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 INTRODUZIONE

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Campi Elettromagnetici e tutti

Prima  della  lettura  di  quanto  scritto,  si  consiglia  di documentarsi sulla  proprietà SUSCETTIVA  dei  materiali  ferromagnetici  scritta  in  versione  originale  in queste pagine; è utile  anche  la  lettura  dei paragrafi Figure, Figura, Figure di persone, che segnalano   come  si  propagano  nell’ambiente  i  CEM  artificiali  e  come  vengono assorbiti dal corpo umano.

COME SI ORIGINANO E SONO CAUSATE LE ALTERAZIONI ALLE CATENE MOLECOLARI DELLE CELLULE.  

Il  disegno  in  oggetto,  è  puramente  indicativo  e  segnala  in linea di massima con quale  meccanismo,   le  cellule  staminali  differenziate  originano  le  cellule  di ogni organo cui sono preposte.
Legenda
       
1 -  Sono   le   cellule   staminali  differenziate  che  originano  quelle  specifiche dell’organo del corpo cui sono preposte (ad esempio il fegato)
       2 - Cellule  dell’organo  ipotizzato, generate dalle cellule staminali differenziata.
         3  - E’ indicato il nucleo delle cellule.

       
4 -  Con  questo  numero  sono indicate le cellule biologicamente morte che per questo motivo si distaccano dal tessuto dell’organo disegnato.      

     Analizziamo   cosa   capita   nelle   cellule,   quando   penetra   in  esse  un  CEM ambientale.  L’ipotesi  fatta  prevede  che  nel  1°  caso  il  CEM  ambientale  penetri solo  nelle  cellule  tipo n°2  (o in una loro certa quantità) e poi nel 2° caso, sia  nelle  cellule  n° 2  che  contemporaneamente   in   quelle   n° 1. E’ impossibile che il CEM ambientale penetri solo nelle  cellule  n° 1 (le staminali differenziate), perché il  CEM che   le   attraversa   e   penetra,  perché  in  questa  condizione,  attraverserebbe  e penetrerebbe sempre anche nelle cellule n° 2, perché esse sono da considerarsi più  superficiali  nella  posizione  che  hanno  nell’organo  che formano e di conseguenza nel corpo.
     
Le  cellule  staminali  differenziate,  producono  le  cellule  dell’organo  per  la cui differenziazione  sono  state  elaborate  (in  figura  le  n°1),  in  modo tale che queste ultime siano prodotte in modo perfettamente uguale.
       
Facciamo  l’ipotesi  che  l’organo per il quale sono state preposte e originate, le cellule staminali  differenziate sia il fegato e che per una serie di circostanze, il CEM ambientale  che  penetra  in  tale  organo, penetri  e  danneggi  solamente  le cellule epatiche (2), ma  non  riesca  a penetrare e a danneggiare mai nessuna delle cellule staminali  differenziate che le producono (n°1). Ipotizziamo che la condizione iniziale di  partenza  sia tale per cui nessuna delle  cellule  staminali differenziate del  fegato (n° 1)   abbia   al  suo  interno,  difetti  di  rottura  alle  catene  molecolari.  Le  cellule  epatiche  (n° 2)  che  verranno  prodotte  dalle relative cellule  staminali  (n° 1) e che saranno  generate  in  queste  condizioni, risulteranno prive di difetti biologici (rotture    di  catene  molecolari al loro interno). Con il tempo e progressivamente durante tutta la  loro  vita  biologica, le cellule epatiche prodotte (le n° 2), verranno danneggiate in  un   numero   sempre   maggiore   di   loro   catene   molecolari,  a  causa  del  CEM  ambientale  penetrato solo in esse. Abbiamo visto che la loro vita biologica naturale,   se  non  esistono CEM ambientali che forzatamente ne alterano le catene molecolari in  esse  contenute,  termina  per  chi  sa’  quale  motivo,  dopo  alcuni  anni, quando raggiungono  la  parte  esterna  dell’organo  fegato (si  può ipotizzare che trovandosi    nella   parte  superficiale  dell‘organo  cui  fanno  parte,  non  ricevano  più  sostanze nutrizionali  che  ne permettono la vita biologica), e  pertanto muoiano. Subendo  dei  danneggiamenti   nelle   loro   catene   molecolari   ad   opera  del  CEM  ambientale  penetrato in esse, le cellule (n°2) prodotte dalle cellule staminali differenziate  (n° 4), possono   talvolta  terminare  la  loro  vita biologica,  prima  di  essere  arrivate  sulla superficie  esterna  dell’organo.  Se  tale condizione si realizza in molte delle  cellule  che   formano   per   esempio   il   fegato   (n° 2)   e   che   garantiscono   il  regolare funzionamento  biologico  di tale organo, l’effetto  più evidente sarà una diminuzione della funzionalità  epatica.
Sono  possibili  anche altre soluzioni: per esempio se le cellule dell’organo, a  causa  delle rotture delle loro catene molecolari, ne riformano casualmente con gli spezzoni ottenuti, delle nuove (catene molecolari), prospettando in questo caso due soluzioni:
1) Possono alterare parzialmente il funzionamento biologico della cellula.
2) E’  possibile  si formi (creando casualmente nuove catene molecolari), un tumore nell’organo  di  cui  fanno parte. Resta il fatto che se la persona vive per un  po’ di tempo  (5/10  anni)  in  un  ambiente  privo  di  CEM  (cosa  ormai  impossibile), si potranno verificare nel tempo le seguenti condizioni:

a) Le  cellule epatiche staminali differenziate (1) in assenza di CEM ambientale, non verranno  più  (progressivamente)  danneggiate  nelle  loro  catene  molecolari;  in questa  condizione,  ciò capita sia per esse (1) che per le nuove cellule (2) da loro prodotte in  continuazione. 
2) In  assenza  di  CEM  ambientali,  le  catene  molecolari  che formano gli HLA del Sistema  Immunitario,  non  saranno  più danneggiate (o meglio interrotte), ragion per   cui,   se   un   numero   maggiore   di   segnali   elettrici  emessi  dal  cervello raggiungeranno  grazie  alle cellule di nuova Mielina riposizionatesi correttamente attorno  agli  Assoni  dei  nervi  che  collegano il cervello per esempio al fegato, si potrà  assistere  a  un  possibile miglioramento della normale funzionalità epatica. Inoltre, (in assenza di CEM ambientali) rimanendo inalterate il  numero  delle  rotture  di  catene  molecolari  sia all’interno delle cellule staminali epatiche (1), che in quelle da  esse  prodotte  (2),  potrebbe  essere possibile una stabilizzazione di un tumore  eventualmente  originatosi, perché l’organo (il solito fegato), verrà progressivamente formato da nuove cellule  (2), aventi un numero di alterazioni nelle catene molecolari (rotture),  uguali  a  quelle  presenti  nelle  cellule staminali differenziate epatiche (1), che  non  aumentando  di  numero (per il fatto dell’assenza del CEM ambientale), né   nelle  cellule  staminali  differenziate  (1), né in quelle da esse prodotte (2). Resta da  prendere  atto (se i CEM artificiali sono inesistenti o di valore non nocivo tale da non porre   in   orientamento   gli   atomi   “magneto   sensibili”   che   formano  la  catena molecolare),  la  possibilità che le cellule staminali differenziate epatiche (1) e quelle da   loro   prodotte   (2),   vengano   in   assenza  di  CEM  ambientali  artificiali,  solo danneggiate   nelle   loro   catene   molecolari,   dal   CM   terrestre  che  non  risulta eliminabile.  Il  concetto,  poiché  è  enunciato  per  la  prima  volta,  è  di  complessa spiegazione e di ancor più difficile comprensione.
Purtroppo  quanto  spiegato,  non sempre si realizza; esaminiamo allora cosa capita quando il  CEM  ambientale  penetra  sia nelle cellule staminali differenziate (1), che nelle cellule  da  esse  prodotte (2) prendendo in considerazione per tale esempio le cellule epatiche.
     Quando   il  CEM  ambientale,  penetra  anche  all’interno  delle  cellule  staminali differenziate  (1),   i   risultati   temporali  finali,  divergeranno  da  quelli  segnalati  in precedenza.  Nelle cellule staminali differenziate (1), ad opera del CEM  ambientale,  incominciano  a  rompersi  progressivamente  alcune catene molecolari (quali non si sa’),  ragion  per  cui  le  cellule  che  verranno  originate  da  esse, (essendo  cellule  fotocopia),  avranno  le  stesse  catene molecolari interrotte. Con continua  presenza di  CEM ambientali (penetrati sia nelle cellule n° 2  che in  quelle n °1),  sia le cellule staminali   differenziate   (1),   che   in  quelle  da  loro  generate  (2),  aumenteranno  progressivamente nel tempo le loro rotture. Praticamente, se all’età di vent’anni, una persona ha all’interno delle cellule staminali differenziate epatiche (1), 8.524 o 9.840 catene   molecolari   interrotte,   esse produrranno in quel momento cellule  epatiche (2)  con 8.524 o 9.840 catene  molecolari  interrotte. Persistendo il CEM  ambientale  penetrato  nelle  cellule staminali  differenziate  (1),  a  quarant’anni, tali cellule (1), è possibile    arrivino    ad    avere    un    numero    di    catene    molecolari   interrotte  decisamente    superiore,  che  ipotizziamo  essere  diventate  15.534  per  alcune  e 19.853   per   altre  (si  avrà  in  questa  condizione  una diminuzione   dell’efficienza   biologica  della  cellula).  Verranno in quel momento,  prodotte dalle cellule staminali  differenziate  (1),  cellule  epatiche  (2)  con  lo  stesso  numero di catene molecolari  rotte  (15.534  o 19.853). Le nuove cellule (2) prodotte, a causa del CEM ambientale  penetrato  in  esse,  aumenteranno  ulteriormente  le  loro  15.534  o  19.853  catene  molecolari di partenza rotte e in questo caso si assisterà a una insufficienza  epatica  che aumenterà  nel  tempo. Se la situazione originatasi è particolarmente sfortunata, sia  le  cellule  staminali  differenziate  (1)  che  quelle da esse generate, alterando il proprio   funzionamento  biologico  e  aumentando  il  numero  di  catene  molecolari  interrotte,  potrebbero originare (ricombinandosi casualmente le catene molecolari rotte e riformando casualmente nuove catene molecolari), un tumore per la cui soluzione si dovrebbe ricorrere ad una operazione chirurgica.  Qualora  il  CEM  ambientale  diminuisse di  intensità  e   non   procurasse  ulteriori  rotture,  nelle  cellule  staminali differenziate (n° 1), si  avrebbero  sempre e costantemente  15.534  o 19.853  catene  molecolari interrotte, (perché  il   danno  alle  catene  molecolari  delle cellule, è  irreversibile) e le nuove cellule epatiche prodotte (1), avrebbero   al   loro interno, le stesse identiche condizioni. Naturalmente ciò che si verifica  nelle  cellule staminali differenziate epatiche (1), in presenza di CEM ambientale  penetrato al loro interno, si attua in modo probabilmente simile ma non uguale,  anche  nei  confronti  delle  cellule staminali  differenziate di qualsiasi altro organo nel corpo della persona  considerata  (per  esempio  nelle cellule staminali differenziate  che  costituiscono  il  pancreas).  Si  origina  in questo modo un lento e inesorabile declino biologico degli organi della  persona che porta talora anche alla morte dell’organo stesso e qualora esso avesse per la persona una funzione   biologica   vitale,  è  possibile si origini la morte dell’individuo. Ovviamente il   danno    all’interno delle  cellule, è causato progressivamente sia dal CM terrestre che non è eliminabile (teoria evolutiva di Darwin), sia dai CEM ambientali artificiali originati dall’uomo!!!. Occorre fare un altro ragionamento: l’organo ipotizzato nell’esempio è  il fegato. Nel suo funzionamento esso secerne la bile che è una catena o un insieme di catene molecolari. Anche un  certo numero di esse, possono essere interrotte dal CEM ambientale penetrato nel  corpo  umano. Quando la catena molecolare che forma la bile viene interrotta, perde la  sua funzionalità biologica e se il fenomeno si verifica in un certo numero dello stesso  tipo di catene molecolari, si ha una insufficienza epatica la cui entità dipende dalla quantità di molecole di bile  rotte.  Naturalmente se parte delle predette molecole di bile vengono prodotte fin  all’inizio, dalle cellule epatiche in modo già rotto, risulteranno inutilizzabili; la situazione  diventa allora più complicata perché originata da parte di cellule che hanno perso in modo completo la loro funzionalità specifica e diventa difficile per il medico curante, capire quando ci si trova in un caso o nell’altro.

       
Le  cellule  staminali  indifferenziate, sono  la grande speranza per il futuro della ricerca  e  della  medicina.  Si studia e si cerca di capire quale è il funzionamento del meccanismo  biologico  che  determina  la loro differenziazione per poterle utilizzare  in  caso di necessità, nella sostituzione di cellule staminali differenziate alterate nella  loro funzionalità, di qualche organo avente carenze funzionali parziali o totali.
   Occorre   però   ragionare   sul  fatto  che  se  ipoteticamente,  anche  delle  cellule staminali   indifferenziate,   si   comprendesse   il   meccanismo  di  differenziazione, ugualmente   queste   ultime   possono   nel   tempo,  essere  danneggiate  dal CEM ambientale, nella rottura di  alcune  loro  catene  molecolari,  ragion  per  cui  la  loro  condizione  di partenza,  potrebbe  non  essere  mai priva di catene molecolari rotte. I vantaggi ottenuti dalla  medicina  per  il loro utilizzo, potrebbero per questo motivo, essere   parziali   e  limitati  nei  risultati  auspicati.  L’unica  soluzione  possibile  per tutelare  la  salute  degli  esseri  viventi  e  per  limitare  le  variazioni  climatiche  del Pianeta, è la diminuzione drastica del  numero dei segnali elettromagnetici   artificiali   presenti    nell’ambiente    (e    conseguentemente    del    valore    dell’inquinamento elettromagnetico ambientale da loro originato).

RIASSUMENDO: Le cellule del corpo originate dalle cellule staminali differenziate, hanno una loro vita biologica al termine della quale muoiono ed in quell’occasione vengono sostituite da nuove cellule.

Il CEM ambientale penetrato all’interno del corpo umano, causa certamente, un danno biologico sia alle catene molecolari delle cellule staminali differenziate che alle cellule da esse derivate; chiaramente le cellule (2), derivate da una cellula staminale differenziata (1) alterata nella sua struttura biologica, avranno la stessa struttura di partenza modificata ed essa (nel tempo), potrà essere ulteriormente e casualmente alterata dal CEM ambientale nelle sue numerose catene molecolari, durante tutta la sua vita biologica. Si avrà così (nel tempo), una modificazione casuale ma progressiva sia delle cellule staminali differenziate (1) che delle cellule da esse derivate (2). In queste condizioni, a forza di danneggiamenti progressivi, si possono originare delle alterazioni funzionali nella/e cellula/e staminali differenziata/e che possono portare ad una qualsiasi malattia, ad un tumore o alla morte biologica della/e stessa/e cellula/e.

Quando queste condizioni sono presenti nelle cellule staminali differenziate (1), la situazione si complica diventando il danno cellulare imprevedibile e/o irreversibile nel senso della incurabilità della malattia o addirittura mortale per la persona, qualora le cellule staminali differenziate rimaste biologicamente attive di quel determinato organo non ne generino una quantità sufficiente a mantenere in vita biologica attiva lo stesso organo, decretandone dapprima una carenza funzionale  e in seguito nei casi più gravi la sua possibile morte. Chiaramente se un organo vitale muore, la persona a causa di ciò, potrebbe fare in breve tempo, l’identica fine.

La  medicina  ufficiale,  segnala  che  ad  un certo punto della vita le cellule commettono degli   errori  nella  loro  duplicazione  perché  “impazziscono”.  Penso  che  le cellule  siano  “formate”  nella  loro  costituzione,  in  modo  tale da non porsi autonomamente in tale condizione ma che questo, dipenda  dai CEM ambientali e dalla proprietà SUSCETTIVA che ne condiziona l’operatività.
Mi  rendo  conto  che  la  spiegazione  delle  alterazioni delle catene molecolari delle cellule  staminali  differenziate,  è  di  difficile  comprensione,  ma questo è dovuto al fatto  che  l’argomento viene trattato per la prima volta in modo assoluto. Può essere necessaria  una  rilettura  del paragrafo per comprenderne meglio il significato che il sottoscritto vuole spiegare.

CONSIDERAZIONE: le cellule staminali, (all’inizio della vita di ogni essere), non sono prive al loro interno di rotture di catene molecolari; già quando la cellula uovo materna viene fecondata dallo spermatozoo paterno, ha le stesse rotture di catene molecolari che si hanno in chi la origina. Nel tempo esse possono numericamente e casualmente aumentare già quando il futuro nascituro è ancora dapprima a livello embrionale e poi a livello di feto. E’ per questo motivo che si sconsiglia la procreazione di un figlio/a quando l’età dei genitori è piuttosto avanzata. Questo perché sia nella cellula uovo femminile che nello spermatozoo maschile, esistono già imprevedibili rotture di catene molecolari di qualsiasi tipo al loro interno. L’imprevedibilità di rottura delle catene molecolari, è anche il motivo che porta a una certa difficoltà riproduttiva delle coppie che devono procedere in questa condizione alla “inseminazione” artificiale. Praticamente il nascituro/a, avrà nelle sue cellule Staminali, la sommatoria delle rotture alle catene molecolari che già centinaia di anni prima, avevano procurate a opera del Campo Magnetico naturale del Pianeta, i loro avi nelle cellule. Questo fenomeno che da’ origine all’evoluzione naturale della specie (scoperta da Darwin), è stato notevolmente aumentato dall’introduzione nell’ambiente, dei campi elettromagnetici artificiali originati dall’umanità nelle sue attività dovute al progresso (!) scientifico. Piuttosto che di “evoluzione della specie”, sarebbe più opportuno parlare di “involuzione della specie” (che è sempre peggiorativa) perché causata da una rottura casuale e progressiva di catene molecolari all’interno delle cellule.

Esempio di organo del corpo di una persona anziana

Se   con   la   rottura   progressiva   di   catene   molecolari  all’interno  di  cellule  Staminali differenziate,  si  causa  la  loro  morte biologica, le medesime non saranno più in grado  di  produrre le cellule dell’organo cui sono preposte; questo origina nella persona anziana due fenomeni:
1) L’insufficiente  e  irreversibile  funzionalità  biologica  dell’organo  in  cui  si  manifesta  il fenomeno.
2) Una  conseguente  diminuzione  di  peso della persona (per la minore quantità di celluleche costituiscono l’organo, o gli organi se il medesimo fenomeno descritto si presenta in più   organi   differenti),   provocando   un  dimagrimento  che  è  caratteristico  (ma  non attualmente giustificato negli anziani.    

 

ESEMPIO DI ROTTURA CATENE MOLECOLARI ALL’INTERNO DI UNA  CELLULA DEL CORPO UMANO CAUSATA DAI CEM AMBIENTALI  

Facciamo  alcune premesse: gli atomi che formano il pezzo della catena molecolare presa  in  considerazione  all’interno  della cellula, hanno le seguenti caratteristiche:
     a) I  due  tratti  di  catene molecolari, sono perfettamente identici: il tratto A, è all’interno  di  una  cellula  in cui non penetra un CEM ambientale, non ne subisce l’azione, e pertanto   rimane  integro.  Il  tratto  di  catena  molecolare  B,  è  posto all’interno di una cellula in cui  penetra  un  CEM  ambientale, ne subisce l’azione nociva (in modo conforme alla proprietà SUSCETTIVA  dei  materiali ferromagnetici; sono atomi di materiale differente e ognuno di loro   ha  un  coefficiente  di  permeabilità  magnetica  µ  diverso.  Pertanto  pur  oscillando (orientandosi)   alla   stessa  frequenza  (del  CEM  ambientale  penetrato  all’interno  della cellula),  reagiscono  con  una  azione differente (con una velocità differente perché hanno un  angolo  di  oscillazione  o  orientamento differente tra loro (che percorrono nello stesso tempo  e  perciò  hanno  una  velocità  di  movimento  differente).  Questo comporta il fatto che  l’Energia  di  movimento  determinata  secondo  la  formula  di Einstein E = m
x c2, sia differente.  Qualora  essa  raggiungesse  un valore superiore a quello della forza di unione che  l’atomo  posto  in  movimento  sotto l’azione del CEM ambientale penetrato all’interno della  cellula,  ha  con  gli  atomi  adiacenti  di  sinistra  e di destra, la catena molecolare si romperebbe   e   quella   cellula   del   corpo  della  persona,  avrebbe  un  sia  pur  minimo decadimento  funzionale biologico: se questo decadimento biologico, nella stessa cellula e nel  tempo,  subisce  un aumento  operato dal CEM ambientale penetrato nella cellula con il progressivo aumento casuale di rottura di altre catene molecolari, e il fenomeno si ripete in   modo  analogo  in  un  numero  elevato  di  cellule  (miliardi),  è  probabile  lo  sviluppo imprevedibile  di  una  qualsiasi  incurabile  patologia (malattia) di origine sconosciuta!! La patologia  risulta  incurabile  perché  la  medicina  assunta  per  essere efficace, dovrebbe ricostruire in modo originale le catene molecolari interrotte all’interno di un numero  elevato di cellule (il che per quanto valida sia la medicina, è praticamente impossibile!!).
   b) Sia  nella  catena  molecolare  A che in quella B, gli atomi 1 e 4: sono poco sensibili al CEM ambientale penetrato nel corpo della persona.

   c) Nel   disegno   A   possiamo   notare   il   tratto   di   una  catena  molecolare  presente all’interno di  una  cellula qualsiasi:  non esistendo CEM ambientale esterno o essendo il  suo  valore  talmente  basso  da  avere  intensità  tale  da  non  porre  in  movimento
      nessuno degli  atomi (quelli più altamente “magneto sensibili”, gli atomi n°2 e n° 3 della  parte di catena molecolare A considerata); in questa condizione, la catena  molecolare  mantiene la sua integrità e pertanto la sua funzionalità biologica all’interno della cellula
      rimane inalterata.

 
d) Tratto di catena Molecolare B
     
E’  l’identico  tratto  di  catena  molecolare  rappresentata nel disegno A. In questo caso il  CEM  ambientale penetrato nella cellula del corpo umano, è di valore tale da porre in orientamento  alternato  gli  atomi  n° 2 e n° 3 che acquisiscono nel loro movimento una
     energia E = M
x C2 ove:
M = massa dell’atomo posto in movimento dal CEM ambientale penetrato nella cellula.

C = termine  inglese  abbreviazione  di  celerity  che  tradotto  in  italiano  significa  velocità  acquisita  dall’atomo  nel  suo movimento causato dal CEM ambientale penetrato nella  cellula.
     
Gli   atomi  1-2,  e   3-4,  nella  catena molecolare B, anche se con sensibilità differente all’azione   del   CEM,   si   orientano  all’identica frequenza del CEM ambientale che  si ipotizza  sia   penetrato  all’interno  della  cellula;  mentre  l’angolo  di oscillazione tra gli  atomi  2  e  3  (che si orientano ambedue alla stessa frequenza del CEM ambientale), è  nullo  (si  ipotizza  che  gli atomi  abbiano  la  stessa  caratteristica magneto sensibili µ),  quello  tra  1  e  3 e tra 2 e 4 risulta differente perché è inferiore l’energia acquisita dagli
     atomi 1 e 4 nel  loro  movimento (E = M
x C2), rispetto agli atomi 2 e 3 che oscillano con  l’identico  angolo  di  orientamento  che  è  maggiore, (gli atomi 2 e 3 sono identici nella  loro  “magneto  sensibilità”).  Gli  stessi  atomi  2  e  3, acquisendo dal CEM ambientale
     penetrato  nella cellula, l’identica quantità di Energia che ne causa il relativo movimento  (come  detto  si suppone siano dotati della medesima SUSCETTIVITA’ magnetica), non  romperanno mai il legame di unione esistente tra loro.

     
Se  invece  la  forza  di  legame  che  unisce  l’atomo  n° 1 a quello n° 2 e l’atomo n° 3 a quello  n°  4, ha un gradiente energetico inferiore alla differenza energetica acquisita nel movimento  dagli  atomi  1  con  il  2  e  dall’atomo  3 con il 4, essi romperanno il legame
    esistente  tra  loro,  interrompendo la catena molecolare cui fanno parte; in questo modo essa  perderà  la  sua funzionalità biologica.
B)
(tratto  di  catena  molecolare B): non si rompono i legami tra gli atomi 2 e 3, perché per  tali  atomi  si  è  ipotizzato esista una SUSCETTIVITA’ magnetica uguale, ragion per cui  essi  oscillando  alla  identica frequenza, e compiendo lo stesso angolo di orientamento forzato   (acquisiscono  nel  loro  movimento  imposto  dal  CEM  ambientale,  la  stessa energia  cinetica), e di conseguenza la differenza energetica tra i due atomi sarà uguale a  zero;  con  tale  valore  di  energia  (zero) non è  possibile pertanto rompere il legame esistente tra loro.
   
Nella catena molecolare B (sotto l’azione del CEM ambientale), si rompono sia il legame di  unione  tra  l’atomo 1 e il  suo adiacente di destra (2), che quello tra l’atomo 4 e il suo adiacente  di sinistra (3), perché si è ipotizzato che i legami di unione tra tali atomi, siano
   energeticamente  più  deboli  dell’energia  cinetica  acquisita  nel movimento imposto dal CEM ambientale penetrato nella cellula, all’atomo 1 e all’atomo 4.

