radioattività di un  atomo  di Uranio,  cesserà  completamente  quando i suoi novantadue elettroni che  lo  costituiscono,   non   ruoteranno   più  intorno al  nucleo,  perché  precipitati  su  esso,  nel momento  in  cui  l’Astro  o  il  Pianeta,  verrà  “fagocitato”  dal  Buco  Nero. Fino a quando esisterà  il  Campo  Magnetico  naturale  in un Pianeta o in una Stella, se in quel Pianeta o in  quella  Stella esiste dell’Uranio, novantadue elettroni che  compongono  unitamente  al  nucleo  l’atomo  di  Uranio,  ruoteranno intorno ad esso (come del resto, ruoteranno tutti gli elettroni di tutti gli altri atomi che costituiscono il corpo celeste),  producendo sempre  una  radioattività  la  cui  durata  non  dipenderà  dall’opinione  di questo o quello scienziato, ma cesserà quando non esisterà più nel Pianeta o nell’Astro il suo Campo Magnetico naturale.
Quando  nei  poligoni  di tiro militari, o  in azioni di  guerra, vengono usati e sparati proiettili all’Uranio  impoverito,  essi  rilasciano  durante  la  loro  “gittata”,  degli  atomi  dello stesso materiale,  che  ricadendo  sul  terreno,  rendono  per  la loro radioattività, la sua superficie sterile  per  un  numero  elevatissimo  di anni. La radioattività degli atomi di Uranio dispersi (il suo CEM  ad  altissima  frequenza), penetra anche all’interno delle cellule delle persone che  ne  calpestano  il suolo,  rompendo  in  breve  tempo,  molte  delle  catene molecolari contenute  nelle  loro  cellule, alterandone  in  modo irreversibile il regolare funzionamento biologico. Si  altera in questo modo anche il regolare funzionamento biologico delle cellule  dei micro organismi  presenti nel  terreno  e in definitiva la radioattività degli atomi di Uranio dispersi   sulla   sua  superficie,   lo   renderà  inutilizzabile  per  un  uso  agricolo,  civile  o industriale  perché  nocivo  all’uomo  per molti anni. In compenso, la sicurezza dello Stato sarà tutelata e garantita!! In questo caso occorrerebbe scegliere se nella vita di tutti i giorni (esaminando  il  caso specifico dell’Uranio impoverito), si deve usare la ragione della forza o  la  forza  della ragione (il  buon senso). Andare a discutere il caso specifico  dell’Uranio impoverito,  potrebbe riservare la non lieta sorpresa che in quel caso specifico conta più la ragione della forza che la forza della ragione.
           Abbiamo  visto  che il Campo Magnetico naturale orienta l’indicatore di una bussola in  direzione del nord magnetico del Pianeta. In effetti, il Campo Magnetico naturale non è in  grado  di  capire  se  ciò  che  orienta  è  l’indicatore o ago di bussola, o un oggetto  di  qualsiasi  altra forma. Il Campo Magnetico naturale orienta verso il Nord  magnetico  tutti  gli atomi che formano l’ago della bussola e ciò avviene in modo più o  meno  evidente  per  tutti  gli  atomi  che  formano  il pianeta in funzione della loro permeabilità  magnetica  µ.  Le persone,  non  sono in grado di osservare gli oggetti  a  livello atomico  ma  vedono  il risultato complessivo dell’orientamento degli atomi che li costituiscono come nel caso dell’ago della bussola.


            Il   primo   principio   della   Fisica  segnale  che:  “In  natura  nulla  si  crea,  nulla  si distrugge, tutto si trasforma”.


     La  radioattività  dell’Uranio,  è  una  grandissima  energia elettromagnetica  avente una elevatissima  frequenza  che  è fornita  da ogni suo atomo per un numero infinito di anni in quanto  la  rotazione degli elettroni intorno al nucleo dell’atomo che compongono, è dovuta  al  Campo  Magnetico  naturale (come del resto ciò avviene per gli elettroni di tutti gli atomi di tutti  gli elementi presenti nel pianeta); ho letto che la radioattività  dimezza il suo valore  ogni   100.000   anni   ma un’altra   volta  ho  letto  su  un giornale  che  la  durata  di  tale dimezzamento  era  di 4,5 miliardi di anni. In effetti, lo stivaggio delle scorie radioattive (per una  loro eliminazione), è un problema molto difficile da risolvere. Questo fatto, segnala  in pratica  l’impossibilità  che  un  atomo  di  materiale  radioattivo,  abbia in se’ e fornisca per un  tempo considerevolmente  lungo, una tale mole di energia. Evidentemente in definitiva l’energia  è  fornita sì dall’atomo di Uranio, ma essa è tutta originata e sottratta a quella del Campo Magnetico naturale terrestre!