  
Finché  permane  il  CEM  all’interno  della  cellula,  nella  catena molecolare B (rotta), gli atomi  “magneto  sensibili”  1  e  4,  pur  se  non  isolati  dalla  loro  catena molecolare  di appartenenza  dalla  quale non si sono separati, si orienteranno alla frequenza del CEM,
   limitatamente alla possibilità di compiere la torsione permessa  dalla forza di legame con l’atomo  adiacente. Gli atomi 2 e 3, anche in condizione di catena molecolare B interrotta (e   perciò   separati  dalla stessa),  in  presenza  di  CEM  ambientale,  continueranno  a
   orientarsi  alla  frequenza  dello  stesso  CEM,  originando  attrito  e  di  conseguenza un microscopico  aumento  della  temperatura  della  cellula.  Se tale condizione (o simile) è presente  in  molte   catene  molecolari  all’interno di migliaia di miliardi di cellule, tutti  gli
   atomi  che  oscillano  sotto  l’azione  del CEM ambientale penetrato all’interno del  corpo umano, produrranno  attrito  e per questo motivo, innalzeranno la  temperatura  corporea di  0,5/1,5°  centigradi (che per la Medicina risulterà inspiegabile!!); in questa condizione, la persona interessata al fenomeno, percepisce una sensazione di aumento della propria temperatura e di calore all’interno del corpo.
     Il  concetto  spiegato, semplice nel risultato finale di rottura di catena molecolare, risulta di  complicata  spiegazione  e  ancor  maggiore  difficoltà  di  comprensione, ragion per cui potrebbe essere necessaria una rilettura.
CONSIDERAZIONI:  I  Campi  Elettro  Magnetici  (CEM),  sono ENTITA’ FISICHE e la loro operatività   dipende   solo  da  quanto  scritto  nei  libri  sulla  proprietà  SUSCETTIVA  dei materiali  ferromagnetici (detta anche SUSCETTIVITA’ magnetica). Tale proprietà è scritta sui  libri  di  scuola  utilizzati  dagli  studenti  nell’età  di 14/18 anni; se ad essa si associa la formula  elaborata  da  Einstein  E = m
x c2, (e ragionando un po’) risulta  evidente come si verifica il danno nelle catene molecolari all’interno delle cellule di tutte le persone (nessuna esclusa,  indipendentemente dal ruolo in cui opera nella società, cioè appartenga al potere Politico,  Giuridico,  Scientifico,  Economico,  Ricchi,  Poveri, Religiosi ecc. perché le Leggi della Fisica a differenza delle Leggi dello Stato, non hanno deroghe o eccezioni perché se ciò avvenisse, sarebbe a INTELLIGENZA COMPLETAMENTE NEGATIVA).
In  una  causa  LEGALE  intentata sui CEM ambientali, se un perito nominato per redimere tale  azione  (normalmente  un  prof.  di  Università  o  una persona edotta sull’argomento), nello   spiegare   la   loro   nocività,   non   cita   la   proprietà   SUSCETTIVA  dei  materiali ferromagnetici,   non   dice  il  vero  ossia  dice  il  FALSO  commettendo  nelle  aule  di  un Tribunale e alla portata delle orecchie di un Giudice o equivalente UN REATO.  Praticamente  in TUTTE le cause sui CEM ambientali e nelle aule di un Tribunale se non è stata  citata  la  proprietà  SUSCETTIVA  dei  materiali  ferromagnetici,  è  stato commesso il  reato  di  falsa  testimonianza: se poi la persona chiede anche di essere pagato (per non aver  detto  il  vero),  viene  commesso  anche  il  reato  di  truffa!  E’  logico  allora  porsi la domanda:  è  più  corretto  che  quanto detto da un “perito” nelle aule di Tribunale coincida con  quanto  scritto  sui  libri  sull’argomento  CEM ambientali o quanto scritto sui libri deve adeguarsi   a   quanto   detto  dai  “periti”  che  se  non  citano  la  proprietà  SUSCETTIVA utilizzano  nel caso specifico e in modo SBAGLIATO solo la Loro immaginazione? Detto in parole  povere,  nelle  cause sui CEM ambientali, non essendo mai stata citata la proprietà SUSCETTIVA   dei  materiali  ferromagnetici,  TUTTE  le  predette  cause  intentate,  sono viziate  dal  reato  di  falsa  testimonianza  e  perciò  quanto  meno  esse sono da riaprire e terminare con un verdetto OPPOSTO. Inoltre non c’è bisogno di parecchie udienze e delle dichiarazioni  verbali  di  un  “perito”  per  redigere  il  nuovo  “verdetto” della causa, perché dovrebbe  fare  fede  quanto  scritto  sui libri scientifici sui CEM ambientali cioè la proprietà SUSCETTIVA!
Inoltre  una  Legge  sull’inquinamento  elettromagnetico  (come  la  Legge 8 luglio 2003), è a  INTELLIGENZA COMPLETAMENTE NEGATIVA perché le catene molecolari all’interno delle  cellule  di  ogni  essere  vivente  (appartenga  esso  al  regno animale o vegetale) tra il polo Nord e quello Sud, funzionano e operano secondo le Leggi della Fisica!
La  Costituzione  Italiana,  tutela  la  salute dei cittadini e allora visto che il Governo attuale (2010),  vuole  attuare  delle  riforme  utili  allo  sviluppo  della  società  e  ai cittadini che la compongono, dovrebbe inserire nella Costituzione Italiana questa semplice frase: “Tutte le Leggi dello Stato sono valide solo se rispettano integralmente le Leggi della Fisica”.
La  civiltà  di  uno Stato, dipende anche dalle Leggi emanate e operative in quello Stato. Io “sto’ poco imparato”, rispetto a quanto lo sono le persone che hanno fatto parte della filiera che    ha    portato   all’approvazione   e   promulgazione   della   Legge   sull’inquinamento elettromagnetico  8  luglio  2003,  il  cui  significato  è in definitiva praticamente questo: Voi catene  molecolari  (di  qualsiasi tipo e funzione), presenti all’interno delle cellule del corpo umano, non dovete “rompervi” per valori di inquinamento elettromagnetico inferiori a quelli previsti  dalla Legge 8 luglio 2003, mentre siete autorizzate a farlo per valori superiori. Una Legge  di  tale  tipo  oltre  a  essere  nel  caso  specifico a INTELLIGENZA completamente NEGATIVA,   non   rende   più   civile   lo   Stato   Italiano  ma  legalizza  in  definitiva  solo l’inquinamento  elettromagnetico  ambientale.  Mi  chiedo a chi convenga tale Legge: NON CERTO  AI  CITTADINI  (TUTTI),  ma  tant’è  perché  io “sto poco imparato” e sicuramente la sua promulgazione ha una sua recondita utilità per qualcuno.
A  questo  punto i propugnatori della Legge sull’inquinamento elettromagnetico ambientale 8  luglio  2003,  il  Ministro dell’ambiente on. Matteoli di concerto con il Ministro della sanità on. Sirchia (che l’hanno suggerita, il cui vero motivo non è dato a sapersi; non vorrei fosse probabilmente  un  segreto  di  Stato),  la commissione competente (che nel caso specifico l’ha intelligentemente valutata), i Deputati e Senatori (che l’hanno approvata), il Presidente del   Consiglio  dei  Ministri  (che  l’ha  firmata),  il  Presidente  della  Repubblica  (che  l’ha promulgata),  per  rendere  forse  più  vivibile e civile l’Italia, si sono accollati l’onere di una RESPONSABILITA’  CIVILE  E  PENALE  per  quanto  di  danno  deriverà  alla  salute  dei cittadini  (TUTTI,  anche  la  loro,  perché  anche loro per le Leggi della Fisica sono comuni esseri viventi!).
In   definitiva,   non   sono   necessari  convegni,  congressi,  dibattiti  a  livello  provinciale, comunale,   regionale,   nazionale   e   internazionale   (tenuti   da   persone  politicamente, legalmente  e  scientificamente  competenti  sull’argomento e non da comuni qualunquisti), perché  la  proprietà  SUSCETTIVA  dei  materiali  ferromagnetici  risulta  scritta  sui libri di Scuola  e  di  Università  ragion  per  cui  è valida (in caso contrario non verrebbe citata sui libri).
L’UNICO  INTELLIGENTE  RIMEDIO  POSSIBILE,  E’  QUELLO  DI  RIDURRE  A  ZERO  SEDUTA      ASTANTE      E      IMMEDIATAMENTE,    I    VALORI     D’INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO    PREVISTI    NELLA    LEGGE    8    LUGLIO    2003   (NON   E’ NECESSARIO   ABOLIRLA),   SMONTARE   E   DISATTIVARE   TUTTE   LE   ANTENNE   EMETTITRICI   DI  SEGNALI   ELETTROMAGNETICI,  DISATTIVARE  I SATELLITI  CHE  DALLO  SPAZIO EMANANO I  LORO  SEGNALI  ELETTROMAGNETICI  (QUESTO  PER LIMITARE  LE  VARIAZIONI  CLIMATICHE  DEL PIANETA);  IN  ALTERNATIVA  VERRA’  ACCELERATA  L’EVOLUZIONE   DARWINIANA  DEGLI  ESSERI VIVENTI (E TUTTE LE IMPREVEDIBILI    PATOLOGIE   CHE   NE   DERIVERANNO),   AUMENTERANNO   GLI EFFETTI NOCIVI DEL CLIMA DEL PIANETA!!! (leggi anche www.cemeclima.com).
LEGGE GASPARRI
Una  Legge  utile  a moltiplicare LEGALMENTE il numero delle antenne presenti sul Patrio suolo  e  emettitrici  di  segnali  elettromagnetici  presenti  nell’etere  [e conseguentemente nocive  per  i  cittadini  (On.  Gasparri  compreso,  aggiungendo  anche  TUTTI  coloro che appartengono   alla   filiera   che   ha   portato   alla   sua   approvazione  e  promulgazione comprese], è La molto discussa Legge “Gasparri”.
Decantata dalla maggioranza Politica (per aver messo ordine sulla babele delle frequenze, e  criticata dall’opposizione per i privilegi concessi), legalizza e persevera nella sua azione nociva nei confronti delle catene molecolari all’interno delle cellule di TUTTI i cittadini.
Questo  implica  una  TOTALITA’  di  responsabilità  CIVILI E PENALI  (effettive e reali), di tutte   le   persone   che   a   livello  Politico  hanno  preso  parte  alla  sua  approvazione  e promulgazione Legislativa.
A questo punto occorre segnalare altri due problemi:
1) La  COSTITUZIONE  all’art.  32,  dice  che  lo  Stato  tutela la salute dei cittadini (TUTTI insieme,  nessuno  esente  dall’azione  nociva di rottura casuale delle catene molecolari all’interno delle cellule operata dai  CEM ambientali, sono circa sessanta milioni).
2) La  figura  politica  responsabile  in  prima  persona  della salute dei cittadini presenti nel territorio del Comune, E’ IL SINDACO. In seconda battuta, la Legge prevede una azione penale obbligatoria nei confronti di chi commette un reato: fare e promulgare una Legge che   praticamente  permette  l’installazione  in  svariati  luoghi  del  territorio  Italiano,  di antenne emettitrici di CEM ambientali nocivi per i cittadini (qualsiasi frequenza abbiano),
    E’ UN REATO.

 

Si attende pertanto il rispetto della COSTITUZIONE e di quanto previsto dalla Legge per la tutela  della  salute  dei  cittadini, che altrimenti sarebbe una omissione di “atti d’ufficio”: mi pare  che  per  una  questione  d’intelligenza  personale  (nel  caso  specifico),  le  persone direttamente  coinvolte  (Sindaci  e autori dell’azione penale obbligatoria), non siano esenti dall’azione nociva dei CEM ambientali.
Purtroppo  non  sempre  il  libro  “dei  desideri  della  vita”  e  il  libro “della realtà della vita” coincidono,  combaciano come due gocce d’acqua. Questo, nel contesto Sindaco – Campi Elettro  Magnetici  ambientali, mi fa’ venire in mente un episodio accaduto alcuni anni fa’ in una  città  capoluogo  di  provincia  del Veneto. Alle rimostranze dei cittadini per il notevole numero di antenne presenti in città, l’unica risposta che il Sindaco riusciva a dare era “Lex dura  Lex”  che  tradotto  vuole dire: “la Legge prevede questo e Voi non dovete lamentarvi anzi  dovete  sopportare  la  condizione e io non posso farci nulla perché (come Voi), sono tenuto  a  rispettare la Legge. Quel Sindaco ignora che in Italia esiste la Costituzione e che ha L’OBBLIGO di tutelare la salute dei cittadini (anche la sua perciò), presenti sul territorio. Segnalo  che  qualora  ciò  non  avvenisse, infrangerebbe sia la Costituzione che la Legge (visto  che  la  cosa  è  piuttosto  importate  coinvolgendo  TUTTI),  commetterebbe il reato (essendo  la città di cui è Sindaco in Italia e i Campi Elettro Magnetici danneggiano tramite la  proprietà  SUSCETTIVA,  le  catene  molecolari  presenti  all’interno  delle  cellule  delle persone),  e  sarebbe  incriminato  per  “OMISSIONE  DI  ATTI  D’UFFICIO”. Per lo stesso motivo  anche  TUTTI  GLI  ALTRI  SINDACI  D’ITALIA  (anche  quelli della Padania) sono passibili  di  incriminazione  non  tutelando  (come dice all’art. 32 la Costituzione), la salute dei cittadini.
Gli  fa’ eco il Governatore della Lombardia il quale ha annunciato trionfalmente che tramite un  investimento  di 100 milioni di €, in pochi anni verrà resa disponibile a tutte le Istituzioni e  i  cittadini,  la banda larga. Questo avverrà utilizzando dove possibile la “fibra ottica” o in alternativa segnali Wireless o Wi Max….. emessi da antenne.
Un  altro  neoeletto  Governatore  di  una  Regione del nord-ovest, segnalava che tra i suoi impegni,   era  prioritario  “il  nucleare”,  e  la  sua  attuazione  era  una  cosa  da  prendere seriamente   in   considerazione.   Consiglio  il  Governatore  di  tale  Regione,  di  leggersi l’articolo di giornale edito da La Repubblica pubblicato il 27.10.2010 (pag. IX della cronaca cittadina),  in  cui si segnala che nella provincia di Vercelli, (provincia in cui era attiva a suo tempo  la  centrale  nucleare di Trino Vercellese), è presente il mistero di una impennata di tumori  ed è scattato il relativo allarme nei confronti dell’ambiente; il caso della presenza di Leucemie nelle donne, di tumori al colon-retto, che è percentualmente il doppio di quanto riscontrato nella provincia di Torino è un dato preoccupante!. Inoltre i tumori alla Tiroide e i Melanomi in genere, sono più diffusi nella provincia di Vercelli che nel resto del Piemonte.
Le  centrali  nucleari,  possono anche essere sicure perché della 5° o 6° generazione ma il problema   della   loro   nocività   ambientale,   nasce   dal   circuito  terminale  “sigillato”  di raffreddamento (che non è eliminabile o modificabile).
Leggi per ulteriori informazioni sull’argomento anche www.cemecentralinucleari.com !!!
Anche  se una persona (eletto dal popolo sovrano) diventa Governatore di una regione, ha pur  sempre  delle  responsabilità  Civili  e  Penali,  qualora le Sue decisioni sul “Nucleare”, risultino  nocive  per  la  salute  di  TUTTI cittadini residenti nella zona in cui prende posto la “centrale” (solo alcuni di essi, sviluppano nel tempo, alcune gravi patologie).
Nel  caso  specifico,  intelligenza  umana  vuole,  non  siano le varie agevolazioni  Politiche assegnate  agli  abitanti  la  “zona nuclearizzata”,  che  impediscono  alle Leggi della Fisica di  svolgere  la  loro  azione  (diventata  nel  tempo  poi  nociva  per  tutti gli abitanti la zona interessata alla nuclearizzazione). Per chi non lo sa’, è difficile che le Leggi o i regolamenti emanati dallo Stato, possano condizionare le Leggi della Fisica!!!!!
Un  altro  aspetto  preoccupante,  è  quello  che  la  Confindustria  sta’  “spingendo”  per  la realizzazione  della  “banda larga” su tutto il territorio nazionale, usufruendo inizialmente di segnali  elettromagnetici  emanati da antenne che utilizzano il sistema Wireless o WI MAX, e solo in seguito la cablatura della fibra ottica
Stando  così  le  cose,  per  le  centrali  nucleari  che  in  nome  di  una  migliore  efficienza e  funzionalità  energetica  è  possibile vengano installate nei territori, e per le innumerevoli antenne  e ponti radio esistenti, I CITTADINI TUTTI (ANCHE COLORO CHE PRENDONO O  AUTORIZZANO E LEGALIZZANO TALI INSANE DECISIONI), SONO SOGGETTI PER LA LORO SALUTE, A UN FUTURO MOLTO NERO!!!
TUTTO  QUESTO AVVIENE ANCHE GRAZIE  A CHI A LIVELLO POLITICO PROMETTE AI  CITTADINI,  UN  BENESSERE  FISICO E ECONOMICO DOVUTO ALL’EVOLUZIONE TECNOLOGICA DELLA SCIENZA!!!).

 

 CONCLUDENDO: per chiarire il problema di tutte le malattie non virali, della teoria evoluzionistica di Darwin, delle inspiegabili variazioni climatiche del Pianeta, della radioattività, è sufficiente

1)       Sapere che esiste la proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici, che origina l’orientamento degli atomi (tale orientamento avviene SEMPRE per TUTTI gli atomi e alla frequenza del segnale elettromagnetico penetrato nel corpo (o materiale) con i quali gli atomi “magneto sensibili” interagiscono).

2)       Conoscere che ogni corpo in movimento (ogni atomo pur essendo la parte più piccola della materia può essere considerato un corpo singolo dotato di una piccola massa), acquisisce una energia E data dalla formula elaborata da Einstein            E = m x c2 in cui maggiore è la frequenza del segnale elettromagnetico che interagisce con l’atomo (orientato nel corpo o materiale in cui è penetrato il Campo Elettro Magnetico), maggiore è la sua energia E di movimento acquisita interagendo con il CEM ambientale, perché maggiore è la velocità che assume nel suo movimento obbligato.

Il ragionamento da fare, NON E’ MOLTO DIFFICILE MA SOPRATTUTTO NON E’ SCIENTIFICAMENTE CONTESTABILE DA NESSUNO NEPPURE DAL MIGLIORE O PIU’ FAMOSO DEGLI SCIENZIATI, ANCHE SE FATTO CON RAGIONAMENTI SBAGLIATI (DI CONNVENIENZA) O PEGGIO  CONSIDERATI POCO INTELLIGENTI !!!    

Tutti i corpi dell’Universo sono formati da atomi più o meno “magneto sensibili”. Il Campo Magnetico naturale (che è indispensabile e non eliminabile), interagisce SEMPRE con questi ultimi orientandoli come previsto dalla proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici: sommando alla sua azione quella dei CEM ambientali artificiali prodotti dall’uomo (per esempio con i conduttori elettrici, le antenne o l’energia nucleare), si INTERFERISCE SEMPRE con quanto regola l’attività della NATURA sul Pianeta Terra!!!
Domanda:  perché nelle scuole e nelle università si fa’ perdere del tempo agli studenti (che le  apprendono)  e  ai  professori (che le documentano e chiariscono), insegnando le Leggi della  Fisica  quando  in modo del tutto NON INTELLIGENTE le Leggi dello Stato  rendeno alcune di esse in parte NON VALIDE, mentre la NATURA continua ad utilizzarle e ad applicarle INTEGRALMENTE? DOMANDA: E’ INTELLIGENTE E UTILE TUTTO QUESTO?
RISPOSTA:
NO!!            

 

 

 

LA PROPRIETA’ SUSCETTIVA DEI MATERIALI FERROMAGNETICI
(contenuto fedele tratto dal libro Olivieri & Ravelli edito nel 1051)
CAPITOLO VI

IL CAMPO MAGNETICO NELL’INTERNO DEI CORPI
LE PROPRIETÀ MAGNETICHE DEI MATERIALI
FERROMAGNETICI - LA LEGGE DEI CIRCUITI MAGNETICI
LE STRUTTURE MAGNETICHE DELLA PRATICA E
CALCOLI RELATIVI

3-60. Intima origine delle proprietà magnetiche dei corpi. – Abbiamo già accennato [3-10] che le proprietà magnetiche dei corpi derivano dalle stesse proprietà magnetiche delle molecole di cui sono costituiti, ognu­na delle quali sì comporta come un magnetino elementare.  D'altra parte abbiamo visto che tutti i fenomeni magnetici che noi possiamo artificialmente provocare sono sempre indissolubilmente legati a una corrente elettrica o eventualmente a un complesso di correnti: ciò vuol dire in altri termini che i fenomeni magnetici si identificano sostanzial­mente con i fenomeni elettrodinamici e cioè con le manifestazioni che si riscontrano attorno agli atomi elettrici in movimento. E infatti ogni atomo elettrico in movimento si contorna. di un campo magnetico le cui linee di forza assumono la forma di anelli chiusi attorno alla traiettoria del moto[3-21]. È’ allora facile intuire che le stesse proprietà magnetiche delle mole­- cole dei corpi devono attribuirsi precisamente al movimento degli elet­troni satelliti che appartengono ai singoli edifici atomici o molecolari del corpo. Questi elettroni satelliti sono vincolati ai rispettivi nuclei atomici da un campo elettrico, ma oltre a ciò si contornano. in conseguenza del loro movimento, anche di un campo magnetico: a questo riguardo noi possiamo quindi raffigurarci le molecole dei corpi come tante piccolissime spire percorse da una determinata corrente la quale viene a costituire in tal senso. la corrente molecolare che compete alla particolare configurazione che caratterizza le molecole di quel dato corpo. Queste correnti molecolari sono particolarmente intense nei corpi magnetici propriamente detti, men­tre sono debolissime invece negli altri corpi. Nei corpi allo stato naturale, le molecole sono in completo disordine (per effetto  dei moti di agitazione termica) e i rispettivi corpi magnetici naturalmente si elidono, per modo che il 

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campo magnetico risultante nello spazio esterno al corpo è nullo. Quando invece il corpo si trova immerso nel campo magnetico prodotto da una corrente qualsiasi, tutte le molecole tendono a orientarsi con il loro asse magnetico nella direzione del campo, come farebbero precisamente altrettante spire percorse da corrente [3-13]. Le correnti molecolari vengono cioè a orientarsi in tanti piani alle normali linee di forza del campo che investe il corpo, il quale assume in tal modo nel suo complesso un aspetto grossolanamente paragonabile ad un fascio di solenoidi sottilissimi come è indicato ad esempio in fig. 3-600 Il campo magnetico che provoca l’orientamento delle molecole viene indicato col nome di campo magnetizzante: nel caso rappresentato   

 

Fig. 3-600 – Le correnti molecolari rinforzano il campo magnetizzante che ne ha provocato l’orientamento

In figura, esso è dovuto al solenoide A B percorso dalla corrente I. Con le molecole cosi orientate il corpo risulta senz'altro magnetizzato, in quanto produce esso stesso un campo magnetico il quale si sovrappone al campo magnetizzante prodotto dalla corrente: si forma in tal modo un campo risultante unico nel quale si assommano gli effetti magnetici della corrente che percorre il solenoide e delle correnti molecolari orientate.                                                

Queste  correnti  molecolari  naturali  ci  consentono  in  tal  modo  di ottenere per via del tutto gratuita, quello  stesso  risultato che noi dovremmo raggiungere diversamente aumentando il numero delle amperspire del solenoide.

In  ciò  risiede  l’importanza  pratica  grandissima  dei  materiali  magnetici  propriamente  detti, nei  quali le correnti molecolari sono di tale entità che il loro contributo alla produzione del campo risultante,  è di gran lunga maggiore de1lo stesso campo magnetizzante che è necessario a provocarne l’orientamento.

In ogni caso rimane stabilito il fatto che tutti i fenomeni magnetici che si riscontrano in presenza di un qualsiasi mezzo materiale, sono dovuti in generale all’effetto risultante dalla sovrapposizione di un campo magnetico prodotto da un determinato complesso di correnti, il quale agisce come campo magnetizzante del mezzo, e di un contributo locale fornito dalle cor­renti molecolari del mezzo stesso, che vengono orientale dal primo. Perciò se indichiamo con H l’intensità del campo magnetizzante in un dato punto nell'interno di un corpo e con Hm la corrispondente intensità del campo dovuto alle correnti molecolari orientate, si avrà in quel punto un campo risultante HR + Hm .

Se ora si pensa che il processo di orientamento delle molecole si trova necessariamente contrastato dai moti naturali di agitazione termica, si intuisce faci1mente che l’orientamento medio risulterà più o meno completo  a  seconda della maggiore  o minore intensità del campo magnetizzante H che lo determina: da ciò

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si intravede che il campo Hm fornito dalle correnti molecolari originate deve essere almeno entro opportuni limiti, in propor­zione all'intensità del campo magnetizzante H. L'esperienza conferma infatti questa deduzione e perciò si pone

Hm = X H

dove X indica un conveniente fattore numerico il cui valore dipende dalla natura del materiale investito dal campo: a questo fattore si dà il nome di suscettività magnetica del materiale. Esso esprime in sostanza la maggiore o minore attitudine del materiale stesso a magnetizzarsi e a rinforzare il campo in cui viene immerso. La suscettività magnetica è piccolissima per­ciò (è praticamente nulla) in tutti i materiali non magnetici, mentre è assai ­elevata invece per i materiali magnetici propriamente detti.

Dai fatti esposti risulta in generale che se un materiale, avente una. determinata suscettività magnetica X, viene investito da un campo magnetizzante H, si ottiene in seno al corpo un campo risultante                     

                              HR = H + X H  (1 ÷ X) H

Questo campo si svolge evidentemente attraverso agli spazi vuoti com­presi fra le molecole del materiale, ai quali compete perciò la permeabilità magnetica assoluta μa che è caratteristica del vuoto: ne segue che a questo campo risultante corrisponde una induzione magnetica

                                                                    B = μa Ha = μo (1 ÷ X) H

 Questa relazione dimostra che si può esprimere direttamente l'induzione magnetica risultante B, attribuendo semplicemente al materiale che viene investito dal campo magnetizzante H una permeabilità assoluta:

                                                                              μ = μa (1 ÷ X)

Questo artificio ci esime così dalla necessità di doverci occupare diret­tamente delle correnti molecolari del materiale, i cui effetti vengono con­siderati invece per via indiretta attribuendo al materiale stesso una permeabilità assoluta μ di valore tale. che moltiplicato per l'intensità del campo magnetizzante H fornisce direttamente l'induzione magnetica risultante B:

per qualunque mezzo si pone cioè semplicemente

                                                    B = μ H                                   

variando solo, da un mezzo all'altro il valore di μ .

All'atto  pratico  si  usa  commisurare  la  permeabilità  assoluta  μ  dei  di­versi  mezzi  a  quella  μa del vuoto indicando per ciascun mezzo il valore del rapporto

μμa/μ                                                                                                                                                                            

Al quale si da il nome di permeabilità relativa.
[Si  osservi che questa permeabilità relativa si identifica col fattore (1 ÷ X)]
Si può dire con ciò che il comportamento dei diversi corpi nei confronti dei campi magnetici che li investono viene  caratterizzato  semplicemente  dal  valore della rispettiva permeabilità relativa μ la quale rappresenta il numero  per  cui  si  deve  moltiplicare  la  permeabilità  assoluta  μa  del vuoto per tener conto del contributo apportato al campo dalle correnti molecolari naturali del materiale.
In  tutti  i  corpi  che  vengono  considerati  praticamente  sotto  il  nome  di  corpi  non magnetici, le correnti  molecolari  naturali  hanno  effetti  che  sono  del  tutto  insignificanti: a tutti questi corpi si attribuisce perciò praticamente la stessa permeabilità assoluta μa del vuoto e cioè una permeabilità relativa
μ = 1 e suscettività  χ = 0
In  realtà,  anche  fra  questi  corpi esistono delle differenze lievissime, le quali sono bensì trascurabili per le applicazioni pratiche, ma hanno tuttavia un grande interesse scientifico.

Nella  pratica  tecnica  invece  interessano  esclusivamente le proprietà caratteristiche dei materiali magnetici propriamente detti o materiali ferromagnetici.

3-61. Le proprietà dei materiali ferromagnetici.

 

Fig. 3-610 – Disposizioni sperimentali  per il rilievo delle proprietà magnetiche dei corpi.

Col nome di materiali ferromagnetici si intendono in generale tutti i corpi che hanno un comportamento magnetico qualitativamente simile a quello del ferro: essi sono rappresentati in modo speciale dal ferro dolce, dall’acciaio comune, da alcuni acciai speciali, dalla ghisa, ed anche in misura minore dal nichel e dal cobalto. In questi corpi le correnti molecolari naturali sono così spiccate, da portare un contributo ingentissimo a qualsiasi campo magnetizzante che le orienti: si ottiene in tal modo un campo risultante la cui intensità può diventare anche alcune migliaia di volte maggiore di quella del campo magnetizzante.  

 In pratica, seguendo il criterio già indicato in precedenza si tralascia di considerare  l’intensità del campo prodotto dalle correnti molecolari, e si considera invece semplicemente l’induzione magnetica risultante B che viene a corrispondere a ciascun valore del campo magnetizzante H che si fa agire sul materiale.

Lo studio delle proprietà magnetiche dei materiali viene ridotto così alla determinazione sperimentale della funzione B =  μ H. Si impiega allo scopo un solenoide molto lungo e sottile avvolto attorno a una sbarretta del materiale in esame come in fig. 3-610  a), o meglio ancora , un solenoide toroidale avvolto attorno a un anello come in fig. 3.610 b). Il solenoide viene alimentato ad esempio con una batteria di accumulatori, disponendo le cose in modo da poter regolare la corrente entro i voluti limiti.

   L’intensità  I  della  corrente  viene  misurata  con  un  amperometro  e  in base al numero delle spire e alla lunghezza del solenoide, si calcola l’intensità del campo nell’interno con la nota relazione (ecc.……..)

 Documentazione tratta dal libro: Elettrotecnica Generale autori “Olivieri & Ravelli ed. 1951

 CONSIDERAZIONONI: LA PROPRIETA’ SUSCETTIVA DEI MATERIALI FERRO MAGNETICI  (importante)

Il  campo  elettromagnetico (CEM), è una  entità fisica; pertanto l’effetto della sua innocuità  o  nocività  sulla persona (sulle catene molecolari presenti all’interno delle cellule che la formano), è dovuta non tanto alla valutazione o all’opinione priva di nessuna gistificazione scientifica data da un Ente o da una persona “competente”, quanto alla proprietà fisica della  SUSCETTIVITA’ magnetica  che ne regola l’operatività.
       
Questa proprietà Fisica è molto importante perché giustifica l’azione NOCIVA del CEM ambientale nei confronti degli atomi “magneto sensibili” quando penetra all‘interno di un corpo. Penetrando in un corpo (purchè esso sia formato da atomi di materiale sensibile al CEM), il CEM ambientale genera una induzione magnetica che nei materiali ferromagnetici è di gran lunga superiore al CEM che la ha generata.
Facciamo alcune premesse iniziali, utili per una comprensione ottimale  dell’argomento.

1)  La più piccola particella di qualsiasi corpo è l’atomo.
2)  Gli  atomi,  sono  costituiti da una parte centrale, il nucleo, e da particelle elementari
     periferiche,  gli elettroni che disposti su varie orbite, ruotano velocemente intorno ad
     esso.

3) Tutti  gli  elettroni  sono  dotati di una carica elettrica negativa e di una piccola carica
    magnetica.

4) Gli  elettroni  quando  si  spostano  in  un  conduttore,  producono  sia  una  corrente  
     elettrica che un CM.

5) Gli atomi aggregandosi fra loro, formano le molecole.

Col  nome  di  materiali  ferromagnetici,  si  intendono  tutti  quei materiali che hanno un   comportamento  simile  al  ferro:  essi  sono rappresentati in modo speciale dal ferro dolce, dall’acciaio comune, da alcuni acciai speciali, dalla ghisa e in misura minore dal nichel.
        
Nei corpi allo stato naturale, le molecole sono in completo disordine per effetto dei moti di agitazione termica ed i rispettivi Campi Magnetici, si elidono per modo che il CEM risultante nello  spazio  intorno  al corpo, è nullo. Quando il  corpo  di  un  materiale  ferromagnetico  (o di materiale magneto sensibile), si trova immerso in un CEM  prodotto da una corrente qualsiasi, tutti i suoi atomi, tendono ad orientarsi con il loro asse magnetico in direzione  del  CEM  che  ne  ha  prodotto  l’orientamento.  Non  sono  solo perciò i materiali ferromagnetici propriamente detti che sotto l’effetto di  un CEM orientano tutti i loro atomi in un'unica direzione ma sono molti i materiali “magneto sensibili” che   con minori risultati di induzione magnetica risultante, orientano le proprie molecole;
per   esempio,  come  vedremo nella Risonanza Magnetica Nucleare, l’idrogeno è uno di questi.  Le correnti molecolari vengono  ad  orientarsi  in  tanti  piani  normali  alle linee del CEM che investe il corpo. Il CEM che  provoca l’orientamento delle molecole del corpo, viene    detto CAMPO MAGNETIZZANTE. Si forma in questo modo un CEM risultante unico in cui si sommano gli effetti della corrente che percorre il corpo e quello delle correnti molecolari  orientate, che è superiore. In ciò risiede la grande importanza dei materiali  ferromagnetici propriamente detti, in cui le correnti molecolari sono di tale entità che il loro contributo alla produzione del CEM RISULTANTE è di gran lunga maggiore al CAMPO MAGNETIZZANTE che è necessario a provocarne l’orientamento (Olivieri & Ravelli).  Per tornare ai materiali ferromagnetici, in base al ragionamento  fatto, sicuramente un po’ difficile da capire da parte di chi lo sente proporre per la prima volta, possiamo dire che in un materiale ferromagnetico, in presenza di un CEM, le correnti molecolari sono così  elevate da dare un contributo ingentissimo a qualsiasi CAMPO MAGNETIZZANTE che le orienti; si ottiene così un CEM risultante la cui intensità può diventare alcune migliaia di volte superiore a quello del CAMPO MAGNETIZZANTE quando la stessa operazione si compie nel vuoto. Questa proprietà che nei materiali ferromagnetici permette di  “amplificare” il CEM ambientale generante che penetra nel corpo, prende il nome di SUSCETTIVITA’ MAGNETICA (è una proprietà Fisica e la sua contestazione indica solo che si ignora, mi auguro non volutamente, il principio fisico su cui si basa!!!).
     
Si dice praticamente che i corpi costituiti da materiale ferromagnetico, (o da atomi di  materiale “magneto sensibile”), esercitano una spiccata azione di rinforzo sul CEM   ambientale che penetra in essi, perché in conseguenza della loro permeabilità magnetica m,
essi vengono ad assumere per ogni valore di H (indica il valore del Campo  Magnetizzante), una induzione magnetica B (ove B = m x H) che  è molte volte maggiore a  quello che lo stesso Campo Magnetizzante H produrrebbe nel vuoto; con ciò anche l’energia connessa al CEM indotto nel corpo in cui è penetrato, risulta aumentata in proporzione e così tutte le manifestazioni che ne derivano, risultano proporzionalmente  rinforzate. La formula utilizzata per risalire dal CAMPO MAGNETIZZANTE al CAMPO MAGNETICO INDOTTO, è la seguente: B = m x H ed in questo caso, non è  assolutamente  presa  in considerazione la frequenza del segnale elettromagnetico.

I termini utilizzati nella formula precedente per la determinazione del CEM risultante sono i seguenti:

H = intensità del CEM
     
m
= coefficiente  di  permeabilità  assoluta:  è  un  dato  che  è differente per ogni tipo di
            materiale.  Per  il  vuoto  il  suo valore è 1 mentre per i materiali ferromagnetici può
            arrivare  a  superare  la  cifra  di  2.000.  Praticamente ogni materiale anche se non
            ferromagnetico,  ha  una  sua  permeabilità magnetica
m.
     
B = Induzione Magnetica. Il suo valore è dato da:
     
B = m x H
.  Maggiore  è  il valore del coefficiente di permeabilità magnetica m, maggiore
            sarà  l’induzione  magnetica  risultante. Per farla breve il valore di
m per il tondino di
            ferro  annegato  nel  cemento  armato  della  struttura  di una casa è molto elevato,
            ragion  per  cui  sarà  molto  elevata, l’induzione magnetica B che verrà originata in
            esso  dal  CEM  in  bassa  frequenza disperso da una cabina elettrica o da un cavo
            elettrico  ad  elevato  valore  di  energia  trasportata,  (interrato o meno) posto nelle
            vicinanze dello stabile.
      Una induzione analoga  si  produce  nel  tondino  di  ferro  della  struttura  dello stabile,  qualora   in   esso   penetrasse   un   segnale   elettromagnetico  in  media,  alta,  altissima  frequenza  irradiato  nell’etere  da  una  qualsiasi  antenna,  sia  essa  radio  o televisiva, di telefonia cellulare, di segnale wireless, WI-FI,……,  perché  come detto in  precedenza,  la formula   B   =   
m x H   non   tiene   assolutamente   in   considerazione   la  frequenza  del Campo Elettromagnetico (CEM). Inoltre un segnale elettromagnetico in bassa, media, alta,  altissima  frequenza, penetra sempre nella struttura in cemento armato di uno stabile e per  conseguenza  anche  nel  tondino  di  ferro che è  presente nel  cemento al suo interno;  lo  dimostra  il  fatto  che  è  possibile  ascoltare  una  radio, guardare la televisione o fare una telefonata tramite cellulare anche da una cantina.
    E’  utile  dire  che  il  CEM  ambientale in bassa frequenza 50 Hz originato dalla normale  corrente  elettrica,  ha  un  valore più elevato (se la fonte che lo ha prodotto è  ravvicinata),  mentre  il CEM del singolo segnale elettromagnetico in media, alta o altissima frequenza è di valore assoluto più basso. La variabile che ne rende nociva la  presenza è data dal fatto che  i  singoli  segnali  in media, alta, altissima frequenza, quando penetrano nel tondino di ferro,  si  sommano  vettorialmente,  e  in  questo  caso,  il valore risultante unico (parte del  quale  viene  assorbito dal corpo umano della persona che staziona sul pavimento), è dato dalla  somma  dei  singoli  segnali, considerando però la  loro frequenza.
Chiaramente se il segnale  elettromagnetico  è  vicino  all’antenna  di  emissione,  sarà  di  valore  in potenza maggiore  e  quando  penetra  nel  corpo umano  sia  direttamente  attraverso  l’etere,  che   indirettamente  tramite la superficie calpestata, nell’orientare gli atomi  “magneto  sensibili”  delle catene  molecolari  all’interno  delle  cellule in cui è penetrato, fa’ assumere all’atomo nel suo movimento  obbligato  dovuto  all’orientamento  imposto  dal CEM ambientale, una energia data da: E = M
x v x v (dove v = velocità acquisita dal corpo in movimento).
    Il   segnale  elettromagnetico  emesso  da  un’antenna  è  pertanto  nocivo per le catene  molecolari   presenti   all’interno   delle  cellule  del  corpo  di  una  persona,  qualora  essa  passasse  molto  tempo  nelle  sue  vicinanze  (parecchie ore al giorno a pochi  metri).
      Si  noti che non esiste alcun corpo (inteso come elemento o materiale), che non possa venire  attraversato  dalle  linee  di  forza del CEM, ragion per cui il corpo umano è sempre   attraversato  e  penetrato  dalle  linee di forza del CEM presente nell‘ambiente. Esistono in  realtà  alcuni  materiali  che  respingono  le  linee di  forza  del  CEM:  il  più conosciuto è il  bismuto.  
In  conclusione  possiamo  dire  che  il  corpo  umano  viene sempre attraversato  dalle  linee  di  forza  del CEM ambientale che penetrando in esso, per la SUSCETTIVITA’ magnetica, svolge un’azione  nociva  nei   confronti   di  alcuni  atomi  “magneto  sensibili”  (miliardi),  che  concorrono alla formazione delle innumerevoli catene molecolari contenute all’interno  delle  cellule  che lo formano; tale azione nociva, si concretizza nella possibile o probabile rottura casuale e progressiva, di molte  delle  catene  molecolari  all’interno delle cellule  del  corpo umano. Si avrà così un  danno biologico cellulare che si evidenzierà  nel tempo,  in un danno fisico con conseguenze negative sulla salute della persona, possibilità   di malattie imprevedibili, difficilmente curabili e di qualsiasi tipo: autoimmunitarie genetiche ecc..
Con  l’espressione  pratica  di corpi non magnetici, si deve intendere semplicemente che  il  CEM  attraversando  questi  corpi,  conserva  sempre  la stessa configurazione e la stessa  intensità  che  esso  avrebbe  nel  vuoto,  con  differenze  che  si rilevano solo con indagini   raffinate.  
Come  detto  in precedenza,  l’organismo  viene  penetrato tranquillamente dalle  linee  di  forza  di  un  CEM  e  poiché il corpo umano è costituito per il 70 % di acqua, se il CEM  è  presente  nel  pavimento  o  nel  terreno  in  cui  si trova la  persona, che essa sia  ferma  o  cammini,  il  suo  organismo  capterà  SEMPRE (dal suolo calpestato) le  linee  di  forza  del CEM che  penetreranno (in questo modo) SEMPRE all’interno del corpo umano.
    Il  CEM  è  una  entità  fisica  dotata  di  polarità e ciò significa che quando penetra all’interno   del   corpo   umano,   le   sue   polarità  interferiscono  sia  con  i  segnali elettrici  emessi dal cervello verso i vari organi interni, che con quelli inviati verso il sistema  muscolare  e sensoriale alterando in questo caso i movimenti naturali della persona;  questo  avviene  anche con i segnali elettrici che le cellule per comunicare si scambiano  tra  loro,  o  utilizzano per il loro funzionamento biologico; è possibile che  alcune  di  esse(di quale organo, quante ed in che modo nessuno lo saprà mai), alterino in presenza del CEM ambientale  captato  (e  penetrato  all’interno del corpo umano),   il   loro  naturale  funzionamento  biologico.  Se  l’alterazione  funzionale  e biologica  è  costante  nel tempo, è possibile (anzi probabile  o meglio sicuro), che il  danno  diventi  permanente  (irreversibile)  e  che  la patologia sia inspiegabile per la scienza medica.

ATTENZIONE: Campo Magnetico e Flusso Magnetico sono entità fisiche in relazione biunivoca: non esiste Campo Magnetico senza la contemporanea presenza di Flusso Magnetico. E’ come se fossero le due facciate di un foglio: pertanto ogni volta che si parla di Campo Magnetico, è come se si sottintendesse la presenza di Flusso Magnetico.

CONCLUDENDO: per chiarire il problema di tutte le malattie non virali, della teoria evoluzionistica di Darwin, delle inspiegabili variazioni climatiche del Pianeta, della radioattività, è sufficiente

1)       Sapere che esiste la proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici, che origina l’orientamento degli atomi (tale orientamento avviene SEMPRE per TUTTI gli atomi e alla frequenza del segnale elettromagnetico penetrato nel corpo (o materiale) con i quali gli atomi “magneto sensibili” interagiscono).

2)       Conoscere che ogni corpo in movimento (ogni atomo pur essendo la parte più piccola della materia può essere considerato un corpo singolo dotato di una piccola massa), acquisisce una energia E data dalla formula elaborata da Einstein            E = m x c2 in cui maggiore è la frequenza del segnale elettromagnetico che interagisce con l’atomo (orientato nel corpo o materiale in cui è penetrato il Campo Elettro Magnetico), maggiore è la sua energia E di movimento acquisita interagendo con il CEM ambientale, perché maggiore è la velocità che assume nel suo movimento obbligato.

Il ragionamento da fare, NON E’ MOLTO DIFFICILE MA SOPRATTUTTO NON E’ SCIENTIFICAMENTE CONTESTABILE DA NESSUNO NEPPURE DAL MIGLIORE O PIU’ FAMOSO DEGLI SCIENZIATI, ANCHE SE FATTO CON RAGIONAMENTI SBAGLIATI (DI CONNVENIENZA) O PEGGIO  CONSIDERATI POCO INTELLIGENTI !!!    

Tutti i corpi dell’Universo sono formati da atomi più o meno “magneto sensibili”. Il Campo Magnetico naturale (che è indispensabile e non eliminabile), interagisce SEMPRE con questi ultimi orientandoli come previsto dalla proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici: sommando alla sua azione quella dei CEM ambientali artificiali prodotti dall’uomo (per esempio con i conduttori elettrici, le antenne o l’energia nucleare), si INTERFERISCE SEMPRE con quanto regola l’attività della NATURA sul Pianeta Terra!!!
Domanda:  perché nelle scuole e nelle università si fa’ perdere del tempo agli studenti (che le  apprendono)  e  ai  professori (che le documentano e chiariscono), insegnando le Leggi della  Fisica  quando  in modo del tutto NON INTELLIGENTE le Leggi dello Stato  rendeno alcune di esse in parte NON VALIDE, mentre la NATURA continua ad utilizzarle e ad applicarle INTEGRALMENTE? DOMANDA: E’ INTELLIGENTE E UTILE TUTTO QUESTO?

RISPOSTA:
NO!!

ATTENZIONE: Campo Magnetico e Flusso Magnetico sono entità fisiche in relazione biunivoca: non esiste Campo Magnetico senza la contemporanea presenza di Flusso Magnetico. E’ come se fossero le due facciate di un foglio: pertanto ogni volta che si parla di Campo Magnetico, è come se si sottintendesse la presenza di Flusso Magnetico.

FIGURE
        
Figura 1

 

 

 

 

 

 

 

 

  Figura 2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In  figura  1  possiamo  osservare  un  conduttore  elettrico  sospeso  nell’aria,  visto in sezione e percorso da corrente. Ricordando che gli elettroni oltre ad essere dotati di una carica elettrica negativa, sono forniti anche di una piccola carica magnetica; questo significa che tutte le volte che un conduttore viene percorso da una corrente, si origina intorno ad esso, un CEM dovuto alla piccola carica magnetica dell’elettrone che si sposta. La corrente elettrica che percorre un conduttore, produce pertanto un CEM le cui linee di forza gli si dispongono intorno  in modo equipotenziale per quel che riguarda il  valore, ricordando che esso diminuisce con il quadrato della distanza dal cavo.

In figura  2  è  stato  rappresentato  lo  stesso  cavo  dalle  identiche  dimensioni, percorso  dalla  stessa  corrente che  produce  lo  stesso  CEM  che si diffonde nello spazio  come  in figura 1. Nell’esempio di figura 2, il cavo è appoggiato al pavimento e   parte  delle  linee  di  forza  del  CEM  generato  dalla  corrente  che  lo  percorre, penetrano nel cemento armato in cui è presente il tondino di ferro.

Quando  il  CEM  penetra  nel  tondino  di  ferro,  per la proprietà SUSCETTIVA, ne orienta gli atomi, generando in esso un CEM indotto il cui valore è superiore al CEM induttore che lo ha generato.

     
Se  il  cemento  armato  è  quello  di  uno  stabile,  il  CEM  indotto  all’interno del tondino   di   ferro, si  diffonderebbe  in  tutto  quello  presente  nel  cemento  armato che forma la struttura della casa;  chiaramente il suo valore è maggiore nel punto (o nel luogo) in cui  è stato generato.

Occorre aggiungere che all’interno del cemento armato che costituisce la struttura della casa, penetrano anche i numerosi segnali elettromagnetici presenti nell’ambiente ed emessi da antenne Radio-TV, di telefonia cellulare, di WI-FI, WI-MAX….. che raggiungendo il tondino di ferro, vengono anche loro amplificati secondo le modalità operative della SUSCETTIVITA’ magnetica.

FIGURA

Nel disegno, possiamo immaginare una cabina elettrica (mal disegnata) appoggiata ad  un  pavimento. La cabina elettrica e i cavi elettrici che la alimentano, disperdono (SEMPRE) una minima parte (3-4%) del CEM prodotto durante il suo  funzionamento.
      
Disperdendosi  verso  la parte superiore della cabina, il CEM (con le sue linee di forza  rappresentate  in  figura),  tende ad andare a diffondersi anche verso il soffitto che potrebbe non essere raggiunto (dipende ovviamente sia dal valore del CEM che dalla   distanza   del  soffitto  dalla  cabina  elettrica);  se  lo  raggiunge,  penetra  nel cemento  armato  e  quando  raggiunge  il  tondino  di ferro, all’interno del medesimo (per  la  proprietà  SUSCETTIVA), genera un CEM indotto che si diffonde in tutta la struttura dello stabile in cui è presente il tondino di ferro.
E’  più  facile  che  il  CEM  disperso  dalla  cabina  elettrica  penetri nel pavimento e raggiunga in questo modo il tondino di ferro annegato in esso. Ovviamente in questa condizione,  il  CEM ambientale penetrerà e sarà presente nel tondino di ferro di tutti i  pavimenti  dello  stabile,  anche se nei pavimenti più lontani dalla cabina elettrica il suo valore sarà più basso a causa delle perdite che si hanno nel tondino di ferro.   

Poiché il corpo umano è costituito per il 70 % di acqua (l’acqua è uno di quei materiali con coefficiente di permeabilità magnetica m che possiamo considerare uguale a 1, il CEM penetrato al suo interno, non viene amplificato ma il suo passaggio viene agevolato; pertanto tutte le persone presenti nello stabile (poiché stazionano o camminano sul pavimento), captano SEMPRE come un antenna il CEM che penetra a causa di ciò, all’interno del loro corpo, agendo con effetti casualmente nocivi, sulle catene molecolari presenti all’interno delle cellule o formanti gli Ormoni, o gli HLA del Sistema Immunitario ecc.
    
Dobbiamo immaginare nel caso di cabina elettrica in cantina, di avere sotto il pavimento di ogni stanza, un generatore ideale di CEM ragion per cui si origina la situazione in cui tutti gli oggetti che poggiano sul pavimento (o meglio anche le persone, verranno penetrati dal CEM indotto disperso dalla cabina elettrica se presente nello stabile, o da un conduttore ad alto trasporto di energia elettrica se presente nelle sue immediate vicinanze  (quantificarne la distanza è praticamente impossibile).
    
Ovviamente essendo il CEM originato da una corrente alternata, sarà anche esso di valore alternato e pertanto non si verificherà nel pavimento o nei vari oggetti, il fenomeno della calamita che attira i corpi in ferro perché nel caso della calamita il CEM è continuo mentre  la corrente elettrica usata nelle abitazioni è alternata. Il corpo umano può essere considerato un apparato elettrico perché il cervello per fare funzionare i muscoli, il sistema sensoriale e gli organi di qualsiasi sua parte presa in considerazione, invia (e riceve in risposta), dei segnali elettrici.
     
Fino a poco tempo fa’, i costruttori di apparecchiature elettroniche sofisticate, schermavano i loro prodotti dal CEM ambientale e nella prima pagina del libretto con le istruzioni all’uso dell’apparecchiatura, segnalavano che il prodotto non doveva funzionare in locali che denotavano la presenza di CEM ambientali, per evitarne anomalie nel funzionamento. Ora le condizioni sono variate per l’utilizzo nelle apparecchiature di componenti elettronici meno sensibili al CEM ambientale. La sostanziale differenza tra l’apparecchiatura elettronica e il corpo umano è dovuta al fatto che l’apparecchiatura elettronica può essere schermata ma il corpo umano no’.
    
Occorre dire che il CEM che origina un CEM indotto nello stabile, non è solo quello originato dalla cabina elettrica posta in cantina ma è anche quello originato dalla corrente che circola nei cavi che sono  collegati all’ingresso e all’uscita della cabina elettrica stessa. Inoltre  qualora il CEM fosse quello disperso da un conduttore elettrico che “transita” nei pressi dello stabile, se esso penetra nel tondino di ferro immerso nel cemento armato della casa, il ragionamento da farsi sarebbe analogo.

Al CEM in bassa frequenza (50 Hz) precedentemente descritto, occorre sommare vettorialmente (tenendo conto della loro frequenza) il CEM di tutti i segnali elettromagnetici presenti nell’etere e che penetrando nel cemento armato dello stabile, raggiungono il tondino di ferro (sono ogni giorno più potenti e numerosi).

 

 

FIGURA DI PERSONE

 

 

Nel disegno in oggetto possiamo osservare due persone; una madre e un bambino che dorme; vediamo cosa capita se nel pavimento è presente un CEM indotto in bassa frequenza originato da una cabina elettrica posta in cantina o da un cavo ad alta capacità di corrente trasportata (e di tensione elevata), che risulta troppo vicino allo stabile ed il suo CEM penetra all’interno del tondino di ferro immerso nel cemento armato o dagli innumerevoli segnali elettrici presenti nell’etere (in media, alta, altissima frequenza) e che penetrano nella struttura in cemento armato dello stabile. 

La persona tocca il pavimento e perciò sia quando è ferma che quando è in movimento assorbe parte del CEM indotto al di sotto di esso, nel tondino di ferro immerso nel cemento armato (c.a.) della struttura della casa; di conseguenza quando all’interno del corpo di quella persona penetra il CEM captato dal pavimento, poiché il CEM ha delle polarità elettriche, origina una interferenza con il funzionamento biologico delle cellule. Inoltre la proprietà SUSCETTIVA, fa’ si che alcuni atomi di elementi “magneto sensibili” delle innumerevoli catene molecolari all’interno delle 100mila miliardi di cellule del  corpo umano (che sono in numero inferiore nel neonato, siano esse cellule “normali” o cellule staminali normali o “differenziate"), entrino in orientamento alternato (alla frequenza del CEM), ed esiste la possibilità concreta che alcune di esse (come appurato dai ricercatori e spiegato in precedenza e successivamente nel paragrafo Leonardo, rompano con la loro azione alcune delle catene molecolari  di appartenenza (anche in più punti), presenti all’interno della cellula. Se la persona è sana, non si accorge di questa situazione perché il danno non è ancora sufficientemente diffuso nella maggior parte delle sue cellule.
       Se invece la persona non è sana (dispone già di una certa elettrosensibilità al CEM), è possibile che una ulteriore rottura di un certo numero di quelle catene molecolari che sono le proteine Mitocondriali (parecchie all’interno di ogni singola cellula e centinaia di migliaia di miliardi all’interno del corpo umano), che costituiscono la riserva di energia delle cellule, renda più evidente la sensazione di stanchezza e/o debolezza.