Il  Campo  Magnetico  naturale,  è  presente  nell’ambiente  sotto  forma  di  polarità  senza massa  ma  la  stessa  cosa non può dirsi della radioattività che è considerata una quantità  di   energia   che   si   evidenzia   a  causa  della  rotazione degli  elettroni  dell’atomo  che dispongono  di  una  massa infinitesima e una piccola carica magnetica, o all’orientamento ad  altissima  frequenza  imposto  al  nucleo,  dalla  rotazione  (non equilibrata) degli stessi intorno  ad  esso.  Allo  stesso tempo,  il  Campo  Elettromagnetico artificiale, è una forma di  energia  senza  massa.  Inoltre  vedi  Fig. 1,  Fig. 2,  Fig. 3, se la radioattività non fosse un  Campo  Elettromagnetico,  a  frequenza elevatissima, non potrebbe indebolire in modo rilevante  (in  funzione della proprietà SUSCETTIVA), la struttura di una corazza in acciaio, prima   ancora  di  toccarla fisicamente.  La   radioattività  è  quindi  un’energia  posseduta dall’atomo  di  Uranio,  ma  essa per durare così a lungo (senza consumarsi), non può che essere  sottratta o fornita (in continuazione) dal Campo Magnetico Naturale che in  questo modo  diminuisce  il  suo  valore in maniera impercettibile per l’uomo ma percettibile per la natura.
Se  la  radioattività  dell’Uranio  (cioè la sua energia), non fosse continuamente reintegrata dal  Campo  Magnetico naturale,  finirebbe  molto prima di quanto ipotizzato dalla Scienza Ufficiale.

La   gran   quantità  di  segnali  elettromagnetici  originati   dall’uomo  e  presenti nell’ambiente,  se  apparentemente  non interferiscono  con  nessuna  forma  di  vita reale appartenente  al  regno  animale, vegetale,  o a quella amorfa del regno minerale, in realtà  producono  un’alterazione  nella  loro  struttura,  molecolare  e gli effetti delle modificazioni risultanti, saranno  evidenti  in  tempi  imprevedibili.  In  effetti,  a causa dei numerosi CEM ambientali  artificiali,  si  riscontrano  già  ora patologie umane di origine sconosciuta e non curabili  con  successo,  inspiegabili  diminuzioni  nella  popolazione delle Api (non  è solo l’effetto  dell’azione  dei  Nicotinoidi  utilizzati  in  agricoltura), variazioni  climatiche  che si concretizzano con  risultati disastrosi sull’ambiente in cui viviamo, modificazioni genetiche nella  specie  umana  causanti  patologie dall’origine sconosciuta.  Negli  esseri viventi, la Medicina  ufficiale  ipotizza che alcune delle patologie riscontrate, siano un’eredità causata da  alterazioni  biologiche  presenti  nel  patrimonio  genetico  di  antenati vissuti molti anni prima(!).

 

MINIERE DI URANIO – URANIO IN BARRE

      In  natura,  le  miniere  di  Uranio  sono  veramente  poche  tanto da indurre i Governi a “riciclare”   l’Uranio   utilizzato per  scopi   militari   (quello   utilizzato  nella  produzione  di armamenti nucleari), a un uso civile per la produzione di energia elettronucleare.
I  minatori  che  lavorano  in miniera, sono soggetti a una radioattività relativamente bassa (non vuol dire che questo lavoro nel tempo non sia nocivo), perché  il  materiale  è  presente  nella  terra in quantità minime. Per renderlo utilizzabile si procede   a  processi  di  raffinazione,  concentrazione,  arricchimento  del  minerale  e  nel momento  in  cui  si  presenta  in barre per un suo utilizzo civile nella produzione di energia elettrica,  la  sua radioattività risulta notevole e altamente nociva sia per l’ambiente che per gli esseri viventi (TUTTI e indipendentemente da quale Regno essi appartengano).


Uno  dei  maggiori  problemi  dell’Uranio,  è  lo  smaltimento dei suoi residui o di quelle che comunemente vengono chiamate “scorie radioattive”.
Abbiamo  visto  in  precedenza che la radioattività era dovuta alla piccola carica magnetica degli  elettroni  che  ruotando  intorno  al  nucleo del proprio atomo, originavano un elevato Campo  Magnetico  e  quindi  una  elevata energia ad altissima frequenza. Questa energia  rimane   costante  perché   viene   reintegrata  automaticamente  prendendola  dal  Campo Magnetico naturale del Pianeta. In questo modo, la radioattività dell’Uranio è praticamente costante come valore e eterna come durata!     
GLI  ARGOMENTI  ESPOSTI,  SEGNALANO  PERCHE’  L’URANIO  E’  RADIOATTIVO E CHE COS’E’ LA RADIOATTIVITA’.
INOLTRE  VIENE  SPIEGATO  COME L’URANIO IMPOVERITO REALIZZA SUI MILITARI CHE  PARTECIPANDO  AD AZIONI  DI  GUERRA  IN  CUI  VIENE  UTILIZZATO (SENZA CHE   VENGANO   FISICAMENTE   E   VOLONTARIAMENTE   IN   CONTATTO  CON  IL MATERIALE CITATO) LA SUA GRAVE AZIONE NOCIVA.
La  dimostrazione  teorica  di  quanto  scritto  si  basa  sull’interpretazione  corretta  di  una proprietà   Fisica,   la  SUSCETTIVITA’  dei  materiali  ferromagnetici  e  pertanto  NON  E’ CONTESTABILE.
   


 

  

Mogno Gian Pietro

T O R I N O

gianpietromogno@gmail.com