Quando il bambino (o la persona riposa nel letto), se nel pavimento è presente un CEM indotto nel tondino di ferro, qualora la rete del letto fosse in metallo ed il materasso a molle, per la proprietà SUSCETTIVA, si verificherebbero le seguenti condizioni:

1) Il CEM “indotto” nel tondino ferro, che viene assorbito dal pavimento e   penetra all’interno del telaio in ferro  o della rete metallica del letto, risulta rinforzato (in funzione del coefficiente di permeabilità magnetica m del materiale che costituisce il letto); quella  parte di CEM assorbito dal pavimento, rinforzato dal telaio o dalla rete del letto, che penetra all’interno delle molle del materasso, viene ulteriormente rinforzato dalle stesse. A questo punto il corpo della persona che è nel letto, è possibile venga penetrato da un CEM che potrebbe essere (molto) superiore a quello captato inizialmente dal pavimento, e che la sera  è di valore  più elevato perchè in tale periodo il consumo di energia elettrica nelle abitazioni e nelle città, fino ad una certa ora, aumenta ed è maggiore che nelle ore diurne per via anche dell’illuminazione pubblica. A questo punto il CEM penetrato all’interno delle cellule, genera sia l’orientamento alternato degli atomi di  elementi “magneto sensibile” delle catene molecolari (che possono in questo modo rompersi), sia è possibile influisca sul regolare funzionamento biologico delle cellule perché avendo il CEM una polarità elettrica, quest’ultima  interferisce con i messaggi elettrici di funzionamento che il cervello invia e riceve dagli organi del corpo umano: si può avere inoltre una interferenza tra i messaggi elettrici che le cellule si scambiano tra di loro o tra quelli che si scambiano i numerosissimi componenti all’interno della cellula. Naturalmente il fenomeno dell’interferenza dei segnali elettrici tra il CEM “esterno” (penetrato nel corpo) e quelli del corpo stesso, avviene anche nelle ore diurne se il CEM ambientale è di valore opportuno e viene captato dal corpo umano. E’ possibile  che in queste condizioni, il corpo umano non riesca a “recuperare” nelle ore notturne (anzi lo aumenti), parte del danno biologico al Sistema Immunitario (SI), operato dal CEM ambientale nelle ore diurne. Come vedremo successivamente il danno fisico all’interno delle cellule è in prevalenza irreversibile perché per essere reversibile si dovrebbero ricostruire all’interno delle cellule danneggiate, le catene molecolari in modo corretto alla loro funzione specifica e questo è impossibile possa avvenire. Il danno causato dal CEM al Sistema Immunitario, è invece possibile sia reversibile, poiché è sufficiente trovarsi in un ambiente privo o con ridotto CEM ambientale (sulla spiaggia del mare per esempio). Questa condizione è valida solo se la o le catene molecolari (vedi HLA al paragrafo del Sistema Immunitario non vengono prodotte dal midollo osseo fino dalla loro origine già interrotte. Se  permane nel tempo la presenza di CEM ambientale (anni ma tutto dipende dallo  stile di vita, dall’età della persona e dalle condizioni ambientali in cui vive l’individuo), la persona potrà incorrere nelle più inspiegabili e difficilmente curabili patologie.

2)  Se invece la persona riposa su un letto a doghe di legno ed il materasso non è a molle, il CEM presente nel pavimento, penetra dapprima all’interno del telaio a doghe, poi nel materasso ma poiché non  viene “rinforzato” molto nel suo valore, il corpo della persona verrà penetrato da un CEM di valore inferiore e ciò  produrrà sicuramente effetti minori (danni meno numerosi alle catene molecolari delle cellule).

Abbiamo segnalato che il CEM presente nel tondino di ferro, è quello indotto, originato da quello disperso da una cabina elettrica (o dai cavi che la alimentano), ma questo non è il solo: infatti penetrano all’interno del tondino di ferro, tutti i segnali elettrici in bassa, media o alta frequenza emessi da antenne di radio, televisione, di telefonia cellulare, segnali WI FI……..

Anche tutti questi segnali che sono molto numerosi, penetrando nella struttura della casa (per raggiungere gli apparecchi utilizzatori tipo i TV, le radio, i telefoni cellulari ecc.), vengono amplificati nel tondino di ferro (o quando penetrano nella struttura dell’impianto di riscaldamento o nelle tubazioni dell’acqua se in materiale ferroso), in funzione del coefficiente di permeabilità magnetica m del materiale penetrato. Le cose a questo punto si complicano perché i segnali elettromagnetici presenti nell’etere, sono molto numerosi (aumentano ormai quotidianamente), ma hanno un loro valore e potenza decisamente inferiore (a meno che lo stabile non  si trovi in prossimità dell’antenna che emette il segnale elettromagnetico), a quella che il corpo umano capta dal pavimento (o dalla superficie del terreno calpestata). Naturalmente i segnali elettromagnetici presenti nell’etere sono molto numerosi e misurare qual è il valore risultante recepito nel tondino di ferro e quello poi captato dal corpo umano, è impossibile visto che sono molto numerosi, e per la differenza in frequenza che caratterizza ognuno di essi.

In questo caso possiamo dire che il corpo umano è attraversato  direttamente dal segnale  elettromagnetico  presente  nell’etere ed è possibile sia captato poi un'altra volta   camminando   o   stazionando   sulla   superficie  calpestata.  Naturalmente  è probabile   che   il  segnale  acquisito  dalla  superficie  calpestata,  abbia  un  valore  assoluto in potenza maggiore di quello percepito dall’etere
 
   Chi  non  ricorda  il  fatto  che  per  aumentare  il segnale captato da una vecchia radio a  valvole,  si usava aggiungere un filo metallico un po’ lungo collegandolo alla presa   dell’antenna;   il  filo  metallico  può  essere  paragonato  al  tondino  di  ferro immerso nel cemento armato.

In taluni casi, succede che sollevando il microtelefono di un citofono o di un telefono, si possa sentire  un canale radio o televisivo oppure il ronzio sulla linea telefonica causato dal modem wireless; questo è dovuto al fatto che il cavo telefonico fungendo da antenna, capta i segnali presenti nell’etere e li trasporta fino all’apparecchio telefonico. In questo caso occorrerebbe fare la sommatoria vettoriale dei segnali che penetrano nel cavo telefonico (ma gli stessi penetrano anche nel tondino di ferro all’interno del cemento armato), in funzione della loro frequenza ed il segnale radio-televisivo che si ascolta è quello di potenza maggiore. Il segnale emesso per le varie attività può essere analogico o digitale: in questo periodo si ha nell’etere la concomitanza dei segnali sia analogici che digitali della televisione, dei telefoni cellulari ecc. ed è probabile che il segnale elettromagnetico risultante, origini dei danni biologici più elevati in particolare se si è in prossimità delle antenne di emissione del segnale.

Se il segnale trasmesso nell’etere da un antenna viene captato da una apparecchiatura radio,  viene  percepito anche dal corpo umano con la differenza che all’interno del corpo umano, si altera in alcune cellule il regolare funzionamento biologico; occorre dire che gli effetti nocivi, visto il gran numero di cellule e di componenti cellulari, diventano evidenti solo dopo un tempo la cui durata non è prevedibile (sicuramente più di qualche anno).

AVVERTENZE: tra il materiale lettereccio (lenzuola e coperte) ed il pavimento, non deve mai esserci una distanza inferiore ai 20-30 cm. per evitare in questo modo, di captarvi l’eventuale CEM ivi presente. E’ opportuno pertanto rimboccare le coperte.

All’interno della struttura in cemento armato di uno stabile, il tondino di ferro è presente in quantità notevole e di conseguenza il CEM che penetra all’interno del corpo umano è possibile sia notevole o per lo meno di un valore tale da essere nocivo per le varie catene molecolari di cui provoca la possibile rottura. I luoghi della casa in cui si possono trovare quantità notevoli di ferro, sono i pilastri in c.a. (da cui è meglio stare a distanza),  e i balconi su cui è bene stazionare poco.

Il campo elettromagnetico a 50 Hz (quello della corrente usata in casa), penetra all’interno del tondino di ferro immerso nel cemento armato prossimo alla cabina elettrica o a quello in prossimità di un eventuale cavo che trasporta energia elettrica. Il segnale elettromagnetico in alta o altissima frequenza emesso da un’antenna. penetra nel tondino di ferro della struttura dello stabile parecchie volte perché per esempio un segnale radiofonico o una conversazione telefonica cellulare risultano recepiti più o meno bene, in ogni locale abitativo (di qualsiasi piano abitativo).

 

 

 

COME SCHERMARE IL LETTO
(è consigliata a tutte le persone, anche a chi non ha ancora sviluppato alcuna patologia).

Il disegno chiarisce come si deve procedere per schermare 1 zampa del letto per limitare i CEM ambientali captati e presenti sul pavimento a causa del “tondino di ferro” immerso nel cemento armato dello stabile.

Prima di procedere alla schermatura del letto in cui dormo, la mia temperatura corporea era di 38°-38,5°. Dopo la sua schermatura, la temperatura del mio corpo, misurata all’interno dell’orecchio con un termometro elettronico a lettura istantanea, era diminuita a 35,3° (e sto’ bene!). Questo calo di temperatura si è verificato perché un numero inferiore di atomi, ormai isolati dalle mie numerose catene molecolari rotte, a causa del CEM ambientale penetrato per anni nel mio corpo, (captandolo dal pavimento) e per la proprietà SUSCETTIVA, ha continuato ad orientarsi,  a  originare  attrito  e  in definitiva a causare un innalzamento della mia temperatura corporea fino ai valori indicati di 38°-38,5°. Il fenomeno si completa con il fatto che poichè sono bloccati (o molto bloccati) i CEM ambientali presenti nel  pavimento, risultano pochi gli atomi “magneto sensibili” ormai isolati posti, in oscillazione dai medesimi CEM ambientali. Inoltre, in queste condizioni viene diminuito il numero di catene molecolari che si possono casualmente rompere  all’interno delle cellule della persona che riposa nel letto.

Per la schermatura del letto in cui dormo dai Campi Elettromagnetici, ho operato nel seguente modo:
Ho  interposto  tra il pavimento e ogni  zampa del letto una serie di lamiere spesse 1 mm,  e  di  12-15  cm.  di  lato,  di piombo, alluminio, gomma (vedi figura), ottenendo come risultato la diminuzione della mia temperatura corporea a 35,3°.
Per farlo, ho utilizzato per ogni gamba, 4 lamiere di piombo, 1 lamiera di alluminio, 1 strato isolante in gomma.

Un  accorgimento  importante  è quello  che  il  letto  deve  essere completamente in legno e il materasso non a molle.
Le  lamiere  di  piombo  devono  essere  avvolte  con  quel  nastro isolante alto 8-10 cm. e  utilizzato  per confezionare pacchi (meglio se opaco), perché in tale  modo  si  può osservare meglio la sua eventuale usura.
Questo per evitare o limitare l’effetto della sublimazione del piombo in vapori, che se respirati possono risultare  nocivi originando il “saturnismo” con vomito e problemi di natura  psichica.  A  questo  scopo  è  bene  controllare  periodicamente (ogni  30/60  giorni), lo stato di usura del nastro isolante che ricopre le lamiere di piombo. Occorre dire  che  anche  se  il piombo sublimasse, i suoi vapori risultano più pesanti dell’aria e  difficilmente  si  diffonderebbero  nell’ambiente. Qualora  poi ci fosse  difficoltà nel reperire   in   commercio   la   lamiera   di   alluminio,   è   possibile   utilizzare  quello “alimentare”   (il   famoso   cuki),   opportunamente   ripiegato   su  se  stesso  fino  a raggiungere   lo   spessore desiderato.  E’  bene  procedere  alla  misurazione  della temperatura  corporea  prima  della  schermatura  del  letto, in più ambienti ed infine stando sul letto (dopo qualche minuto), verificando se la schermatura  effettuata,  ha portato a una effettiva diminuzione della temperatura corporea.  

ATTENZIONE:  tra  il materiale  lettereccio  (lenzuola e coperte) ed il pavimento, non deve mai  esserci  una  distanza  inferiore ai 20-30 cm. per evitare in questo modo, captarvi l’eventuale CEM ivi presente. E’ utile pertanto rimboccare le coperte.

E’ opportuno (per le persone ammalate che sono in grado di farlo), stare sul letto, vestiti,  coprendosi con delle coperte a seconda delle stagioni, per evitare di rifare giornalmente il letto: inoltre se la persona si accorge di una diminuita sensibilità alle palme dei piedi, è opportuno indossare delle calze pesanti di lana ed eventualmente delle scarpe preferibilmente di gomma. Quando poi ci si sposta nell’alloggio, è utile indossare scarpe sempre di gomma per cercare di isolarsi dai CEM presenti nel pavimento.
La schermatura del letto, è utile per tutti, anche per le persone prive attualmente di patologie: sono da rispettare le indicazioni sul letto (in legno anche nelle sue zampe di sostegno) e sul materasso (non a molle di  acciaio ma a scelta perché non ho esperienza specifica sull’argomento); infine sulle sue distanze minime dal muro e dai mobili dell‘arredamento. E’ consigliato poi non tenere apparecchiature elettriche tipo carica batteria per cellulare (da non usare) o radiosveglia, sul comodino. La persona sana può dormire regolarmente sotto le lenzuola e coperte.

 

 

 

IL LETTO

Deve essere completamente in legno (anche le basi di appoggio al pavimento); praticamente a parte le viti di assemblaggio non deve avere nessuna sua parte in metallo. I mobili della stanza, devono essere sistemati in modo tale che il letto semplice o matrimoniale, non deve avere nessun componente dell’arredamento a meno di 30/40 cm.; anche le pareti della stanza, devono essere a 30/40 cm. dal letto (se possibile). Questa misura precauzionale viene presa per evitare che eventuali linee di forza del CEM ambientale presenti nella muratura, entrino  in contatto con il mobile del letto che pur essendo di legno, captandolo, è penetrato da esso (non avendo parti in metallo, non ne amplifica di molto il valore); è bene ricordare che uno strumento per la rilevazione del CEM, per quanto sofisticato esso sia, risulta sempre meno sensibile degli atomi o delle molecole presenti all’interno delle cellule dell’organismo umano. Forse non tutti tengono in considerazione questa condizione oppure si potrebbe sospettare (o meglio prendere atto), che le persone che per le loro conoscenze scientifiche o per le loro responsabilità politiche si dichiarano preposte  alla tutela della salute del cittadino (come sancito all’articolo 32 della Costituzione Italiana), chissà per quale motivo, non considerano molto affidabili le leggi o le proprietà Fisiche considerando molto più valide le Leggi dello Stato come la Legge 8 luglio 2003 che regolamenta l’inquinamento elettromagnetico. Praticamente tale Legge, inibisce o meglio vieta al Campo Magnetico ambientale, la rottura delle catene molecolari presenti all’interno delle cellule di tutti gli esseri viventi nel Patrio suolo (tutti i cittadini perciò compreso anche chi a livello Scientifico o Politico si straccia le vesti garantendo sul suo onore e la sua credibilità, che essi non sono nocivi), qualora i CEM ambientali siano di valore inferiore a quelli di precauzione e di attenzione previsti dalla Legge dello Stato, mentre possono farlo tranquillamente per valori superiori. Il problema è che i CEM ambientali non tengono  molto in considerazione una Legge dello Stato, continuando imperterriti a funzionare secondo le indicazioni della proprietà  SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici come hanno sempre fatto da quando si è originato l’Universo!!!. Non ci vuole una grande intelligenza, dibattiti della Scienza e della Politica a livello Provinciale, Comunale, Regionale, Nazionale o votazioni a maggioranza democratica contro la nocività dei CEM ambientali. La dimostrazione evidente e incontestabile, sono i circa 2.800.000 invalidi civili (sottraendo  quelli causati da incidenti stradali e incidenti sul lavoro), ma aggiungendo anche i molti morti per tumore, (anche se il prof. U. Veronesi che da circa 35 anni ne ricerca la cura senza trovarla, ha stabilito circa un ottantina di elementi che ne sono la causa, non includendo tra essi i CEM: occorre anche dire che le aziende che inquinano l’ambiente con i loro segnali elettromagnetici sono tra i maggiori finanziatori degli studi sull’argomento).
    ATTENZIONE: il letto non deve essere vicino ai pilastri in cemento armato perché i pilastri in c.a. contengono parecchio ferro e la zona del pavimento vicino ad essi, contiene del CEM ambientale di valore elevato. Occorre una distanza di sicurezza dai termosifoni; sono di materiale ferromagnetico ed hanno un CEM elevato. Anche in questo caso, il letto  deve esserne lontano.

NB: il letto a doghe di legno, non evita l’assorbimento del CEM captato dal pavimento: captandolo però non crea in se stesso una induzione magnetica tale da aumentarne in modo considerevole il valore che è funzione in questo caso del coefficiente di permeabilità magnetica m del legno. E’ bene tenere presente che è utile mantenere sempre la stessa posizione perché in questo modo l’azione nociva del CEM captato dal pavimento dal letto di legno, viene sempre esercitata nei confronti delle stesse cellule. Cambiando posizione, le cellule dell’organismo coinvolte dal danneggiamento da parte del CEM, risultano altre e questo peggiora la situazione. Per esempio è sufficiente passare dalla posizione supina a quella seduta come gli “indiani” per modificare l’orientamento delle cellule (e conseguentemente delle loro catene molecolari), rispetto al CEM che il letto ha captato dal pavimento.

MATERASSO

 E’ bene sia di lana o per lo meno non a molle: non sono a conoscenza del fatto che il materasso in lattice abbia delle molecole di ferro e pertanto non sono in grado di esprimere opinioni in merito. E’ sconsigliato l’uso del materasso a molle perché qualora le molle in acciaio fossero penetrate dal CEM presente nel pavimento, ne aumenterebbero il valore rendendo evidenti i suoi effetti  nocivi nel tempo (anni), quando ci si riposa sopra. Le lenzuola e le coperte non devono pendere sul pavimento ma devono essere rimboccate sotto il materasso.

COME DORMIRE

Se c’è una cabina elettrica in cantina o nelle immediate vicinanze dello stabile (5/6 metri ma dipende molto dalla potenza della cabina e dalla corrente che circola nei cavi di alimentazione all’ingresso e all’uscita della stessa),  e se la persona ha la SM (o qualche altra patologia neurologica), deve valutare l’opportunità di dormire completamente vestito (anche eventualmente con calze e scarpe), sopra le coperte del letto. In questo modo al mattino non dovrà scendere dal letto per rassettarlo. Inoltre con questo accorgimento entrerà meno in contatto con il CEM eventualmente presente nel pavimento. Personalmente dormo al di sopra delle coperte, vestito con maglia e pantaloni (secondo stagione): le scarpe calzate sono necessarie perché mi sono reso conto che bastano pochi minuti senza di esse (quando sono sopra il letto), per peggiorare la mia sensibilità alle palme dei piedi. Le mie condizioni sono talmente disastrate e/o il CEM ambientale talmente elevato, che bastano pochi minuti durante il cambio dell’abbigliamento, per notare il peggioramento delle mie condizioni fisiche. Naturalmente questo avviene nonostante i valori dell’inquinamento da elettrosmog accertati dall’ARPA, siano inferiori a quelli stabiliti dalla legge 8 Luglio 2003 perché mi sono accorto di avere il difetto che le cellule del mio corpo funzionano secondo le leggi fisiche non riuscendo ad adattarsi a quelle dello Stato. Sono dell’idea che anche altri cittadini abbiano questo identico difetto.

QUANTE ORE AL GIORNO NEL LETTO? (suggerimenti per le persone ammalate)

Per recuperare un certo limitato grado di benessere, occorre passare parecchie ore al giorno sul letto schermato (almeno 20/22); per rendere più sopportabile la situazione è utile fare questo ragionamento: con la SM (o qualsiasi altra malattia invalidante), è possibile che la persona debba finire i giorni della sua vita nel letto (magari con problemi di distrofia muscolare progressiva). E’ meglio pertanto stare volontariamente nel letto utilizzando un metodo per limitare gli effetti nocivi del CEM con la speranza dopo un periodo (sicuramente lungo) di poter scendere e camminare (non proprio normalmente), piuttosto che finirci in modo definitivo. Segnalo che i possibili graduali piccoli miglioramenti, sono alternati a periodi di apparente peggioramento perche essendo il sistema muscolare formato da muscoli agonisti e antagonisti (vedi spiegazione nel paragrafo “cellula muscolare”), se il numero dei muscoli “antagonisti “riattivati, è superiore a  quello di quelli “agonisti”, il  deambulare del corpo muovendosi, è irregolare e maggiore. Bisogna imparare ad avere pazienza, gioire dei risultati positivi e non preoccuparsi troppo degli eventuali temporanei peggioramenti che si possono avere. Occorre ricordare che alcuni danni biologici delle malattie invalidanti tipo la SM, sono parzialmente reversibili in particolar modo quelli arrecati alle catene molecolari HLA del Sistema Immunitario; la carenza di Mielina che la persona può avere nel corpo, può essere notevole e questo comporta un aumento del tempo necessario per il miglioramento. Non altrettanto può dirsi per il danno biologico che si origina nelle cellule dell’organismo che si ha con la rottura al loro interno, di alcune o molte catene molecolari (magari in più punti).

Per vuotare la vescica, è opportuno un “pappagallo” per evitare di scendere parecchie volte al giorno dal letto. Se il letto è matrimoniale e ci dormite da soli come il sottoscritto, metteteci sopra quelle cose che potete usare durante l’arco della giornata; se invece vi manca lo spazio nel letto, ponete nella stanza alla distanza di un braccio una sedia o due con le cose che servono. Se avete il telefono  (si consiglia di non usate mai il cordless o il telefono cellulare), organizzatevi in modo tale da porlo su una sedia a portata di braccio ma ricordatevi che il filo che tocca il pavimento, capta il CEM presente in esso e quando lo usate, per questo motivo sotto l’effetto nocivo del CEM potete biascicare le parole (dopo qualche minuto di suo uso al sottoscritto capita la stessa cosa).

Chi ha la SM (o qualche altra alterazione neurologica) deve fare alcune considerazioni per capire qual è l’origine della sua patologia (disturbo).

1)  Dove ha abitato, che tipo di abitudini di vita ha avuto, che tipo di attività ha svolto nei 10/15/20 anni che hanno preceduto la diagnosi della sua patologia.

     2)   Verificare se in quel tipo di vita svolto negli ultimi 10/15/20 anni e in quelle condizioni c’erano e ci sono le possibilità di effetti nocivi dovuti al CEM ambientale o se la patologia originata è dipesa da un eccessivo e smodato uso di apparecchiature elettriche.

3)  Accertare, quando possibile, se dove si è vissuti o dove si sta’ vivendo, ci sono altre persone che hanno sviluppato la SM o hanno inspiegabili malattie neurologiche.

NB: è utile chiarire che a volte nelle spiegazioni ho usato in modo superficiale la frase: “Se il CEM presente nel pavimento viene captato dal corpo…..”: quanto detto deve essere precisato nel senso che un CEM presente in un pavimento viene sempre captato (o assorbito), dal corpo della persona che ci staziona sopra.

 

 

 

 

CONCEPIMENTO    (malattie    genetiche)   –   ROTTURA   DI   CATENE MOLECOLARI – ADULTI – INVECCHIAMENTO – SEDIA A ROTELLE – CM NATURALE E CELLULA

Una persona adulta, è formata da circa 100mila miliardi, all’interno delle quali sono presenti un numero elevato di catene molecolari, formate da un certo numero di atomi uniti tra loro nel formare una sequenza logica; ogni catena molecolare presente all’interno delle 100mila miliardi di  cellule del corpo di un adulto (salvo poche eccezioni), è differente dalle altre, ha una sua funzione specifica utile (indispensabile) per il corretto funzionamento biologico della cellula. L’aumento progressivo nel tempo delle catene molecolari rotte, ad opera del CM naturale o del CEM ambientale artificiale provoca dapprima un decadimento biologico della stessa e in seguito può causarne la morte. Qualora una situazione analoga si venisse a originare in più cellule dello stesso organo, il risultato finale potrebbe essere dapprima un funzionamento biologicamente insufficiente di quell’organo e in seguito una sua probabile morte. Qualora l’organo coinvolto avesse funzioni vitali per il corpo della persona, essa a causa di ciò, passerebbe a migliore vita!! 

CONCEPIMENTO (malattie genetiche): Supponiamo che due persone (un uomo e una donna) geneticamente “sane” decidano di unirsi andando a vivere in un alloggio dove è presente nel pavimento (a loro insaputa) un CEM ambientale di una certa intensità. Supponiamo che dopo qualche tempo, si crei la condizione perchè uno spermatozoo maschile fecondi una cellula uovo femminile. A questo punto si attiva il meccanismo che darà origine ad un futuro nascituro. La cellula uovo fecondata, comincia a moltiplicarsi originando 2, 4, 8, 16 e così via nuove cellule. Facciamo l’ipotesi che per un caso sfortunato, un CEM ambientale penetri all’interno del corpo della donna e dell’embrione quando esso è formato da 8 cellule e che la sua azione di orientamento di alcuni atomi “magneto sensibili”, determini la rottura delle catene molecolari dei Geni 2, 4, 6, 9 del cromosoma 15 della cellula n° 8. L’embrione raddoppia le sue cellule in modo veloce ed il  tempo a disposizione degli Enzimi per la riparazione delle catene molecolari dei Geni 2, 4, 6, 9 del cromosoma 15 della cellula n° 8 è tale da non permettere che si realizzi la riparazione nelle catene molecolari dei Geni indicati, prima che avvenga la successiva duplicazione cellulare. In questo modo le cellule che deriveranno dalla cellula n° 8 dapprima moltiplicandosi e poi differenziandosi, avranno una anomalia sugli stessi Geni che fanno parte del cromosoma n° 15; praticamente la persona che nascerà (se il CEM ambientale non provocherà altri danni), avrà un ottavo delle sue cellule con il danno ai Geni 2, 4, 6, 9 del cromosoma 15 e questo potrebbe originare o essere interpretata come una malattia genetica. Si verificherebbe così il fatto che due genitori geneticamente sani,  hanno originato una persona considerata geneticamente malata. Questo potrebbe portare alla conclusione (non troppo giusta), che qualche avo dell’uomo o della donna, avesse anni prima, l’identica patologia e che una delle due persone è un portatore “sano”.

Naturalmente il CEM ambientale, potrebbe continuare a svolgere la sua stessa azione nociva anche dopo l’avvenuta nascita, sia nei confronti dei genitori, che ulteriormente nei confronti del nascituro. Si potrebbe avere così un bimbo/a che nello svilupparsi, aumenta in modo veloce la possibilità di peggiorare la sua patologia (per via della moltiplicazione cellulare dovuta alla crescita), mentre nei genitori il danno (non necessariamente similare) risulterebbe più contenuto perché lo sviluppo corporeo è terminato da un pezzo e in loro non esiste più la moltiplicazione cellulare ma solo quella molto più lenta, necessaria per la sostituzione delle cellule biologicamente morte. E’ possibile anche che i genitori sotto l’effetto dell’azione del CEM ambientale (dopo molti anni), possano avere una patologia simile a quella del figlio e questa condizione diventi un po’ un rebus per la Medicina. La Scienza sconsiglia le donne di mettere al mondo figli dopo una certa età perché la cellula uovo materna potrebbe avere diversi difetti (rotture) in alcune delle numerose catene molecolari presenti al suo interno. Fino ad ora si pensava che il problema della rottura di catene molecolari si riscontrasse solamente nell’ovulo femminile e la Medicina non poneva ostacoli alla possibilità di procreazione qualsiasi fosse l’età del maschio. Un semplice ragionamento porta alla conclusione che non è così; se il Campo Magnetico ambientale rompe le catene molecolari all’interno dell’ovulo femminile (sia quando è prossimo alla fecondazione che a fecondazione avvenuta), è ovvio e scontato  possa anche rompere le catene molecolari che formano i geni all’interno dello spermatozoo maschile. Il veloce ovvio ragionamento (basato sulla proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici e sulla formula elaborata da Einstein E = m x v x v), ha dovuto essere confermato da qualche anno di studi, di  controlli ad opera di ricercatori la cui verifica ha accertato che effettivamente capita ciò. In effetti la solita trasmissione Leonardo, il 20.04.2007 ha segnalato che la Medicina, dopo approfondite ricerche, ha riscontrato il verificarsi nel tempo, di progressive rotture di catene molecolari nel DNA all’interno di uno spermatozoo  Evidentemente chi studia questi problemi ha molta fiducia nel risultato delle proprie ricerche e nella sua immaginazione  riponendone  poca in quella della proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici della fisica!

QUANTE  CATENE  MOLECOLARI,  SI  ROMPONO  NELLE  CELLULE  IN OGNI   SECONDO   ALL’INTERNO   DEL  CORPO  UMANO?  (PUBERTA’).  Per  chiarire  l’ordine    di    grandezza    del   numero   di   catene   molecolari   che   si   rompono presumibilmente  nel periodo di un secondo a causa del CEM  ambientale penetrato  all’interno dell’organismo umano, è utile fare il seguente esempio:
1)  Supponiamo  che  una  persona  viva  esattamente cento anni. In questo  caso  il  numero  dei  giorni  vissuti  sarà  dato  esattamente  da: 365 x 100 + 25 = 36.525  dove 25 sono i giorni dovuti agli anni bisestili.


2)  Ipotizziamo  che  dal  giorno  della  nascita  e  per  tutti i giorni della vita, nell’arco  delle  24 ore,  si  abbia  all’interno  di ogni cellula dell’organismo della persona, la     rottura di una sola catena molecolare. Poiché le cellule che costituiscono il  corpo  umano di una persona adulta sono 100mila miliardi, al termine di ogni giorno, per   l’ipotesi  fatta,  avremo  nel  suo   corpo,  lo  stesso  numero  di catene molecolari interrotte  cioè  100mila miliardi. Il numero di secondi in una giornate
è di 86.400,  e, per ottenere la quantità di rotture di catene molecolari che si originano in modo  costante  (nella  condizione  ipotizzata) in un secondo all’interno del corpo umano   ad opera del CEM ambientale artificiale (cui si somma però anche l’azione nociva   del  CM  terrestre  responsabile della teoria evolutiva degli esseri viventi elaborata
    da Darwin), è sufficiente dividere il numero di cellule dell’organismo, per il numero   dei   secondi   che   formano  la  giornata  cioè  100.000.000.000.000  :  86.400  =    1.150.000.000.
    Questo  valore,  da’ una idea approssimativa del numero di catene molecolari che si  rompono  in  ogni  secondo all’interno del corpo  umano, affinché venga rispettata l’ipotesi  iniziale  della  rottura  di  una catena molecolare in ogni cellula al termine di ogni giornata.

Al termine di una  vita vissuta 100 anni, saranno passati esattamente 36.525 giorni ed ipotizzando in ogni cellula una rottura di catena molecolare quotidiana, il numero di catene molecolari rotta all’interno di ogni cellula del corpo in ogni giorno vissuto, il numero totale di catene molecolari (di qualsiasi tipo e funzione), rotte all’interno di ogni cellula sarà di 36.525 per un totale complessivo nel corpo umano di 100.000.000.000.000 (numero di cellule complessive) X 36.525 = 3.652.500.000.000.000.000.

Non so’ esattamente quante sono le catene molecolari mediamente presenti all’interno di ogni cellula, ma se le catene molecolari fossero circa 365.000, le catene molecolari rotte  al termine di una vita  vissuta 100 anni (nelle condizioni ipotizzate), rappresenterebbero circa il 10% del loro totale, Se invece le catene molecolari di una cellula fossero 180.000, tale percentuale salirebbe al 20%. Ipotizzando che contemporaneamente a tali percentuali di catene molecolari rotte, fossero presenti circa il 10% o il 15% di cellule con danni biologici irreversibili, le condizioni di salute di una persona  vissuta 100 anni, sarebbero veramente invidiabili. Purtroppo non tutte le persone vivono 100 anni e mai si concretizzano nella vita, le condizioni ipotizzate nell’esempio fatto.

Ci  troviamo  ormai  davanti  a  casi di persone che già in età infantile, o in quella dello  sviluppo  corporeo  o  della  loro  maturità,  evidenziano  patologie di una certo tipo,  talora  irreversibili  e  a  volte  invalidanti o mortali. L’ipotesi fatta della rottura in ogni  secondo  della  vita  di 1.150.000.000 di catene molecolari all’interno del corpo umano per ogni secondo dei 100 anni di vita, a causa del CEM artificiale ambientale cui  si somma l’azione del CM terrestre, è sicuramente molto ottimistica. Bisogna poi dire  che in realtà le rotture delle catene molecolari, potrebbero essere in prevalenza localizzate  in  cellule  di  un  certo  tipo  o  che  esse  interessino  un  tipo  di catene molecolari con una loro specifica e determinata funzione  all’interno delle cellule.
    Una  ulteriore  complicazione può essere dovuta al fatto che un CEM non si vede, non  si  tocca, non segnala la sua presenza, ragion per cui il futuro della salute delle persone,  non  è  assolutamente  prevedibile  ma dipende in modo notevole sia dalla quantità  dei  CEM  ambientali artificiali presenti nell’ambiente in cui vive la persona, che  dal  CM  terrestre  (che  non  è  di  valore  uguale in ogni punto del pianeta), ma anche  dagli  usi  e  costumi  di  vita  della  persona  (se  un ragazzo utilizza in modo intensivo i videogiochi o altre apparecchiature che nel funzionare originano parecchi CEM  ambientali,  potrebbe  correre dei rischi aggiuntivi).
Infatti si sono verificati casi di  crisi  Epilettiche  in ragazzi intenti a utilizzare videogiochi, guardare la televisione, camminare  per  strada  (al  di  sotto  del  marciapiede  vi sono cavi di alimentazione elettrica  che  riforniscono  le utenze casalinghe presenti nelle città e che sviluppano CEM  elevati).  Preoccupa  il  fatto  che in nome di una efficiente razionalizzazione si vuole introdurre nella scuola elementare l’insegnamento sul funzionamento del PC e che   probabilmente   dal  2012,  i  libri  non  saranno  più  cartacei.  In  quel  periodo scolastico,  il  bambino/a,  è  nell’età della pubertà in cui le sue cellule si moltiplicano per  originarne  la  crescita  che terminerà quando la persona diventerà adulta. Se le rotture  di  catene  molecolari, in quelle condizioni aumentano, è possibile che anche le  nuove  cellule  abbiano  un  numero  elevato  di  catene molecolari rotte e il futuro adulto nel raggiungere le 100mila miliardi di cellule, abbia alcune probabilità di avere nel  corpo,  qualche  “scompenso  funzionale”.  Questo  paragrafo  è  molto empirico perché il sottoscritto non è riuscito a recuperare informazioni certe sulla consistenza numerica  delle  catene  molecolari  presenti  all’interno della cellula. La funzione del paragrafo è quella di segnalare che nel tempo, si ha progressivamente un  aumento del  numero  di  rotture  nelle  catene molecolari delle cellule (possono essere anche più  di  una nella stessa catena molecolare): è  probabile pertanto che queste rotture siano l’origine di fenomeni patologici inspiegabili e irreversibili.
      E’  evidente  che,  ogni  essere vivente, ha una “reazione” differente nei confronti dei  Campi  Elettromagnetici  che  penetrano  nel  suo  corpo.  L’affermazione  non è molto corretta e ha una sua spiegazione che è logica, sensata e intelligente!

    
1) Le  leggi  della  Fisica  nell’Universo  intero  sono  uguali  per ogni ambiente; al massimo sono differenti i parametri che li caratterizzano.   


     2) I    CEM    ambientali,    tramite    la    proprietà   SUSCETTIVA   dei   materiali  ferromagnetici,  impongono  agli  elettroni  “magneto sensibili” che partecipano alla formazione delle catene  molecolari  presenti  all’interno  delle  cellule,  un  movimento  di  orientamento  “obbligato”  (alla frequenza  del CEM ambientale penetrato  all’interno  del  corpo umano), che rendendo possibile la rottura delle  stesse, fa’ diminuire progressivamente la funzionalità biologica di ogni cellula.


     3) Gli esseri appartenenti al regno animale, non hanno dalla rottura casuale delle   catene  molecolari, effetti evidenti uguali per tutti, perché l’ambiente, lo stile di  vita, le abitudini sono casualmente differenti per ogni persona.


     4) Ogni  persona,  è  formata  da  cellule,  che  nell’adulto  raggiunge il numero di 100mila  miliardi:  all’interno  di  esse  vi  sono  un  numero  (uguale  per  tutti in funzione  del  tipo di cellula), di catene molecolari ma il numero di quelle “sane”  o di quelle rotte varia ed è differente in ogni persona.


     5) Chiaramente  in  funzione dell’ambiente, delle abitudini, dello stile di vita e altri  fattori che  rendono  differente  la  vita  degli  individui,  si avranno nelle catene molecolari  all’interno  delle  cellule,  danni che saranno differenti da persona a  persona e che nel tempo daranno effetti finali, (malattie) similari o differenti.


    Occorre pertanto prendere atto che, se l’azione del CEM ambientale è uguale per tutti  gli  atomi,  essa  dipende nei suoi effetti, dal coefficiente di permeabilità µ che è  differente  per  ogni  materiale.  I risultati finali di una azione uguale per tutti gli atomi degli  esseri  viventi, variano da persona a persona perché le  cause che li originano (ambiente, stile di vita, età della persona ecc.), sono molto differenti.
    In  data  22.05.2009  il  dottor  Silvio Garattini  direttore  dell’Istituto Mario Negri di Milano,   ha   segnalato  che  le  ricerche  effettuate,  evidenziano  il  fatto  che  ogni  persona  ha  una  reazione  differente alla somministrazione dello stesso  farmaco. Il  fenomeno  viene  attentamente “studiato” ma al momento attuale non è stata trovata  una  motivazione  logica  al  fatto.  Non  è chiaro perchè nel corpo di alcune persone non vengono prodotte delle proteine  ad  opera  di alcuni GENI e questo determina il fatto che alcuni farmaci risultano utili  nella  cura di certe malattie in alcune persone, mentre gli stessi sono altamente tossici se assunti da altre persone prive di Proteine che  non  ne  permettevano  in  questo  modo la loro sintesi. Molto  probabilmente la mancata  produzione  di  proteine  da  parte di alcune cellule, è dovuta al fatto che le catene  molecolari  dei GENI che le producono, risultano interrotte a causa dei CEM ambientali  che  essendo  entità  fisiche, operano non secondo l’opinione di questa o  quella  persona scientificamente “edotta” ma secondo la proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici o SUSCETTIVITA’ magnetica.          

ANZIANI  E  CAMPO  MAGNETICO: L’azione del CEM su una persona anziana, ha un   effetto   biologico  sulle  sue  catene molecolari  all’interno  delle  cellule,  che  è perfettamente  uguale  a quella che il CEM origina in un qualsiasi essere vivente del regno  animale.  Le  persone  anziane  avendo  vissuto  più  a  lungo, hanno nel loro corpo   un   numero   più   elevato   di  cellule  con  un  numero  maggiore  di  catene  molecolari  spezzate in uno o più parti. Il problema  è che la nostra mentalità porta a pensare  che  arrivati a una certa età, tutto ciò che capita nell’organismo è dovuto  al  progressivo decadimento  fisico  naturale della persona. Il logorio biologico altro non  è che  l’effetto  del  danno  biologico  alle  catene molecolari presenti all’interno delle  cellule, dovuto al CEM (proprietà SUSCETTIVA), e questo fatto non  è  discutibile.  In  effetti  la  maggior  parte delle patologie degli anziani, sono croniche, irreversibili,  incurabili:  arrivato  ad  una  certa  età,  il Sistema Immunitario della persona sembra reagire in misura  minore  o  irregolarmente  agli  agenti patogeni “esterni”. Questo è giustificato  dal  fatto  che  alcune  delle  catene  molecolari che formano gli HLA del Sistema Immunitario vengono prodotte dal corpo  umano  (dal  suo midollo osseo), già in modo alterato (rotte) rendendo impossibile al Sistema Immunitario il regolare svolgimento della sua funzione (quella  effettuata, dalle specifiche catene molecolari degli  HLA  interrotti)  e  le  terapie  utilizzate  per curare gli anziani, risultano a volte meno  efficaci  se paragonate alle stesse terapie utilizzate nelle persone più giovani.  La  quantità  di  cellule  di  nuova  Mielina  prodotte dall’anziano,  è inferiore a quella prodotta  in  gioventù  ed  inoltre  nella  persona  di una certa  età  nel DNA cellulare o  Mitocondriale,  ci  possono essere danni (ai geni) irreversibili. Questo, unitamente  a  carenze  di  Calcio  e   Ferro,  giustifica  in  parte  un  decadimento  di tonicità  del  sistema  muscolare  e  anche  di  funzionalità  degli  organi interni, diminuzione della  capacità  cognitiva  ecc.  Lascia perplessi la dichiarazione che la Medicina asserisca che  statisticamente  la Sclerosi Multipla (SM), non si sviluppi oltre i 50/60 anni; oltre questa età  tutto  ciò  che  è  riconducibile  alla  SM (che è una patologia subdola nel manifestare i suoi sintomi), risulta per la classe Medica dovuto al decadimento fisico dell’organismo.  Come  detto,  questo  in  parte  è  vero  ma  non  si  spiegano molto facilmente  alcune  malatte  come  il  morbo  di  Alzheimer,  la  Distrofia Muscolare, il morbo  di Parkinson, la Sclerosi Laterale  Amiotrofica…..),  le cui origini, le cui cause sono sconosciute e le cui terapie non danno  risultati  proporzionati agli sforzi che  la  Medicina    e   la   ricerca   scientifica   fanno.   E’   possibile   pertanto   prendere   in  considerazione   il   fatto  che  una  parte  del  decadimento  fisico  della  persona,  è causato dalla rotture delle catene molecolari delle cellule dell’individuo.  Ricordiamoci  anche  che se siamo fortunati, diventeremo vecchi e allora sentici dire  dal  medico che la diagnosi è giusta, la terapia è quella più consona ma il suo effetto  non  è  quello  sperato  perché nella vecchiaia il decadimento fisico dell’organismo si ripercuote  sulle  terapie  impiegate,  non  so’  a  Voi,  ma  a  me  darebbe parecchio fastidio!
       
Facciamo  ora  un  ragionamento per chiarire come si possono differenziare nel loro evolversi i  danni  procurati  al  sistema  muscolare  dall’azione  nociva del CEM ambientale.
    
 A   seconda   della   sua   funzione,  un  muscolo  viene  considerato  agonista  o antagonista.
     
Prendiamo  in  considerazione  alcune  delle  principali  patologie  che  alterano il funzionamento del sistema muscolare di una persona:
     -  Morbo di Parkinson.
     -  La SM o Scleroso Multipla.
     -  La Distrofia Muscolare.
    1)
   Il   morbo   di  Parkinson:  è  caratterizzato  da  sintomi  esteriori  che  possono  evidenziarsi  ne tremolio di una o più parti del corpo (questo può essere anche il   solo   sintomo   evidente),   associato  a  una  contrazione  o  in  movimento  incontrollato e improvviso di un  muscolo (il famoso tic nervoso). Questo capita  perché   il   muscolo  antagonista  non  si  contrae  poiché  il  segnale  elettrico   emesso  dal cervello raggiunge solo il muscolo agonista non carente di Mielina  (assente sull’assone  corrispondente al rispettivo muscolo antagonista).
        Naturalmente  è  possibile  anche  l caso in cui uno dei due muscoli (agonista e   corrispettivo  antagonista),  non si contrae per carenza di Mioglobina o assenza di Calcio o carenza di proteine mitocondriali.


    2)
   La  Sclerosi  Multipla  è  invece  caratterizzata in prevalenza da una carenza di  Mielina   che   non   permette  al  segnale  elettrico  di  raggiungere  il  muscolo  agonista (e il corrispettivo antagonista), che devono contrarsi regolarmente.
         Passano  in  secondo  piano  (pur  avendo  una  certa importanza), l’eventuale  carenza  di Mioglobina, quella di Calcio o quella di proteine Mitocondriali che è  possibile  riscontrare  nel  tempo  all’interno  della  cellula muscolare; in questo  caso,  la  contrazione  della  cellula  muscolare,  non sarebbe sufficientemente  vigorosa. 


    3)
   Nel   caso  della  Distrofia,  invece,  è  preminente  la  debolezza  muscolare  e  questa  situazione  può  essere dovuta all’interruzione delle catena molecolare in  cui  è inserita la molecola di Mioglobina o a quella in cui è inserito l’atomo di  Calcio  o  alla  carenza  di  proteine  Mitocondriali mentre potrebbe non essere carente  la  Mielina  sull’Assone che permette il transito del segnale elettrico ai  vari  muscoli.  Le  carenze  di  Mioglobina, di Calcio o di proteine Mitocondriali,  possono  essere dovute alla rottura progressiva in numerose cellule muscolari,
         delle  rispettive  catene molecolari ad opera del CEM ambientale penetrato nel corpo  umano,  che  come  risultato  finale  darebbe  una  ridotta contrazione di  molte  delle  cellule  muscolari  in  cui  si  verifica  tale  condizione  (nel caso di  rottura  di  catene  molecolari  contenenti  Calcio o Mioglobina), oppure questa   condizione   è   dovuta   a   una  ridotta  produzione  di  proteine  Mitocondriali,  qualora si riscontrasse in molte cellule muscolari, la rottura di una o più catene  molecolari   nei   GENI   del   DNA  Mitocondriale.  Il  fenomeno  della  Distrofia  muscolare   (debolezza   muscolare  corporea  pronunciata),  ha  perciò  molte cause  e  la  soluzione  reale  del  problema,  è  di  complessa cura e di difficile
        realizzazione.    


    
Dico   anche   questo,  perché  mi  sono  reso  conto  che,  nella  fase  di  leggero miglioramento  della  mia  SM, se è possibile ritorni la Mielina intorno agli assoni che collegano il cervello ai muscoli (mi accorgo di questa condizione sia perché sento un formicolio  e  un  “prurito  o  solletico” che immagino sia dovuto all’azione dei segnali elettrici  emessi  dal  cervello  che  riprendono a circolare mentre le cellule muscolari non  ritornano a ri-funzionare regolarmente perché per fare ciò, le numerose  catene  molecolari  all’interno  delle  cellule,  si  dovrebbero riformare, come erano in origine, cioè  non  rotte;  in  commercio non esiste la medicina che sia in grado di ripristinare regolarmente   quanto  danneggiato  dal  CEM  ambientale.  Pertanto  nelle  malattie muscolari   (come   in  qualsiasi  altra  malattia),  la  rottura  delle  catene  molecolari all’interno  delle  cellule  ad  opera  del  CEM ambientale, è sempre PROGRESSIVA E  IRREVERSIBILE.  Di  questa  importante situazione, dovrebbero prendere atto le persone   che  per  mezzo  di  LEGGI,  legalizzano  l’inquinamento  elettromagnetico dell’ambiente;  probabilmente  la loro cultura (o la loro conoscenza scientifica) è tale da  non  prendere  in  considerazione  l’esistenza del fenomeno fisico originato dalla proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici che coinvolge nella sua nocività TUTTI   GLI   ESSERI   CHE   VIVONO   TRA  IL  POLO  NORD  E  QUELLO  SUD, (PERCIO’ ANCHE LA LORO PERSONA). Allora se non altro per utilità diretta (e nei casi  prospettati,  per  intelligenza  personale),  dovrebbero  prendere  provvedimenti Legislativi  (facendo  gli  interessi  dei  cittadini ma anche i loro), tali da permettere la soluzione  del  problema  dell’inquinamento  da  elettrosmog ambientale. Finora (nel caso    specifico),   ha   prevalso   sull’intelligenza   di   queste   persone,   l’interesse economico  di  alcune Società nel poter inquinare elettromagneticamente l’ambiente con  la  differenza  sostanziale  che  le  Società,  a  differenza dei cittadini, sono Enti immateriali  e  perciò privi, di cellule e di catene molecolari che si rompono, ma sono Enti  che dall’inquinamento elettromagnetico originato dalla loro attività, traggono un sostanziale  ritorno  economico.  Anche  queste  società  sono  rette da persone e la LORO   INTELLIGENZA   PERSONALE,   DOVREBBE   FARLI  RIFLETTERE  SUL FATTO, CHE I CEM AMBIENTALI SONO NOCIVI PER TUTTI!!!      
SEDIA A ROTELLE E CAMPO MAGNETICO: Per chi ha il problema di una evidente debolezza o di una deambulazione irregolare  degli arti inferiori, indubbiamente l’utilizzo della sedia a rotelle agevola le necessità degli spostamenti.
E’utile segnalare che l’utilizzo della sedia a rotelle se ha un effetto positivo per la mobilità della persona, cela un aspetto negativo per la sua patologia: sarebbe pertanto opportuno valutarlo e decidere se utilizzarla in modo intensivo o farne un uso limitato alle necessità essenziali.

La sedia a rotelle, è costituita in molte sue parti, da materiale ferroso (perciò ferromagnetico); questo significa che se nel pavimento o nel terreno sul quale la si utilizza è presente un CEM, per la proprietà SUSCETTIVA, esso viene captato, amplificato e trasferito a tutta la struttura metallica della sedia ragion per cui in questa condizione, la persona seduta (senza accorgersene), si trova avvolta dal CEM ed è possibile che all’interno del suo corpo penetri un CEM di valore superiore a quello presente sul pavimento o sul terreno sul quale si trova.
     
In questo modo, il CEM svolge la sua azione nociva nei confronti della persona che ignara del fatto, utilizza la sedia a rotelle per uno stato di necessità. A questo punto, il suggerimento spontaneo è quello di valutare vantaggi e svantaggi dovuti all’utilizzo di questo attrezzo o in alternativa quello di qualsiasi supporto utile a facilitare la deambulazione, se in metallo ferroso. La sedia a rotelle che utilizza un motore per automatizzare o rendere meno faticosi gli spostamenti, ha un effetto maggiormente nocivo sulla persona perché il CEM generato dal motore elettrico nel suo funzionamento, si somma a quello che la “sedia a rotelle” capta dall’ambiente.

INVECCHIAMENTO: PUO’ ESSERE CAUSATO DAL CM TERRESTRE O DA UN CEM AMBIENTALE ? Il Campo Magnetico o Elettromagnetico può essere:

1) Naturale: è il CM terrestre. In alcune zone del pianeta (come ad esempio in Sardegna), può avere un valore superiore alla media. La tipologia del CM terrestre  è sempre continuo, e orienta gli atomi, che formano l’ambiente (compresi quelli che formano le catene molecolari all’interno delle cellule degli esseri viventi), sempre nella stessa direzione.

2) Artificiale: è il CEM prodotto da una corrente o da un qualsiasi segnale elettromagnetico che irradiandosi nell’etere, colpendo  l’ambiente, penetra  all’interno del tondino di  ferro annegato nel cemento armato della struttura di una casa, venendo poi in esso “amplificato” per la proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici. Può essere continuo o in bassa frequenza (se originato da corrente continua o elettrica a 50 Hz), o in media, alta, altissima frequenza (se è un segnale elettromagnetico irradiato  nell’etere), a seconda del tipo e potenza del segnale elettromagnetico emesso dall’antenna.

Il CM terrestre, ha la capacità (o la forza sufficiente) ad orientare l’ago magnetico di una bussola (in effetti orienta verso il nord magnetico tutti gli atomi che formano l’ago della bussola solo che l’occhio umano non è in grado di recepire il fenomeno): allo stesso modo si può pensare che esso sia in grado di orientare gli atomi “magneto sensibili” delle catene molecolari all’interno di una cellula appartenente a una persona, a un animale o a un vegetale (che vive più a lungo tipo gli alberi, perché non si muove o sposta dalla sua posizione). A questo punto è possibile che l’azione del CM terrestre, possa provocare la rottura di alcune catene molecolari della cellula in cui è penetrato (originando nel tempo variazioni biologiche e confermando la teoria dell’evoluzione enunciata da Darwin). Diamo ora di seguito  la definizione di Sclerosi tratta dal Dizionari Medico UTET

Sclerosi: Addensamento e aumento di compattezza delle strutture di sostegno per aumento del connettivo fibroso. Colpisce qualunque organo del corpo umano provocando gravi alterazioni di funzionalità, e rappresenta spesso la fase conclusiva di processi infiammatori o degenerativi. La Sclerosi può interessare la parete di una arteria, causandone l’indurimento e l’ispessimento. Nell’encefalo e nel midollo, con il termine Sclerosi si intende qualsiasi processo patologico che origini da cause differenti e sia caratterizzato da vari gradi di degenerazione della sostanza bianca ed estensione corrispondente di quella grigia. Una patologia tipica è per es. la Sclerosi Multipla detta anche Sclerosi a placche. (Diz. Medico UTET).

Anche nel caso di Sclerosi, l’origine della patologia risulta sconosciuta. Si dice che può colpire qualsiasi organo del corpo e provoca sia un indurimento che una insufficiente funzionalità dello stesso. Nel caso delle vene, l’indurimento e l’ispessimento porta a variazioni di pressione nella persona. Poiché ogni organo del corpo contiene al suo interno, anche delle cellule muscolari, è possibile che una  diminuzione di tale caratteristica muscolare (oltre a procurare un danneggiamento della funzione biologica specifica e tipica di quell’organo), sia la causa dell’indurimento e della necrotizzazione dello stesso. Non è esclusa nel tempo, la morte biologica di una parte delle cellule dell’organo interessato con conseguente insufficiente funzionalità dello stesso e decadimento fisico del corpo della persona. In effetti, la variazione di pressione sanguigna (che si verifica preferibilmente nell’età adulta o nella vecchiaia), è difficilmente curabile dalla Medicina (provate a chiederlo a un Medico!). Abbiamo esaminato finora gli effetti dell’azione nociva del CM terrestre; sommando a esso i sicuri effetti nocivi che ha un CEM artificiale sulle cellule del corpo umano (spiegati nei paragrafi precedenti), la situazione nel tempo, può diventare seria. Per esempio la Psoriasi che è un ispessimento in alcune zone del corpo della cute dell’individuo è una patologia in progressivo aumento e sono già tre milioni gli italiani che ne soffrono. Anche in questo caso l’origine della malattia è sconosciuta: e se fossero il CM terrestre o i CEM ambientali o l’effetto delle due cose sommate?     

Per qualsiasi essere vivente, (compreso l’uomo), il danneggiamento progressivo delle catene molecolari all’interno delle cellule, causa una carenza di funzionalità biologica delle cellule del corpo; in questo modo si origina un declino fisico riconducibile alla vecchiaia ed in seguito alla morte; se il fenomeno di invecchiamento dovuto alla morte di parecchie cellule (migliaia di miliardi) si ha in una età che non è molto elevata, la Scienza Medica segnala che la persona oggetto di tale fenomeno, soffre di invecchiamento precoce!!! Naturalmente non è solo il CM terrestre responsabile del fenomeno causa di tale effetto, perché sono ovviamente nocivi anche i CEM ambientali di origine artificiale, e talvolta in  misura minore una alimentazione incompleta o carente di proteine o di alcune vitamine, l’inquinamento ambientale ecc.. Ciò non toglie che il CM terrestre sommato all’azione nociva dei CEM ambientali artificiali ormai preminenti, può essere considerato una delle cause dell’invecchiamento nel senso che la rottura progressiva nel tempo di catene molecolari, può causare la morte di alcune o più cellule “staminali differenziate”, riducendo la funzionalità biologica di quell’organo e decretando in questo modo “l’invecchiamento” della persona.     

CM TERRESTRE E CELLULA DEL CORPO UMANO: anche se ci trovassimo in un ambiente privo di CEM artificiale originato da una corrente elettrica (nel deserto o in una spiaggia, per esempio) o in assenza di segnale emesso da antenna in media, alta altissima frequenza, le catene molecolari del corpo umano subirebbero pur sempre l’azione nociva del CM terrestre. Facciamo ora l’ipotesi di una persona che riesce a vivere la vita in un ambiente privo di CEM artificiali (cosa ormai impossibile).

Le catene molecolari all’interno delle cellule, sono formate da una successione di atomi che come visto in precedenza, possono essere anche di natura magneto sensibile. Come per l’ago di una bussola, questi atomi in funzione del loro coefficiente di permeabilità magnetica m, dell’intensità in quel luogo del CM terrestre, dell’angolo che il CM terrestre forma (in ogni istante quando il corpo è in movimento), con quello del singolo atomo della catena molecolare della cellula, vengono orientati in modo più o meno evidente. E’ impossibile a questo punto (considerando il numero di atomi presenti all‘interno di ogni cellula che può essere compreso tra 1 milione e alcuni milioni), stabilire la condizione finale della singola catena molecolare (se è rotta o è integra) anche perché, di giorno il corpo umano è in movimento e questo fatto cambia in continuazione l’angolo tra il CM terrestre e quello del singolo atomo della catena molecolare. Questo stato di cose  fa’ sì che il CM terrestre con l’orientamento di alcuni atomi “magneto sensibili” (migliaia di miliardi all’interno del corpo umano), origini alcune rotture nelle catene molecolari. Questo causa nel tempo un decadimento biologico progressivo di ogni singola cellula del corpo umano ed il fenomeno porta a un invecchiamento “personalizzato” di ogni essere vivente, sia esso una persona, un animale o che appartenga al regno vegetale (effetto meno evidente in questo caso perche i vegetali non si spostano e subiscono solo un  ondeggiamento più o meno lieve, in funzione delle condizioni atmosferiche).

Praticamente anche i Tuareg che vivono nel deserto, pur essendo solo soggetti al CM terrestre, soffrono di un decadimento biologico cellulare. Occorre aggiungere che anche la luce è un fenomeno fisico dovuto ad una frequenza molto elevata di un campo elettrico associato ad un campo magnetico e quando essa colpisce una persona viene assorbita sia pure in minima parte dalle cellule superficiali del corpo che perciò nel tempo ne subiscono un’azione biologicamente nociva. 

Il danneggiamento cellulare, dovuto alla rottura progressiva delle catene molecolari,  porta alla morte biologica delle cellule oggetto del fenomeno. Questo, se la cellula morta è una cellula muscolare, con altre nella stessa condizione, origina con l’aumentare dell’età, un decadimento muscolare dell’organismo con conseguenze fisiche per la persona. Praticamente il CM terrestre, origina e condiziona l’invecchiamento degli esseri viventi ma la sua azione è aumentata (o notevolmente aumentata) dai CEM ambientali di natura artificiale presenti nel luogo in cui si vive: non esiste un orologio biologico all’interno delle cellule che ne decreta la morte; essa è causata dal loro declino biologico originato dalle  catene molecolari che si rompono progressivamente sotto l’azione del CM terrestre e del CEM artificiale presente nell’ambiente (captato dal corpo umano, o dell’essere vivente sia che esso appartenga al regno animale o a quello vegetale).

QUALE TIPO DI DANNO ORIGINATO DA UN CEM AMBIENTALE E’   POSSIBILE RECUPERARE?: Il danno subito nel tempo ad opera del CEM ambientale, dalle catene molecolari all’interno di una cellula, è progressivo e irreversibile. Quello che si può recuperare quando ci si trova in un luogo in cui non è presente un CEM ambientale è molto limitato e del tutto casuale.

Abbiamo visto che all’interno della cellula ci sono catene molecolari chiamate Enzimi deputate alla riparazione delle catene molecolari dei Geni interrotte; anche gli Enzimi sono catene molecolari e come tali, anche esse possono essere danneggiate. Inoltre nelle catene molecolari vi possono essere fenomeni di delezione o microdelezione (perdite di tratti più o meno grandi di catene molecolari di DNA o di altri tipi di catene molecolari): pertanto quanto danneggiato all’interno di una cellula è difficile o impossibile sia tutto riparato come era, e in modo originale. E’ possibile però che in assenza di CEM ambientale non vengano più rotte le catene molecolari degli Ormoni o quelle che formano alcune catene molecolari degli HLA del Sistema Immunitario. Tali catene molecolari (gli HLA), se non già prodotte dall’organo preposto (il midollo osseo) in modo non conforme, al cessare o al diminuire del CEM ambientale, possono non essere più danneggiate e la funzione specifica del HLA per esempio nei nuovi Globuli Bianchi ritorna regolare perché quelle catene molecolari vengono prodotte non rotte in assenza di CEM ambientale,  fin dall’origine. Pertanto il danno biologico alle catene molecolari delle cellule è progressivo e non del tutto regolarmente reversibile, mentre quello originato nelle catene molecolari degli Ormoni e nel Sistema Immunitario (gli HLA), se non formate “rotte” sin dal momento della loro produzione, in assenza di CEM ambientali, può considerarsi “reversibile”.

 

 

 

 

ELEMENTI  “MAGNETO SENSIBILI”.

Gli atomi di elementi magneto sensibili, sicuramente presenti all’interno delle cellule del corpo umano sono:

1)   Ferro: è un elemento tipicamente “magnetico”

2)  Calcio: per deduzione logica in quanto  molte persone anziane soffrono di Osteoporosi  ed hanno una ridotta forza muscolare.

3)  Idrogeno: sul suo orientamento sotto l’effetto del CEM si basa la Risonanza Magnetica Nucleare; il corpo umano è composto per il 70% di acqua e tale elemento la forma se associata all’Ossigeno.

4)  Ossigeno: nel forno a microonde unitamente all’idrogeno (con il quale forma l’acqua presente nei cibi), viene orientato alla frequenza delle microonde generando un attrito tra gli atomi in movimento (magneto sensibili), e quelli del cibo che aumentando la temperatura, provoca e causa la sua cottura.

5)  Carbonio: è stato dato il premio Nobel a tre scienziati che hanno scoperto che gli atomi di carbonio “ballano” rompendo i loro legami con alcuni atomi. Il carbonio forma i carboidrati degli alimenti che una volta assimilati vengono inviati alle cellule per il loro metabolismo. Il carbonio non “balla” rompendo i suoi legami deboli con altri elementi: è  più probabile che questo suo “ballare” sia dovuto ad un campo magnetico ambientale (proprietà SUSCETTIVA ….), che non si tocca, non si vede, non si sente ma  svolge la sua azione di orientamento atomico degli atomi di carbonio, indipendentemente da quello che ne pensano le tre persone insignite del premio Nobel. Il fatto che il Carbonio abbia rotto i suoi legami molecolari deboli e ne abbia creati “forti” con altri elementi vuole semplicemente dire che in quell’occasione, il CEM ambientale aveva un valore tale da orientare gli atomi di Carbonio ed in quelle condizioni, essi erano in grado di rompere  dei legami “deboli” (perché era maggiore il valore di energia di movimento acquisito dagli atomi di Carbonio dal  CEM che li  poneva in orientamento),  con alcuni atomi e di ricrearne “forti” con altri elementi, di valore tale da non essere più rotti (se non da un CEM ambientale di valore più elevato). In questo modo i tre ricercatori insigniti del premio Nobel, hanno dimostrato a loro insaputa, che la  rottura di catene molecolari cellulari in cui è presente il Carbonio, avviene in presenza di CEM  ambientale di valore indefinito (ma che esso è dovuto alla proprietà SUSCETTIVA …., che hanno dimostrato di non conoscere !).  

Sicuramente oltre a quelli elencati, sono anche altri gli elementi “magneto sensibili” che concorrono alla formazione delle innumerevoli catene molecolari presenti all’interno delle cellule e questo rende il corpo umano abbastanza sensibile al CEM ambientale ragion per cui sarebbe utile tenere in opportuna considerazione sia la proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici che l’inquinamento elettromagnetico ambientale. Ogni catena molecolare ha una sua funzione specifica all’interno di una cellula del corpo umano; possiamo allora dire che con la rottura casuale e progressiva delle catene molecolari (se la situazione si ripetesse in modo analogo in molte cellule) si origina qualsiasi tipo di patologia sia essa considerata genetica, immunitaria (se la rottura interessa qualche catena molecolare di HLA del SI) o anche alterazioni di funzionamento cellulare che possono portare anche al TUMORE qualora si verificasse la riunione casuale e anomala di spezzoni di catene molecolari rotte dal CEM ambientale penetrato all’interno delle cellule del corpo umano.  

Per meglio chiarire il problema, possiamo dire che il coefficiente di permeabilità magnetica è differente a seconda del materiale preso in considerazione (dei suoi atomi perciò): il  valore varia da 1 (quello del vuoto), ad alcune migliaia (quello dei materiali ferromagnetici). Praticamente tutti i materiali, (a parte quelli non magnetici), hanno una loro sensibilità al CEM che pertanto  provocherà l’orientamento alternato alla sua frequenza, in modo più o meno evidente degli  atomi che lo compongono, in funzione del loro  coefficiente di permeabilità magnetica. Questa constatazione ha una importanza notevole perché sono veramente molti gli atomi di elementi differenti che compongono le innumerevoli catene molecolari presenti all’interno delle cellule del corpo umano. Poiché ogni atomo di elemento che costituisce le catene molecolari delle cellule, risulta con caratteristica “magneto sensibile” differente, saranno molto numerosi gli atomi che sotto l’effetto di un CEM penetrato nel corpo umano, orientandosi alternativamente, saranno posti nella condizione di rompere all’interno della cellula, la catena molecolare di appartenenza. In base a questa considerazione, essendo la catena molecolare,  formata da un numero notevole di atomi di materiale differente, potrà essere soggetta nel tempo, a rotture ad opera del CEM ambientale che potranno avvenire anche in più punti della stessa. La rottura progressiva di catene molecolari all’interno delle cellule, determina qualora i pezzi di catene molecolari delle cellule morte, si riversassero nel circuito del sangue, quelli che vengono chiamati i “radicali liberi”. In effetti sarebbe necessario modificare questa “ipotesi” e il ragionamento da farsi è questo: la rottura progressiva delle catene molecolari all’interno delle cellule (che può diventare un danno irreversibile), determina una diminuzione o una alterazione di capacità biologica di funzionamento della cellula; i radicali liberi sono anche da imputare alla rottura ad opera del CEM, delle catene molecolari degli Ormoni riversati nel sangue dalle relative ghiandole Ormonali.  Con  l’aumentare  del  numero  di  cellule  morte,  i  vari  organi del corpo umano diminuiscono progressivamente la loro complessiva funzionalità   biologica:  perdendola  oltre  una  certa  misura,  è  possibile  si  origini  la morte biologica della cellula  e  se  la  cosa  diventa  generalizzata  in  molte  cellule  dello  stesso organo, lo   stesso   muoia  o  alteri  in  modo  determinante  il  suo  regolare  funzionamento biologico.

DISTROFIA MUSCOLARE

     Malattia  muscolare  progressiva, geneticamente determinata. Se ne riconoscono diversi tipi con manifestazioni e evoluzioni tra loro differenti.
-  D. muscolare MIOTONICA.
-  D. muscolare FASCIOSCAPOLOMERALE.
-  D. muscolare OCULOFARINGEA.
Dizionario Medico UTET

Prima  di  parlare della D. muscolare, è bene precisare il funzionamento della cellula muscolare.

 

 

 

 

CELLULA  MUSCOLARE

 

L’unione di più cellule muscolari costituisce un organo di dimensione e forma varia. Per consuetudine, i muscoli vengono suddivisi in:
      
1) Muscoli volontari (i muscoli striati). 
      
2) Muscoli involontari (i muscoli lisci).
I muscoli volontari si suddividono a loro volta in:
      
1) Superficiali. 
      
2) Profondi. 
    
I  muscoli  superficiali sono  presenti  essenzialmente  nella  faccia  e  nel  collo.  I muscoli   profondi   si   inseriscono   direttamente   sulle   ossa   e   grazie   alla   loro contrazione,  determinano  i  movimenti  dei  diversi  organi  dell  scheletro; braccia, gambe, dita e così via.
    
Apparato   muscolare   involontario:  di  esso  fa’  parte  la muscolatura liscia  che  è  in  rapporto  con  il  sistema  nervoso  autonomo. I muscoli lisci si differenziano da quelli  presenti  nel   tubo  digerente,  nei vasi sanguigni dell’utero, della vescica, dei bronchi  e  così  via  ossia  in  tutti  quegli  organi in cui il controllo non dipende dalla volontà (Dizionario Medico UTET).

CONSIDERAZIONE:  nel  sistema  muscolare,  a  seconda  della  loro funzione, i muscoli possono essere:
    
1) Agonisti: quei muscoli la cui contrazione  permette il movimento del corpo.

 2) Antagonisti:  sono  quelli  che  agendo  in contrapposizione ai muscoli agonisti,  smorzano  l’effetto  di  una  loro contrazione; se la persona ha la maggior parte delle  cellule muscolari agoniste sane e raggiunte dal segnale elettrico emesso  dal  cervello,  la  contrazione vigorosa dei muscoli agonisti, necessita di un suo  smorzamento.  La  mancanza  di  smorzamento  dell’azione  di contrazione dei  muscoli   agonisti,   ha   l’effetto  di  una  continua  e  incontrollata  “vibrazione”  muscolare  che  è  il  tipico tremolio presente nelle persone che hanno il morbo di Parkinson.   

     Per contrarsi in modo regolare, sia volontariamente che involontariamente, in una cellula muscolare devono essere rispettate le seguenti 4 condizioni:

1) Deve arrivare alla cellula il segnale elettrico emesso dal cervello.
     
2)  La cellula deve contenere del Calcio inserito in una o (forse) più sue catene
            molecolare/i.

     
3) La cellula deve contenere in una o (forse) più catene molecolari la
            Mioglobina.
     
4)  Nella cellula, i Mitocondri devono produrre tramite il DNA Mitocondriale, le
            proteine (l’energia necessaria), utili alla contrazione della cellula.

Se non si ha la contemporaneità di queste 4 condizioni, la cellula muscolare non
si contrae o si contrae in modo inadeguato.

1)   Chiaramente se il segnale elettrico emesso dal cervello non raggiunge la cellula muscolare a causa di una carenza o di una assenza di cellule Mielina che ricoprono l’Assone del Nervo interessato, collegante il cervello (anche tramite la colonna vertebrale) al muscolo,  non si ha la contrazione della cellula muscolare corrispondente (o del complesso di cellule formanti il muscolo) che anzi offre in questo caso una “resistenza passiva”, quando (unitamente ad altre cellule che lo formano), la medesima viene coinvolta nel movimento. E’ pertanto possibile che in questa condizione, il corpo umano si stanchi in modo più o meno rapido perché per i suoi movimenti, ha a disposizione un numero minore di muscoli attivi e cellule regolarmente funzionanti  (e/o una contemporanea quantità minore di energia fornita dai mitocondri  cellulari).

2)   La molecola di Calcio (Ca) inserita in una catena molecolare, crea all’interno della cellula muscolare, dei “ponti a pettine” che permettono la sua contrazione. Naturalmente il Ca. deve essere inserito nella propria catena molecolare ma se essa  è interrotta e/o l’atomo di Ca è isolato da essa, il meccanismo di contrazione della cellula non si attiva. Perché il Ca. si orienti sotto l’azione del CEM penetrato nella cellula, ed in talune condizioni (sotto l’azione di un CEM penetrato nella cellula), possa interrompere la catena molecolare di appartenenza, occorre che esso abbia la caratteristica di elemento “magneto sensibile”. Vediamo secondo ragionamento perché il Ca è “magneto sensibile”. Tutti sanno che una percentuale di persone anziane, soffre di Osteoporosi e che con l’avanzare dell’età, la pelle perde la sua elasticità, mentre in concomitanza, la capacità o tonicità muscolare tende a diminuire. Il fenomeno della diminuzione di tonicità muscolare, della perdita di elasticità della pelle e l’Osteoporosi, indicano chiaramente che il CEM quando penetra all‘interno del corpo umano (proprietà SUSCETTIVA ….), pone in orientamento l’atomo di Ca, creando la condizione tale per cui la catena molecolare cui appartiene, si interrompa e perda la sua funzionalità  meccanica di contrazione della cellula). Questo avviene se il CEM ambientale penetrato nella cellula è di valore sufficiente a far sì che l’energia cinetica acquisita dall’atomo di Ca nel suo movimento, è superiore alla forza di unione che lo stesso atomo ha con gli atomi adiacenti di sinistra e di destra, nel formare la catena molecolare di appartenenza. In tale condizione, se nella cellula permane il CEM ambientale, l’atomo di Ca pur se presente ma isolato dalla sua catena molecolare di appartenenza interrotta e biologicamente inutilizzabile, continua ad orientarsi e pur non riscontrando ad un esame del sangue, una carenza di Ca, il muscolo (se formato da molte  cellule muscolari in condizioni simili), non riesce a contrarsi in modo adeguato.

3)  La funzione della Mioglobina (Ferro) nella cellula, è quella di acquisire l’Ossigeno trasportato dal globulo rosso e di utilizzarlo poi  per il corretto funzionamento biologico della cellula. Quando il CEM ambientale pone in orientamento alternato la molecola di Mioglobina (contiene atomi di ferro ed è perciò un elemento molto “magneto sensibile“), è possibile che in queste condizioni, essa rompa i suoi legami con gli atomi adiacenti nella catena molecolare di appartenenza; in questo modo, pur essendoci la presenza di Mioglobina all’interno della cellula (che qualora persistesse il CEM all’interno della stessa, anche se separata  dalla propria catena molecolare cui apparteneva e di cui ha provocato la rottura, continuerebbe ad orientarsi originando attrito e un lieve aumento di temperatura), essa possa non essere utilizzabile per acquisire l’Ossigeno trasportato dai globuli rossi alterando di conseguenza il regolare funzionamento biologico della cellula. Se invece la molecola di Mioglobina  sotto l’effetto del CEM si orienta alternativamente ma non ha l’energia sufficiente per interrompere o staccarsi dalla catena molecolare di appartenenza, è possibile che a causa del suo movimento continuo, non riesca ad acquisire la molecola di Ossigeno che il Globulo Rosso (anche lui in questa condizione in orientamento per l’azione del CEM alternato, con la sua emoglobina e la sua molecola di Ossigeno  in movimento), è eventualmente riuscito a trasportare; in questo modo, la cellula non essendo in grado di acquisire l‘ossigeno necessario per le sue necessità biologiche, diminuisce progressivamente la sua capacità funzionale  e non si contrae regolarmente.

4)   Sappiamo che i Mitocondri all’interno della cellula sono numerosi (anche più di cinquanta in una cellula); essi sono le centrali energetiche che producono le proteine Mitocondriali (grazie al DNA Mitocondriale) utili e consumate nella contrazione della cellula muscolare. Pertanto se alcuni atomi di elementi “magneto sensibile” si orientano nelle catene molecolari del DNA mitocondriale alla frequenza del CEM ambientale penetrato nella cellula, (sono solo 7 i geni presenti nel DNA Mitocondriale), è possibile per alcuni di essi, rompere la catena molecolare di appartenenza (anche in più punti) rendendo così impossibile la produzione corretta della proteina da parte del Mitocondrio (la proteina Mitocondriale è pur sempre una catena molecolare). Naturalmente la presenza di molti Mitocondri nella cellula, fa’ si che siano molte le possibilità di produrre proteine Mitocondriali vista anche l’enorme quantità di cellule del corpo umano. Se però il CEM ambientale permane all‘interno della cellula, il numero di Mitocondri biologicamente e regolarmente attivi in ogni cellula muscolare, tenderà nel tempo a diminuire a causa delle rotture che progressivamente si vengono a originare nel DNA Mitocondriale. In effetti una persona nella giovinezza normalmente ha una notevole energia mentre nella sua vecchiaia è molto probabile riscontrare nella persona, una sua diminuzione. Una eventuale progressiva diminuzione di proteine Mitocondriali verrà avvertita dall’individuo (che difficilmente ne comprenderà il motivo e la causa), solo quando il fenomeno della stanchezza nel suo corpo sarà evidente e verrà in modo rapido. Questa condizione avviene nella persona adulta  dopo molti anni in cui il CEM ambientale ha svolto silenziosamente la sua azione nociva, anche nei confronti dei Mitocondri della cellula. Nella persona in fase di sviluppo, tale tempo potrebbe essere decisamente inferiore se tale danno avvenisse già nelle cellule staminali differenziate e se  nei loro Mitocondri il CEM originasse un danno irreversibile. Per fare un esempio, una persona, se sana, a 20 anni non si stanca mai; la stessa persona a trent’anni si stanca alle 11 di sera, a quarant’anni è stanca alle 8 di sera mentre a 60 anni potrebbe essere già stanca alle 6 del pomeriggio. Praticamente nell’individuo si riduce progressivamente il numero di Mitocondri biologicamente attivi all’interno delle cellule muscolari e quando questo  avviene  (anche per la riduzione delle proteine Mitocondriali prodotte all’interno delle cellule), il risultato è una lenta e progressiva diminuzione nel tempo, della capacità motoria della persona resa molto evidente di giorno in giorno nella vecchiaia; ciò avviene  anche nella giovane età, qualora il CEM ambientale avesse avuto l’opportunità di svolgere precocemente la sua azione nociva. 

 A questo punto, è bene chiarire che si possono verificare 2 tipi di disfunzioni principali che originano una insufficiente contrazione parziale o totale della cellula muscolare.

A) La   prima   si   ha   se  il  segnale  elettrico  emesso  dal  cervello,  non  arriva regolarmente alla cellula muscolare.


     B)  La  seconda  è presente, se all’interno della cellula muscolare, una o più delle condizioni  2,  3,  4, (enunciate in precedenza), risultano alterate per la rottura della/e  catena/e  molecolare/i  contenenti  o  la  Mioglobina,  o  la molecola di  Calcio,  o  la  stessa  sorte,  viene  subita  da  almeno  una  delle  sette catene  molecolari   del   DNA   Mitocondriale  aventi  il  compito  di  formare  nei  tanti  Mitocondri all’interno della cellula, le proteine Mitocondriali utili e necessarie a  fornire l’energia necessaria per la regolare contrazione della cellula.


       Il  segnale  elettrico  emesso  dal  cervello, per raggiungere la cellula muscolare (caso  A),  deve  percorrere un nervo ricoperto da cellule di Mielina. Anche in questo  caso si prospettano alcune soluzioni:

a)     Il  segnale  elettrico  emesso dal cervello, non raggiunge il muscolo (le cellule muscolari  che  lo  compongono),  perché  il nervo su cui dovrebbe transitare, risulta  poco  ricoperto  da  cellule  di Mielina in quanto il Sistema Immunitario (avendo rotta la catena molecolare dell’HLA corrispondente a quella utilizzata per  la  verifica  della  compatibilità  delle nuove cellule di Mielina prodotte), le  distrugge impedendo in questo modo che esse vi si depositino sopra.

b)     La  cellula  che forma il nervo, muore; questo fatto non permette alle cellule di  nuova Mielina prodotte, di depositarsi regolarmente su di essa.

     In  entrambi  i  casi  il  segnale  elettrico  emesso  dal  cervello,  non raggiunge la cellula   muscolare   ma   mentre  nel  caso  a),  evitando  l’azione  nociva  dei  CEM ambientali sul Sistema Immunitario (qualora la catena molecolare dell’HLA preposto al  controllo  delle  nuove cellule di Mielina prodotte, non fosse realizzata dal Midollo osseo,  già  interrotta),  il  danno  è possibile sia reversibile, nel caso b) esso rimane sempre   irreversibile.  Per  passare  nel  caso  b),  da  una  situazione  “irreversibile” (catena  HLA  del  SI  prodotta  dal  midollo osseo già interrotta), a una situazione di danno  reversibile  (catena molecolare HLA preposta al controllo di compatibilità con il   corpo  umano,  delle  nuove  cellule  di  Mielina  prodotte),  potrebbe  essere  utile l’operazione  chirurgica  di  trapianto  del  midollo  osseo  che  origina il SI. In questo caso   la   difficoltà   sta’   nel  trovare  un  donatore  compatibile  con  il  ricevente  e indiscutibilmente  la  decisione  deve  essere  presa  dal  medico curante o da quello specializzato nella soluzione del problema.        

RAGIONAMENTO:  l’entità  del  danno biologico operato dal CEM nei confronti delle cellule  muscolari  (a  una  o  più delle quattro condizioni che ne rendono possibile la contrazione),  è imprevedibile e variabile a seconda delle condizioni ambientali in cui si  vive,  e  dell’età  della  persona  fermo  restando  il  fatto che un danno biologico il CEM lo può svolgere nella cellula anche quando la futura persona, è ancora a livello di  embrione.  Se  la  persona  ha  una  età  che è quella infantile, il CEM ambientale svolge  la  sua  azione  nociva  su  un  numero  di cellule che è inferiore perché esse  devono  ancora  ulteriormente  moltiplicarsi  per raggiungere il numero previsto nella persona adulta.
      Consideriamo   il  fatto  che  i  Mitocondri  sono  numerosi all’interno della cellula muscolare e  ipotizziamo  che  il  neonato  abbia cellule muscolari con al loro interno Mitocondri in numero di 50 (condizione  iniziale  ipotizzata  alla  nascita).  Se  il CEM ambientale,   origina   progressivamente  rotture  nelle  catene  molecolari  del  DNA  Mitocondriale   nelle   cellule  staminali   differenziate   in  modo  tale  che  esse  non  possano   essere   riparate   prima  della  moltiplicazione  cellulare  che  avviene  nel passaggio  da una fase natale a quella infantile, adolescenziale, le  cellule muscolari finali  che  si avranno nella persona adulta (originate da quella  iniziale  danneggiata  progressivamente   in   alcuni   dei   suoi   Mitocondri),  non  avranno  un  numero  di  Mitocondri  regolarmente  funzionanti pari a 50,  ma ne avranno un numero inferiore.    Tenendo  presente che potrebbero essere numerose le cellule del corpo umano che  si  possono  trovare  in  questa  condizione,  quell’individuo  da  adulto avrà un certo numero  di  cellule  muscolari  che  producendo  una quantità  minore di  energia,  lo renderanno  una  persona  costituzionalmente  debole, con propensione a  stancarsi facilmente in un tempo minore, e tale condizione si protrarrà per tutta la vita potendo anche peggiorare.

Quando  la  persona  adulta  aumenta con il passare degli anni la sua età, il numero complessivo delle sue cellule non aumenta più perché non ci si trova davanti a un fenomeno di moltiplicazione cellulare dovuto al suo sviluppo corporeo ma le nuove cellule vengono prodotte esclusivamente a scopo di “sostituzione” di quelle che muoiono biologicamente. Occorre dire che il CEM ambientale quando penetra all’interno del corpo umano, continua la sua opera di danneggiamento delle cellule (nelle loro catene molecolari di ogni tipo e perciò anche in quelle dei  Mitocondri), durante tutta la vita naturale della persona ragion per cui è reale che tendenzialmente le rotture complessive del DNA Mitocondriale all‘interno di ogni cellula, aumentino progressivamente con il passare degli anni. In questa condizione se il danno al DNA Mitocondriale diventa per la cellula muscolare irreversibile, le proteine Mitocondriali prodotte in modo regolare e utilizzabili  dalla cellula per il proprio funzionamento biologico di contrazione, tendono a diminuire nel tempo e questo procura una ulteriore diminuzione della forza a disposizione delle cellule muscolari della persona e una sua maggiore facilità a stancarsi. Questo è confermato dal fatto che sono numerose le persone anziane che hanno difficoltà nel mantenersi in posizione eretta o sollevano con difficoltà e fatica i piedi nel camminare. Il fenomeno si sta’ generalizzando anche alle persone giovani e questo è leggermente, o meglio fortemente inquietante e preoccupante.

Occorre ricordare che all’interno di ogni cellula, vi sono delle catene molecolari chiamate Enzimi che sono preposte alla riparazione delle catene molecolari di Geni rotte; anche esse sono delle catene molecolari che possono essere rotte a causa dell’azione del CEM ambientale penetrato nella cellula (proprietà SUSCETTIVA …). In questo modo la catena molecolare dell’Enzima, se rotta perde la sua capacità di riparare la catena molecolare del GENE cui è preposta e la proteina corrispondente di quel GENE, non verrà prodotta originando nelle cellula un decadimento biologico che se riprodotto in modo simile in molte cellule, causerà le più inspiegabili patologie genetiche!

La Distrofia Muscolare, è per esempio da considerarsi una degenerazione biologica  delle cellule muscolari  per la rottura progressiva delle catene molecolari presenti al loro interno e contenenti la molecola di Calcio o di Ferro (Mioglobina); tutto questo, è causato dal CEM ambientale penetrato in esse;  la D. muscolare, può essere anche dovuta al mancato raggiungimento del segnale elettrico emesso dal cervello per carenza di cellule di Mielina lungo gli Assoni; queste condizioni non permettono la regolare contrazione delle stesse ma ciò può capitare infine per la mancata produzione da parte del DNA Mitocondriale della rispettiva proteina Mitocondriale (fornitrice dell’energia utilizzata dalla cellula), per la sua contrazione. La dimostrazione di quanto affermato, sta’ nel fatto che in tutto il mondo non esiste una cura specifica e risolutiva di tale malattia e che la patologia della Distrofia Muscolare è in inspiegabile progressivo aumento, con l’effetto evidente della diminuzione dell’età media in cui le persone, ne evidenziano la sofferenza. 

CURARE GLI EFFETTI O ELIMINARE LA CAUSA ?  

Per eliminare la causa, occorrerebbe prima capire o sapere qual è, mentre curare con certezza gli effetti (la rottura delle catene molecolari all’interno della cellula), è praticamente impossibile vista, la notevole quantità e tipologia di catene molecolari all’interno della singola cellula (un centinaio di migliaia o forse più), interrotte; vista anche la possibilità di rotture  multiple della singola catena molecolare, tenuto conto del numero di cellule che compongono l’organismo e presi in considerazione i rapidi tempi di rottura delle catene molecolari. E’ più corretto dire che in queste condizioni è meglio cercare di eliminare la causa ma sarebbe già un notevole successo riuscire a limitarne gli effetti con un adeguato risanamento dell’elettrosmog ambientale. Per fare questo, occorre la volontà POLITICA, cosa che  non traspare però dall’atteggiamento di chi lo dovrebbe fare (e ci si chiede perché).   

 

 

 

 

LA TRASMISSIONE DATI E IL CORPO UMANO

     Alle informazioni che abbiamo dato, possiamo aggiungere un ragionamento ed un esempio che portano a conclusioni utili e indicative sia per l’analisi che per il funzionamento del corpo umano. Possiamo considerare il corpo umano come una macchina perfetta che funziona biologicamente seguendo leggi fisiche (se qualche persona responsabile riesce a farlo funzionare adeguandolo alle leggi dello Stato Italiano, lo spieghi solo agli Italiani perché oltre confine sono vigenti leggi di alte Nazioni), e che opera secondo i nostri desideri consci e inconsci.

Ma cos’è  che permette i movimenti delle dita di una mano, sollevare una gamba per fare un passo o sbadigliare anche se non lo vogliamo? Il nostro corpo è dotato di una sala comandi (il cervello), che inviando opportuni segnali elettrici alla parte desiderata, permette all’organismo di svolgere sia le sue funzioni biologiche che quelle motorie.

La moderna tecnologia imita parte di queste funzioni, per esempio con la trasmissione dati da una stazione trasmittente ad una ricevente (come avviene tra il cervello e gli organi del corpo umano). L’evoluzione tecnologica ha fatto sì  che ai giorni nostri, la trasmissione dati avvenga su cavi in fibra ottica tramite dei segnali luminosi ma fino a una quindicina di anni fa’, per coprire le distanze, i conduttori che venivano utilizzati erano i fili di rame del doppino telefonico ed il segnale inviato era di tipo analogico;  in seguito tale tipo di segnale grazie alla tecnologia è stato modificato in segnale digitale e i cavi utilizzati sono quelli in fibra ottica. Venivano anche utilizzati per la la trasmissione a distanza, ponti radio  Se il “doppino” di rame utilizzato per la trasmissione dati non era adeguatamente schermato o se era soggetto ad un forte “indesiderato” CEM esterno, era possibile che alcuni dei segnali elettrici di tipo analogico ricevuti, non fossero uguali a quelli trasmessi, originando così degli errori nella trasmissione dati.

Ovviamente è possibile che anche per il corpo umano capiti la stessa cosa: dal cervello parte un segnale elettrico (analogico) corretto e se nel percorso il cavo conduttore del segnale (il nervo o meglio il suo assone ricoperto  di Mielina), non è  soggetto ad “agenti esterni” tipo Campi Elettro Magnetici originati da un CEM ambientale che penetra all’interno del corpo umano, l’organo interessato riceve dal cervello, un segnale elettrico corretto e può svolgere in modo biologicamente normale la sua funzione.

Purtroppo il corpo umano non dispone di particolari  schermature nei confronti del CEM esterno e “sopporta” perché obbligato già l’azione blandamente nociva del CEM terrestre (non eliminabile). E’ molto difficile per non dire impossibile stabilire con sicurezza, il valore anche approssimativo per il quale un CEM ambientale è nocivo quando penetra all’interno del corpo umano sia nei confronti delle sue cellule (all’interno delle quali tutti i componenti sono a livello atomico e di conseguenza il valore del CEM “esterno” non deve essere elevato per non interferire con il regolare funzionamento dei suoi innumerevoli componenti), sia operando un “azione di disturbo” nei confronti dei segnali elettrici emessi dal cervello o dalle cellule per il loro regolare funzionamento biologico. Nella fase iniziale del danneggiamento operato dal CEM ambientale, l’interessato non si accorge del possibile temporaneo e parziale malfunzionamento del suo sistema sensoriale, di quello del sistema muscolare o di quello di qualche suo organo interno perché il complesso degli organi sensoriali, muscolari, o degli organi interni, riesce a coprire quegli errori biologici e funzionali dovuti all’azione di “disturbo” temporaneo e progressivo operato dal CEM esterno. Se invece la persona è malata (ha già una parte dei suoi nervi privi di Mielina e la rotture di catene molecolari all’interno delle sue cellule è notevole), ed i segnali elettrici che giungono al complesso del sistema muscolare, sensoriale ecc., sono ridotti, si può avere per esempio quando ci si trova in un ambiente con CEM nocivo, un immediato ed evidente peggioramento del complesso muscolare utilizzato nella deambulazione.

Per diminuire l’influenza dell’azione nociva del CEM esterno sui prodotti elettronici ma anche per migliorarne le prestazioni, la tecnologia si è evoluta passando da una modalità di funzionamento analogico ad una modalità di funzionamento digitale. Il corpo umano, non è in grado per ridurre il danno da Elettrosmog ambientale, di evolversi passando da un sistema analogico alla tecnologia digitale e pertanto non può far altro che sopportare o meglio subire l’azione nociva del CEM!!!  

 

 

 

 

 

WIRELESS, WI-FI, WI MAX, TV DIGITALE, ELETTRODOTTI

SISTEMI WIERELESS, WI-FI, WI MAX: l’evoluzione scientifica  e tecnologica, porta ad  avere  prodotti  sempre più indirizzati nell’impiegare segnali elettromagnetici che diffondendosi nell’etere, non  prevedono l’utilizzo di conduttori, evitando un notevole lavoro  per  la  loro posa. I segnali Wireless e quelli WI-FI operano ad una frequenza molto elevata e penetrando all’interno del corpo umano o in quello della materia che costituisce  l’ambiente, (essendo i segnali in  altissima  frequenza), impongono  agli  atomi  “magneto  sensibili”  cui  entrano  in contatto, un movimento che fa’ acquisire loro,  una energia di movimento di valore elevato rispetto quella che unisce gli atomi di  sinistra  e  di  destra  nel formare la catena molecolare di appartenenza, data da:
E = m
x v x v

Nel caso dei segnali elettromagnetici Wireless e WI FI, il movimento e l’accelerazione cui vengono sottoposti gli atomi “magneto sensibili” a causa della altissima frequenza dei segnali Wirelless, WI-FI ecc., è molto elevata e di conseguenza sarà maggiore per gli stessi, la possibilità di rompere all’interno delle cellule delle persone, la catena molecolare di appartenenza; il movimento e la velocità acquisita (in definitiva la loro Energia perciò), da alcuni degli atomi “magneto sensibili” che formano le catene molecolari all’interno delle cellule è funzione della frequenza del segnale elettromagnetico penetrato nel corpo umano. L’azione e l’effetto dei segnali WI-FI e di quelli Wireless risulta pertanto molto più nociva sia per  l’ambiente (originando con l’orientamento dell’atomo ad alta velocità, un attrito e di conseguenza un leggero aumento di temperatura), sia la rottura delle catene molecolari delle cellule degli esseri viventi ed è possibile origini nelle persone in tempi rapidi, anche quella “evoluzione della specie“ enunciata da Darwin!!!. Su un quotidiano, nel mese di giugno 2007, è apparso un articolo dal titolo “Un WI-FI da record per il divario digitale”;  l’informazione fa’ riflettere per quanto viene detto.

Il segnale Wireless domestico (quello del Modem che collega il PC a Internet), per la sua bassa potenza (ma questo fatto non ne impedisce l’azione nociva nei confronti delle catene molecolari delle cellule della persona), ha una raggio di azione di poche decine di metri se non ci sono ostacoli particolari. Il segnale WI FI può essere di portata maggiore, in caso di hot spot pubblici, antenne destinate a dare accesso a luoghi pubblici come stazioni o aeroporti, o magari anche a intere porzioni di paesi, borghi, villaggi e città. Insomma se ne è sempre parlato come di un segnale buono, (definito compatibile con l’ambiente), per ottenere una copertura limitata a causa della sua scarsa capacità di mantenere l’onda radio su distanze maggiori.  E’ anche per questo che l’industria si è poi andata concentrando su standard diversi, come quella della famiglia 806.16, ossia il Wi MAX. Tale tecnologia permette la copertura del territorio con una portata utile del segnale pari a 50 Km. Il Wireless  ha raggiunto un livello maggiore di notorietà quando si è saputo che era stato stabilito il record mondiale di distanza di trasmissione del segnale con la misura di 382 Km. A stabilire tale record di misura è stato il ricercatore venezuelano Ermanno Pietrosemoli. Per raggiungere il record, Pietrosemoli,  utilizzando un sistema Intel, ha posto due Computer su due picchi andini, i monti El Aquila e Platillon. Questa ricerca, unitamente a quella di altri scienziati in giro per il mondo, è legata allo sviluppo delle telecomunicazioni nei paesi emergenti e nei territori marginali. Una meta che non può non basarsi sulla tecnologia Wireless. Va’ poi detto che il test realizzato dal ricercatore venezuelano è stato reso possibile grazie alla collaborazione di una istituzione italiana. Si chiama ITCP sigla che sta’ per International Centre for Theoretical Phisics che ha sede a Trieste. Tale centro è stato fondato nel 1961 dal pakistano Abdus Salam  (che nel 1979 ha ricevuto il premio Nobel per la Fisica), nell’ambito di un accordo tra il governo italiano, l’Unseco, la Iaea, l’agenzia ONU sull’energia atomica e si dedica in particolare alle applicazioni tecnologiche per lo sviluppo dei paesi a tecnologia arretrata. L’obiettivo di Pietrosemoli è quello di esplorare nuovi obiettivi tra alta tecnologia e prodotti a basso costo. Il Wirelles a lunga distanza avrà infatti un futuro se manterrà le promesse di far funzionare una rete a banda larga a costi di gran lunga inferiori a quelli del WI-Max.

CONSIDERAZIONI: se con la tecnologia proposta, un segnale radio Wireless interagisce con due computer posti a 382 Km. di distanza, significa che il segnale emesso dall’antenna, ha un valore elevato. Questo valore sarà però nocivo per le catene molecolari delle cellule di tutte le persone che verranno raggiunte dal segnale radio, nel suo tragitto di 382 Km. e nel cui corpi esso penetrerà.            

Un'altra notizia interessante la si può leggere su un settimanale che pubblica un articolo dal titolo “L’hot spot è bonsai” e il cui contenuto è il seguente: si chiama Naaw (nuovo apparato autoconfigurabile Wireless) e potrebbe contribuire ad estendere la banda larga in tutta Italia. Si tratta di una tecnologia messa a punto dal Politecnico di Torino che consente di disseminare ovunque dei piccolissimi acces point (antenne quadrate di 14 x 14 cm. di lato) installabili in ambienti di ogni genere o su veicoli. Questi dispositivi sono in grado di autoconfigurarsi, “vedersi” tra loro e così autonomamente costituire una rete senza fili. Ciò consente di avere contemporaneamente reti di comunicazione (connettività telefonica, Internet,TV digitale) dove ora non ci sono. Il raggio d’azione degli acces point, che sono in grado di  collegarsi ad  Internet  in  tutti  i  modi  (con  il  cavo, via satellite, UMTS, WI-FI, eccetera è superiore ai 100 m.

NB: alcune delle persone del Politecnico di Torino che hanno ideato e costruito l’Hot Spot bonsai, (utilizzando per questo le leggi della Fisica), sono professori del Politecnico di Torino che hanno imparato da giovani e devono insegnare ai loro allievi, la proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici che dimostra l‘azione nociva dei CEM ambientali nei confronti delle catene molecolari delle cellule delle persone! Talora, uno di questi professori può  svolgere la funzione di “consulente di parte” per una causa in Tribunale ed il non menzionare la SUSCETTIVITA’ magnetica come causa del danno biologico ad una persona, altera in modo determinante e sbagliato il verdetto su una causa intentata per eccesso di elettromagnetismo ambientale. Anche se il  valore misurato, risulta inferiore alla Legge dello Stato 8 luglio 2003, il danno alle catene molecolari di una persona si realizza ugualmente; le Leggi della Fisica sono indipendenti da quelle dello Stato (qualunque esso sia e questo un professore di Università, per le sue conoscenze specifiche, sicuramente lo sa o lo dovrebbe sapere!).   

Inoltre veniva indicato  su un quotidiano il 25 settembre 2003, che nella città di Milano, si sarebbe messa un antenna Wireless su ognuno dei 100.000 lampioni per creare degli Hot Spot che avrebbero esteso la banda larga all’ambiente circostante modernizzando e dando un notevole impulso qualitativo ai servizi forniti ai cittadini e alle aziende di quella città.

Nell’edizione serale del TG3 Piemonte del 20 agosto 2007 ore 19,30, si segnalava che il Politecnico di Torino, aveva installato un’antenna sul monte Rosa e tramite una tecnologia molto semplice ed economica, era stato trasmesso un segnale wireless  ricevuto in Tirolo, (parte italiana dell‘Austria), sul monte Cimone (Appennini), e da apposite apparecchiature poste in una città Emiliana, Modena;  infine era stato inviato un segnale WI.FI  ricevuto  a Torino dallo stesso Politecnico!

CONSIDERAZIONI: l’antenna sul monte Rosa, quella dell’esperimento sulle Ande emanano onde radio che quando nel loro tragitto incontrano il corpo di una persona, penetrano al suo interno e se riescono ad interagire con apparecchiature poste a 382 Km. di distanza hanno la potenza sufficiente per rompere le catene molecolari poste all’interno del corpo umano. Probabilmente, esperimenti analoghi vengono portati a termine in altre parti del pianeta. Quello che lascia perplessi (e preoccupa), è il fatto che le persone che hanno ideato le apparecchiature enunciate e/o conducono gli esperimenti descritti, sono le stesse che dovrebbero conoscere la proprietà SUSCETTIVA e i suoi effetti NOCIVI sugli atomi dei corpi in cui penetrano. Questo per la tutela della salute delle persone (anche la loro quindi), degli animali,  e del clima del pianeta. In questo modo, precauzioni e attenzioni utili a TUTTI, non vengono tenute molto in considerazione non solo da costoro ma anche da parte chi si erge quale paladino della salute del cittadino e della tutela dell’ambiente (il potere politico).

In    definitiva,    tutti   i   segnali   presenti   nell’etere   colpiscono   oltre   che   le apparecchiature  per  il  cui  funzionamento  sono  preposti, anche le persone. Più la frequenza  di un segnale elettromagnetico è elevata e maggiore sarà la sua  nocività all’interno    del   corpo   umano  qualora  la  persona  l’assorbisse  tramite il  terreno calpestato,  perché  maggiore  sarà  l’energia  di  movimento  E = m x v x v  (formula elaborata  da   Einstein),  acquisita  dagli  atomi  “magneto  sensibili” che formano le catene molecolari all’interno delle cellule.
Ultimamente  si  vuole  assegnare  la  possibilità  di  avere  la banda larga tramite un segnale  Wireless  trasmesso via etere, negli sperduti comuni periferici di montagna. Si  utilizza  per  lo  scopo una frequenza molto elevata che penetrando all’interno del corpo  delle persone (dei cittadini), ha una nocività maggiore. E’ certamente positivo utilizzare  a  basso  costo  la  banda  larga  anche  in  cima  a  una  montagna, ma la SUSCETTVITA’   magnetica   prevede   alcuni   aspetti   negativi  per  le  persone  e l’ambiente  in  cui  penetra  il segnale elettromagnetico. Per le persone si prevedono (nel   tempo)  inspiegabili  e  a  volte  invalidanti  malattie;  per  l’ambiente  invece  si prevede  un aumento di temperatura con variazioni climatiche dagli effetti devastanti e  non  indifferenti.  Resta  il  fatto  che  l’azione nociva del Campo Elettromagnetico, risulta  valido  per  TUTTE  le  persone,  indipendentemente  dal  loro credo Politico, Religioso,  benessere economico, grado di istruzione, colore della pelle degli occhi o dei capelli ecc:

TV DIGITALE: la  CE (comunità Europea), ha stabilito che entro il 31/12 2012, la TV digitale  venga  introdotta e sia l’unico standard utilizzato e perciò obbligatorio in tutti gli  Stati  partecipanti  all’Unione  Europea.  E’  utile  a questo punto valutare i PRO i CONTRO  che  si  avranno  per  (TUTTI)  i  cittadini  Europei  (anche  per coloro che sentite   “le   commissioni   competenti”  hanno  preso  a  LIVELLO  POLITICO,  tale IRREVOCABILE DECISIONE.
PRO:  la  tecnologia digitale, permette una migliore visione dei canali trasmessi, una migliore  definizione  dell’immagine e del colore, migliore qualità sonora, un notevole  aumento numerico dei canali trasmessi.
CONTRO:  per  ottenere  queste  migliorie  di  trasmissione,  la  quantità  dei segnali elettro  magnetici  presenti  nell’etere,  deve  essere notevolmente aumentata (sia in termini  di  frequenza 546 MHz che nella loro consistenza numerica), Visto il numero dei  CEM ambientali dovuti alla TV digitale, considerata la loro potenza, gli effetti sul clima   del   Pianeta,   sugli   esseri   viventi,  saranno  nocivi  e  numerosi:  diventerà  impossibile   considerarli   ora   nel   loro   risultato  finale  (ma  certamente  saranno imprevedibili).  Inoltre,  con  un  numero  maggiore  di  canali  televisivi  trasmessi, le persone avranno una maggiore opportunità di rimanere in casa per visionare quanto avviene   nel   mondo,   diventando   in   questo   modo   completamente  “passivi”  e dimenticandosi  di  partecipare  ad  una vita “sociale” cui erano predisposti. Il fatto di rimanere  parecchie  ore  davanti  al  televisore,  può  fare  diminuire  nelle  persone, l’interesse alla “sicurezza sociale” e questo potrebbe essere considerato positivo per chi    dovrebbe    preoccuparsi    nel   garantirla   (IL  POTERE  POLITICO)   che   si troverebbe facilitato nel suo compito gestionale di convincere le persone che questo è uno dei suoi interessi principali!!!.     

ELETTRODOTTI: negli ultimi tempi, è diventato usuale nelle campagne, interrare quei cavi che trasportano energia elettrica sostenuti dai tralicci (gli elettrodotti). Poiché l’interramento avviene a una profondità non elevata (forse non superiore ai 2/3 metri), è evidente che se l’isolante posto intorno al cavo non limita il CEM originato dalla circolazione di corrente, esso si diffonde nell’ambiente circostante. Peccato pertanto che il rimedio elaborato (l’interramento), sia essenzialmente estetico ma peggiorativo. Infatti non si vedrebbero più i cavi e i tralicci ma il CEM verrebbe captato più facilmente dalle persone camminando sul terreno nelle vicinanze dell’avvenuto interramento (vedi successivo paragrafo “figure di persone”). Inoltre il CEM prodotto dalla circolazione di corrente nel cavo interrato potrebbe più facilmente penetrare all’interno di materiale “magneto sensibile” presente nel terreno e questo aumenterebbe ulteriormente tramite la proprietà SUSCETTIVA, il valore del CEM ambientale, peggiorando la situazione. Inoltre il CEM originato dal cavo, penetrando nel terreno, altererebbe il suo habitat naturale perché interessando i microorganismi presenti, li danneggerebbe nelle loro catene molecolari e nel tempo il terreno potrebbe diminuire la sua fertilità! In effetti se una persona passeggiasse sul terreno al di sotto di un elettrodotto, verificherebbe che nel terreno, alcuni metri prima e alcuni metri dopo di esso, non esiste alcuna forma di vita di piccoli animali tipo Grilli, Cavallette, Formiche ecc. perché essi avendo il loro sistema muscolare alterato dalla presenza di CEM ambientale originato dalla circolazione di corrente nei cavi elettrici dell’elettrodotto, muoiono in breve tempo paralizzati e non sono in grado di creare un habitat naturale del terreno! Tutti ricordano la fotografia di una persona che staziona sotto un elettrodotto con in mano un tubo al neon che viene acceso dal CEM ambientale originato dalla circolazione di corrente nei cavi ad alta tensione del medesimo: se il relativo CEM ambientale è in grado di accendere la lampada di un tubo al neon, è in grado di svolgere anche la sua azione nociva nei confronti delle catene molecolari presenti all’interno delle cellule di un essere vivente (anche quelle costituenti il corpo umano), e questo è dimostrato dalla TOTALE assenza di qualsiasi forma di vita di animali di piccole dimensioni nelle sue immediate vicinanze.  

 

 

 

 

 

ELETTRODOMESTICI

Gli  elettrodomestici e tutte le apparecchiature elettriche si dividono in due categorie:
1)  Quelli dotati di motore elettrico.
2)  Quelle   prive   di   motore   elettrico:   ferro  da  stiro,  termocoperta,  alimentatori
     elettrici per carica batteria, TV…… .
La  loro  nocività  è  data  dalla  potenza  assorbita  durante  il funzionamento e dalla distanza   del   corpo   umano   durante  l’utilizzo:  per  esempio  il   ferro  da  stiro  o l’aspirapolvere, la playstation sono più nocivi di una radio.

Quando una apparecchiatura elettrica è in funzione, occorre immaginare vedere uscire dalla sua sagoma esterna, delle linee di forza di CEM che si diffondono per una certa distanza nell’ambiente. Stando in prossimità dell’apparecchiatura elettrica, si ha la possibilità di entrare nel raggio di azione del suo CEM prodotto. A questo punto occorre fare due altre precisazioni:

1)  Anche se ad una certa distanza uno strumento non rileva più la presenza di un CEM, le catene molecolari all’interno della cellula (essendo formate da una successione logica di atomi che sono l’elemento più piccolo presente in natura, possono subirne l’effetto nocivo.

2)  Se le linee di forza del CEM originato dall’apparecchiatura elettrica durante il suo funzionamento, penetra all’interno della soletta in cemento armato (c.a.) del pavimento e raggiunge il tondino di ferro, origina in esso un CEM indotto che  è possibile si diffonda (a che distanza esatta nessuno lo saprà mai), per un certo spazio ragion per cui una persona seguendo le indicazioni e allontanandosi dal CEM diretto (per esempio quello della TV che sta’ guardando), corre il rischio di captarne dal pavimento, uno indotto di valore maggiore. Questo ragionamento deve essere fatto anche per i grandi elettrodomestici tipo frigorifero, lavatrice, congelatore……. che hanno il motore di funzionamento posto in basso nelle vicinanze del pavimento. Forse è anche per questo motivo (unitamente ad altri tutti da scoprire), che le casalinghe sono più soggette alla SM.

L’argomento elettrodomestici sicuramente merita una trattazione più accurata e specifica ma per non appesantire il sito, verranno date alcune indicazioni generali:

1)  Non demonizzare l’uso degli elettrodomestici ma come tutte le cose, è necessario farne un uso ragionato: se la persona ha la SM o qualche altra patologia strana, l’utilizzo diretto dell’elettrodomestico deve avvenire solo quando indispensabile.

2)  Nell’utilizzo diretto dell’elettrodomestico ricordarsi di mantenere (se possibile ) una certa distanza considerando  che il CEM può essere anche assorbito dal pavimento.

3)    Non eccedere nell’utilizzo di TV, videoregistratore, PC, Playstation, ventilatore, condizionatore e di tute quelle apparecchiature in cui l’uso  è forzatamente ravvicinato al corpo.

      4) Occorre disporre nell’alloggio di uno spazio in cui il CEM ambientale sia limitato: questo spazio conviene sia la camera da letto. Tale condizione deve permettere di recuperare il danno biologico subito a causa del CEM (ricordarsi però che il CEM può anche essere assorbito dal pavimento). 

 ATTENZIONE: una apparecchiatura elettrica che dispone per il suo funzionamento di un motore elettrico, emette un inquinamento da elettrosmog superiore a quello di una apparecchiatura elettrica statica.

5)    Il  ventilatore  e  il  condizionatore  sono  sconsigliati  sia  per  il  CEM elevato originato  nel  funzionamento  dell’apparecchiatura sia per il loro possibile uso ravvicinato.

 

 

 

 

SCLEROSI MULTIPLA

Secondo la Medicina ufficiale, la SM, colpisce prevalentemente soggetti di età compresa tra i 20 e i 40 anni. E’ poco frequente sotto i 15 e sopra i 50; eccezionale sotto i 10 e sopra i 50. La SM è inoltre più frequente nelle femmine con un rapporto 1:2 rispetto ai maschi. In Italia secondo le stime più attendibili sono colpiti 5 soggetti su 10.000, ma in alcune zone come la Sardegna, sono riportate percentuali superiori. Nel mondo è più colpita la razza bianca. La distribuzione della malattia, non è uniforme come indicato dalla cartina riportata. (testo tratto dal libro: Conoscere la SM ed. AISM).

Considerazione: come si può osservare la razza bianca (più colpita), si distribuisce tra i paesi più industrializzati, mentre risulta evidente che negli stati in cui il consumo di energia elettrica è minimo la presenza di SM è inferiore. Le donne sono le più colpite dalla patologia, perché (a parer mio) svolgendo una attività prevalentemente casalinga, risentono maggiormente della condizione di inquinamento da elettrosmog presente in quell’ambiente.

 

 

Planimetria sulla diffusione geografica mondiale della Sclerosi Multipla

Un aspetto interessante deriva dagli studi sulle popolazioni migranti: se i soggetti emigrano da una zona a basso rischio verso una zona a più elevato rischio nei primi anni di vita, essi tendono ad assumere il rischio della popolazione ospitante, dato che sottolinea l’importanza di fattori ambientali nel causare la malattia. Al contrario se la migrazione avviene dopo la pubertà, tendono a mantenere il rischio della popolazione di origine (Dal libro: Conoscere la SM).

Considerazione: la pubertà è compresa tra gli 8 e i 14 anni per le femmine e tra i 10 e  i 16 anni per i maschi. La copertura completa degli assoni dei Nervi da pare delle cellule di Mielina, avviene nei bambini intorno ai 5 anni ed è chiaro che se il bambino emigra prima di tale età in un ambiente a rischio, può trarne delle conseguenze nocive dal CEM riscontrato nel nuovo ambiente.

 

 

 

Le tabelle, sono state elaborate comparando quella sulla diffusione mondiale per Nazione della Sclerosi Multipla con quelle in cui si indica per ogni Stato il consumo procapite annuo di energia elettrica. Le due planimetrie che riportano per ogni Stato, il consumo procapite di energia elettrica, sono riferite a dati elaborati nell’anno 2000; essi pertanto pur non risultando recenti, sono sufficientemente indicativi e dimostrativi della relazione esistente tra consumo di energia elettrica (con relativa produzione di CEM ambientali), e Sclerosi Multipla.

 

 

  

 

 

TABELLA 1

Continente

Africa

America del Nord

America del Sud

Europa

Asia

Oceania

Totale

N.V

14

 

 

 

4

 

18/0+0+0

Fino a 500 KW

14/2

 

4

 

9/1

 

27/3+0+0

501- 1.000 KW

5/1

 

4/2

1/1

3/1+1

 

13/3+1+2

1.001-2.000 KW

 

 

5/3

4/4

9/5+2

 

18/3+5+6

2.001-4.000 KW

1/1

 

2/1

10/8

4/1

 

17/2+1+8

4.000-8.000 KW

 

 

 

13/13

4/2+1

 

17/0+2+14

8.001 e oltre

 

2/2

 

3/3

1/1

2/2

8/1+0+7

Totale

34/4

2/2

15/6

31/29

34/2+9+4

2/2

118/12+9+37

 

 Attenzione: il primo dato rappresenta per ogni Continente il numero di Stati presenti in quella fascia di consumo di energia elettrica procapite annua: il dato numerico colorato, indica il numero degli Stati del Continente in cui è presente la SM con la sua diffusione percentuale minima, media, massima. Occorre notare che:

a)                La fascia di consumo di energia elettrica procapite annua al di sotto dei 500 KW è quella numericamente più consistente (come numero di Stati); tali Stati sono presenti in Asia e Africa.

b)                Le rimanenti fasce di consumo, hanno valori in numero di Stati che si possono considerare uguali. Fa’ eccezione la fascia di consumo di energia elettrica procapite annua superiore a 8.001 KW, in cui il numero di Stati è il più basso. La provenienza degli Stati appartenenti a tale fascia, è divisa tra 4 Continenti: America del nord, Europa, Asia Oceania.

DIFFUSIONE DELLA SM: colore arancio: diffusione BASSA 0 – 33 %

                                        colore blu: diffusione MEDIA 34 – 66 %

                                        colore rosso: diffusione ALTA 67 – 100 %

TABELLA 2

Fasce di consumo

N° di Stati

N° di Stati con SM

Percentuale

Meo di 500 KW o NV

45

3

6 % B

Da 501 KW a 1.000 KW

13

T

53 % M

Da 1.001 KW a 2.000 KW

18

14

77,7 % A

Da 2.001 KW a 4.000 KW

17

13

76,4 % A

Da 4.001 KW a 8.000 KW

17

16

93,3 % A

Da 8.001 KW al massimo

7

7

100 % A

La Tabella 2 rappresenta la percentuale degli Stati che nelle varie fasce di consumo annuo di energia elettrica, denotano la presenza di SM. Minore è il consumo procapite di energia elettrica e minore è il numero degli Stati che segnalano la presenza di SM. Si va’ da un minimo del 6,6 % per la fascia di consumo di energia elettrica inferiore ai 500 KW (45 Stati presenti esclusivamente in Asia e Africa), ad un valore del 100 % per la fascia di consumo superiore agli 8.001 KW annui.

TABELLA 3

Continente

N° Stati

N° Stati con SM

Perc. Stati con SM

AFRICA

14

4 di cui 4 B

12 %

AMERICA DEL NORD

2

2 di cui 2 A

100 %

AMERICA DEL SUD

16

6 di cui 6 B

49 %

EUROPA

31

29 di cui 29 A

93,5 %

ASIA

34

15 di cui 2 B, 9 M, 4 A

44 %

OCEANIA

2

2 di cui 2 A

100 %

TOTALE

118

58 di cui 12 B, 9 M, 37 A

49 %

 La Tabella 3 indica la percentuale di Stati che nei vari Continenti evidenziano la presenza di SM nel loro territorio. Risulta evidente che la presenza di SM è superiore nei territori di quei Continenti in cui gli Stati hanno un livello di industrializzazione maggiore e dove si segnalano migliori condizioni di benessere per la popolazione. Il dato concernente l’Europa (93,5 % degli Stati con SM) deve essere opportunamente riconsiderato in quanto la planimetria mondiale sulla diffusione della SM evidenzia degli Stati, Spagna e Portogallo, privi di tale patologia; probabilmente la planimetria geografica non rappresenta in data odierna (2005), una situazione realisticamente aggiornata; se ad una verifica si riscontrasse anche in tali Stati la presenza di SM (come probabile), la percentuale di Stati Europei con la SM salirebbe al 100 %

AFRICA

N° dello Stato 

Stato

Consumo di KW

SM sulla planimetria

Diff.  SM

3

TUNISIA

709

SI

B

5

SENEGAL

1.707

SI

B

19

ETIOPIA

27

SI

B

20

SUD AFRICA

3.800

SI

B

STATI CON SM: 4 a tasso di SM BASSO su 34 Stati del Continente

AMERICA DEL NORD

N° dello Stato 

Stato

Consumo di KW

SM sulla planimetria

Diff.  SM

35

CANADA

15.820

SI

A

36

U.S.A.

11.822

SI

A

STATI CON SM: 2 a tasso di SM ALTO su 2 Stati del Continente America del Nord

AMERICA DEL SUD

N° dello Stato 

Stato

Consumo di KW

SM sulla planimetria

Diff.  SM

37

MESSICO

1.459

SI

B

44

VENEZUELA

2.488

RI

B

46

PERU’

607

SI

B

48

BRASILE

1.743

SI

B

49

PARAGUAY

749

SI

B

50

ARGENTINA

1.634

SI

B

 STATI CON SM: 6 a tasso di SM BASSO su 15 Stati del Continente

EUROPA

N° dello Stato 

Stato

Consumo di KW

SM sulla planimetria

Diff.  SM

55

SPAGNA

3.899

NO

-

56

PORTOGALLO

3.306

NO

-

Nell’Europa la tabella è stata costruita al contrario inserendo gli Stati che non evidenziano la SM.

STATI CON SM: 29 tasso di SM ALTO su 31 Stati del Continente

ASIA

N° dello Stato 

Stato

Consumo di KW

SM sulla planimetria

Diff.  SM

83

RUSSIA

3.981

SI

M

84

GEORGIA

1.342

SI

M

85

AZERBAIJAN

1.631

SI

M

86

ARMENIA

1.141

SI

M

88

SIRIA

776

SI

A

89

KUWAIT

12.866

SI

B

90

LIBANO

1.930

SI

A

91

ISRAELE

5.069

SI

A

92

GIORDANIA

1.169

DI

A

96

INDIA

363

DI

B

108

GIAPPONE

7.421

SI

M

109

COREA

4.847

SI

M

110

CINA

714

SI (Parziale)

M

112

KAZAKISTAN

1.645

SI

M

113

KYRGIZISTAN

1.171

SI

M

 STATI CON SM: 16 di cui 2 a diffusione BASSA, 9 MEDIA, 4 ALTA, su 34 Stati del Continente.

OCEANIA

N°  dello Stato 

Stato

Consumo di KW

SM sulla planimetria

Diff.  SM

117

AUSTRALIA

8.307

SI

A

118

N. ZELANDA

8.399

SI

A

 

 

 

 

 

 

           

STATI CON SM: 2 a tasso di SM ALTO su 2 Stati del Continente

 L’Australia denota sul suo territorio una zona a MEDIA densità ed una zona ad ALTA densità di SM. Per comodità lo Stato (il Continente), è stato considerato tutto ad ALTA densità di SM.

CONSIDERAZIONI SULLE TABELLE

 Disponendo della planimetria che segnala la diffusione mondiale della SM contestualmente in ogni Stato, e delle tabelle indicanti per ogni Stato alcuni parametri caratteristici chiarificatori del loro sviluppo socio-economico e industriale, è possibile riscontrare che esiste una relazione tra SM e consumo procapite annuo di energia elettrica.

E’ utile rilevare che:

     1)  Se  il  consumo  procapite  annuo  di  energia  elettrica  supera  i 1.001 KW, le Nazioni  che  denotano  la  presenza di SM nella fascia 1.001-2.000 KW sono circa il 77,7 % di quelle appartenenti a tale fascia di consumo.

2)   Se il consumo di energia elettrica aumenta, tale percentuale sale fino ad arrivare per le due fasce più alte al 94 % e al 100 % (tabella 2)

     3)    Le tabelle sono state ricavate elaborando dati  del 2000 e perciò possono essere non del tutto indicative della situazione attuale.

Occorre rilevare che:

1) E’ difficile nel caso di Spagna, Portogallo, Arabia Saudita, Malesia, Thailandia, Panama, Costarica, capire perché in tali Stati non si rilevi la SM: occorrerebbe approfondire le conoscenze per capire qual è la reale situazione. E’ utile ricordare che ogni condizione riguardante i tempi di evoluzione del “disturbo” SM, è personale e dipende da molti fattori quali:

      a) Ambiente e modalità utilizzate nel vivere  da parte di chi ha la SM.

        b) Condizioni ambientali in cui la persona con la SM, ha vissuto, lavorato e ora vive e lavora (se riesce): queste modalità sono da tenere in considerazione perché la SM  dipende (come vedremo) dall’inquinamento elettromagnetico. Questo in alternativa potrebbe indicare che negli Stati in cui non si segnalano casi di SM, potrebbero o non esistere quelle strutture necessarie per procedere ad una diagnosi del “disturbo” o essendo il fenomeno della SM nella fase iniziale, la classe medica locale, non è ancora a conoscenza di quelle indicazioni che permettono di riconoscerne i primi sintomi che sono molto vaghi e in alcuni casi fuorvianti.

c) L’India ha un consumo procapite annuo di energia elettrica al di sotto dei 50 KW e risulta uno Stato a bassa presenza di SM perché:

            c1) Possiede grandi centri urbani e una industria adeguatamente sviluppatama ha anche una notevole popolazione rurale: inoltre è  possibile che molti suoi centri rurali siano poco serviti di energia elettrica o con tale prodotto scarsamente utilizzato per problemi economici.

             c2) Probabilmente il gran numero di persone e forse la presenza di un servizio sanitario che in alcune parti del paese non ha  strutture adeguate e lo standard necessario per individuare il “disturbo” e ciò tende ad abbassare la percentuale di popolazione con la SM.

Un discorso analogo può essere fatto per la Cina che segnala una parte geografica del territorio (quella più industrializzata e a maggior consumo di energia elettrica), con una presenza di SM in percentuale media, mentre nella rimanente parte geografica (forse prevalentemente agricola), tale “disturbo” risulta inesistente.

La Groenlandia che nella planimetria sulla diffusione mondiale della SM, risulta avere una bassa percentuale di tale “disturbo”, non è stata inserita nella determinazione delle tabelle 1, 2, 3, perché nella tavola “Pane e Computer” non compare con i suoi parametri caratteristici.

Visti i dati elaborati, occorrerebbe procedere ad uno studio approfondito per capire   se   le   percentuali   che  si  possono  ricavare  nel  rapporto  tra  Stati a  medio-alto consumo di energia elettrica (almeno 1.001 KW) e che denotano la SM in una percentuale che varia dal 76 al 100 % (tabella 2), siano reali o tali percentuali devono essere modificate per aggiornali ai valori attualmente (2009) in essere.

Contemporaneamente si può osservare che negli Stati in cui il consumo procapite annuo di energia elettrica è ridotto, la SM è praticamente inesistente: tali Stati si trovano in Asia e Africa. E’ possibile fare un ipotesi che giustifica la scarsa presenza o la totale assenza di casi di SM in alcuni Stati (pochi) che superano il consumo di 1.001 KW annui di energia elettrica.

Queste Nazioni hanno avuto uno sviluppo della loro società (sviluppo socio-economico e industriale) con relativo aumento di consumo di energia elettrica, in tempi recenti.

Dall’esperienza personale fatta con la mia SM, occorrono almeno 10/15 o anche 20 anni di esposizione continua e prolungata al CEM (di valore alternato), affinché si manifestino nel corpo i suoi effetti nocivi.

Sarebbe interessante rideterminare le Tabelle 1, 2, 3 con dati più recenti in quanto i dati per quel che riguarda il consumo di energia elettrica, risalgono all’anno 2000 mentre la planimetria sulla diffusione della SM potrebbe essere anteriore.

 

 

 

 

 

COSA SI SA’ DELLA SCLEROSI MULTIPLA 

Al momento attuale, si sanno le seguenti cose sulla SM

1) E’ una malattia di origine sconosciuta
2) Non esiste una terapia che sia in grado di risolvere in modo efficace la SM.
3) Colpisce  le  persone  nel  fiore della loro età; è difficile si concretizzi dopo i 50/60  anni.
4) Può essere di origine genetica.
5) Può  essere  causata  dal  Sistema  Immunitario  che  “impazzisce”  e distrugge le cellule di Mielina prodotte dal corpo umano.
6) L’evoluzione della malattia, è imprevedibile nel suo decorso.
7) La SM non è una malattia contagiosa.
8) Esistono degli inspiegabili  peggioramento (poussé).

Analizziamo  le  varie  ipotesi della neurologia e vediamo di porre in relazione il fatto che  la  SM  può  essere  originata  dall’azione  prolungata nel tempo di un CEM  nei confronti delle cellule del corpo di una persona.

1) In effetti l’affermazione che la SM è una malattia di origine sconosciuta, è corretta e che nessun ospedale, centro di ricerca, università di nessuna parte del mondo, utilizzando sia personale qualificato che sofisticate apparecchiature, dopo anni di impegno, ha raggiunto il risultato di dare una risposta positiva e soddisfacente alla soluzione del problema. Probabilmente la causa è particolare e la direzione in cui procedere per capire meglio la malattia, è differente da quelle finora seguite con insufficiente successo dalla Medicina. A questo punto potrebbe essere utile prendere in considerazione l’ipotesi CEM ambientali, che risulta sì di difficile immaginazione ma che per i ragionamenti fatti (basati sulla proprietà SUSCETTIVA), e per le conclusioni tratte in precedenza, potrebbe essere (lo è), la causa giusta.

2) Effettivamente le terapie elaborate e le cure mediche proposte, non risolvono in modo organico e specifico il problema. Con terapie mediche, si ottengono in una percentuale di casi, risultati che sono lievemente positivi ma per la loro casualità risultano imprevedibili: per questo motivo potrebbero essere dovuti al fatto che alcune persone con la SM sul totale dei casi esaminati, nel tempo cambiano abitudini di vita ma soprattutto l’ambiente in cui vivono.   

3) E’ vero che l’età media delle persone  con SM si sta’ abbassando; non è vero che al di sopra di una certa età (65 anni), il problema di tale patologia non si evidenzia. Ciò dipende dal fatto che alcuni sintomi della SM si confondono con quelli che vengono imputati all’invecchiamento e al decadimento fisico della persona. Sarebbe opportuno iniziare  a interpretare in modo differente le patologie dell’anziano. Alcuni sintomi dell’invecchiamento come stanchezza, debolezza, perdita di controllo della vescica ecc., in modo particolare quando sono diventati cronici, sono da imputare ai CEM ambientali. Una persona giovane nell’età dello sviluppo, ha bisogno di una maggiore quantità di cellule di Mielina e l’uso intensivo di apparecchiature elettroniche, il fatto di trovarsi a vivere in un ambiente in cui è sempre maggiore il consumo di energia elettrica, il numero notevolmente aumentato di segnali elettrici presenti nell’ambiente, in media, alta, altissima frequenza (con conseguente aumento di inquinamento da elettrosmog), può causare in alcuni giovani (il loro numero è in costante progressivo aumento), inspiegabili patologie neurologiche. E’ pertanto utile non sottovalutare il problema CEM ambientali prendendolo in giusta considerazione senza demonizzarlo in modo sbagliato. 

4)  L’affermazione che la SM è di origine genetica, ha certamente una sua validità perché i genitori  trasmettono ai figli le loro alterazioni genetiche. Le persone che compongono la famiglia (genitori e figli), vivono nello stesso ambiente per parecchi anni, hanno (per i primi anni d’età dei figli), le stesse abitudini ed un simile comportamento e stile di vita. A questo punto è possibile che più persone dello stesso nucleo famigliare sviluppino la stessa patologia. Per esempio su Internet ho acquisito segnalazioni di persone a cui era stata diagnosticata la SM oltre gli 80 anni, nuclei famigliari con 2 e anche con 3 persone con la SM. Questa è una ulteriore conferma che l’azione nociva del CEM ambientale sul corpo umano, non deve essere trascurata sia da chi agisce nel campo specifico della patologia, sia dalle autorità politiche che operano per la tutela della salute del cittadino. Inoltre se la SM è una malattia genetica, non capisco perché io ho tale patologia accertata nel 1999 e mia madre che abita con me dal 1990, sta’ evidenziando ora (2009), i primi sintomi della patologia. La trasmissione dei geni da genitori a figli è scientificamente possibile mentre da figli a genitori è un po’ più difficile da verificarsi!!!!   

5)  Il Sistema Immunitario svolge un ruolo di difesa dell’organismo umano che è fondamentale nella difesa da agenti patogeni esterni ed è impossibile (come afferma la ricerca), che il Sistema Immunitario “impazzisca”. Il problema molto probabilmente è dovuto al fatto che la catena proteica dell’HLA preposta al controllo della compatibilità delle cellule di Mielina (a causa dell’azione del CEM ambientale sugli atomi “magneto sensibili” che la compongono), si interrompe dando origine in questo modo ad un incomprensibile funzionamento del Sistema Immunitario.

6) L’affermazione che la SM ha un decorso imprevedibile con fasi di peggioramento, miglioramento, stazionarietà e ricadute imprevedibili, è una conferma che la SM è originata dal CEM ambientale: infatti  come si sa’ il CEM ambientale non si vede, non si tocca, non si sente non manifesta la sua presenza, non fa’ nessuna distinzione tra razza, sesso, religione, età, ecc., non segue leggi umane che talvolta sono soggettive, possono avere deroghe o eccezioni, ma è coerente con le leggi e proprietà fisiche che sono eterne, universali, immutabili ed implacabili con TUTTI. 

7)  E’ evidente che se il meccanismo che determina la SM è quello messo in opera dal CEM ambientale, non è possibile che la malattia sia contagiosa. Questo da una parte conferma quanto asserito dalla medicina ufficiale, dall’altra valorizza la certezza degli effetti nocivi del CEM ambientale. Abbiamo visto che la medicina segnala inspiegabili casi di più persone nello stesso nucleo familiare ed è pertanto anche possibile che più nuclei familiari che vivono nello stesso stabile con identiche condizioni di inquinamento ambientale da elettrosmog in bassa, media, alta  frequenza, possano avere al loro interno, delle persone che nel tempo sviluppino la SM. In questo modo si evidenzia il fenomeno ambientale che per la medicina può essere una delle cause della SM. Per esempio nello stabile in cui abito, la persona che vive al piano sopra il mio, da almeno 25 anni è in sedia a rotelle e altre 5 persone evidenziano sintomi esteriori dovuti a una deambulazione nel movimentare gli arti inferiori non “normale” che possono essere interpretati come il triste presagio di una possibile futura SM. Inoltre nel periodo in cui era locata in un locale di 12 metri quadrati della cantina (occupandolo interamente), una cabina elettrica alimentata a 22.000 Volt, sono morte nel giro di 8 mesi 3 persone che abitavano in alloggi tutti perpendicolari al locale cantina incriminato: le persone abitavano al 1°, 2°, 4° piano mentre io abito al 3° e in quel periodo avevo già schermato il letto e questo mi permette ancora di essere vivo! La cabina elettrica è stata oggetto di un esposto presso la Procura del Tribunale di Torino, protocollata con il n° 2489 K 2003 ed esaminata dal PM dott. Fabio Scevola che non essendo al corrente dell’azione nociva svolta dalla proprietà SUSCETTIVA (nonostante quest’ultima fosse stata segnalata con fotocopia tratta dal libro scolastico “Elettrotecnica Generale” autori Olivieri & Ravelli), l’esposto è stato archiviato per non luogo a procedere in base ad alcuni articoli del C.P.P.. L’archiviazione dell’esposto da parte del PM dottor Fabio Scevola, non ha interrotto l’azione nociva dei CEM ambientali e mi sono reso conto che l’articolo 32 della Costituzione, non è stato tenuto in considerazione. In ogni caso, alcuni giorni dopo l’archiviazione dell’esposto, l’AEM ha cominciato i lavori per lo spostamento della cabina elettrica; tali lavori sono terminati in data 25 aprile 2004. Il fatto che i CEM svolgano un azione nociva nei confronti delle cellule del corpo del dottor Fabio Scevola, è una magra consolazione (qualcuno lo avvisi). Il non rispettare l’articolo 32 della Costituzione che dice che lo Stato tutela la salute dei cittadini… da parte del PM dottor Fabio Scevola, può essere configurato come un reato con l’aggravante che il fatto è stato commesso nell’esercizio delle proprie funzioni oppure no!!           

8) Le poussè (peggioramenti improvvisi dei sintomi della SM), sono rapide, inspiegabili ed improvvise: sono causate dal fatto che una persona entrando nel raggio di azione di un CEM ambientale (più o meno forte), ne subisce immediatamente gli effetti nocivi perché il CEM penetra nel corpo di una persona molto velocemente. E’ pertanto probabile che il CEM penetrato nel corpo umano, provochi immediatamente la rottura di chissà quali e quante catene molecolari all’interno di chissà quante e quali cellule. E’ possibile anche che la morte di cellule di Mielina poste su un nervo “principale” e non adeguatamente sostituite da nuove cellule (di Mielina), causi il mancato transito sullo stesso nervo di un segnale elettrico che viene utilizzato dal corpo per la contrazione di un certo numero di muscoli e questo fatto origina una poussè Occorre dire che una cosa è la SM mentre un’altra cosa sono i suoi sintomi: la progressione della SM è lenta perché è graduale la diminuzione di cellule di Mielina intorno agli assoni dei nervi, mentre i suoi sintomi (le sue manifestazioni esteriori), possono peggiorare molto velocemente (ma in modo differente da persona a persona), quando l’individuo entra nel raggio d’azione di un CEM ambientale, i suoi effetti esteriori sono imprevedibili;  questo avviene però in funzione del grado di evoluzione della SM sviluppata nella persona.

ESEMPIO

 Se due persone, di cui una sana (S) ed una malata di SM (M), sono vicine su un pavimento o su un terreno in cui è presente un CEM di valore nocivo, penetrato nel loro corpo, e che in questo modo orienta alcuni atomi (miliardi) di  elementi magneto sensibile, presenti in alcune delle catene molecolari (ed è possibile che talune di esse vengano rotte) all’interno delle loro cellule, sia in S che in M si verificano i seguenti fenomeni:

1)  Sia in S che in M quando il CEM ambientale penetra all’interno del corpo, gli atomi o le molecole di  elementi “magneto sensibile” soggette all’orientamento (prop. SUSCETTIVA), è possibile rompano in un attimo (in chissà quanti punti), un numero imprecisato di catene molecolari (di tipo differente in S o M), in un numero indefinito di cellule (anche loro differenti tra S ed M).

 2) Se la rottura delle catene molecolari, riguarda anche quelle delle proteine Mitocondriali (le riserve di energia della cellula), prodotte dai Mitocondri coinvolgendo in tale rottura anche le nuove proteine che è possibile sotto l’azione del CEM vengano prodotte in modo anomalo, sia in S che in M, si avrà una minore quantità di energia disponibile per le funzioni biologiche degli organi e per la deambulazione regolare degli arti del corpo. In S le catene molecolari delle proteine presenti nel corpo e biologicamente regolari, sono in numero maggiore e pertanto la persona non si accorgerà della sua temporanea anomalia. Se in S dopo la fuoriuscita dall’ambiente in cui era presente il CEM ambientale di valore nocivo per le catene molecolari delle sue cellule, non si ricostituiscono le catene molecolari rotte (a causa del CEM) per esempio dei geni  (presenti nel nucleo o nel Mitocondrio) prima della riproduzione della cellula, le cellule subiranno un danno biologico irreversibile del quale la persona probabilmente non si accorgerà perché gli immediati sintomi esteriori non saranno evidenti per via del fatto che quello del corpo che funziona ancora regolarmente, “copre” le anomalie generate nelle cellule dal CEM ambientale: inoltre  le riserve di energia che S ha a disposizione sono sufficienti a “coprire” gli effetti delle temporanee rotture che si avranno nelle catene molecolari delle proteine mitocondriali all’interno dei vari tipi di cellule appartenenti ai vari organi del corpo di S.

3)  In M la situazione è decisamente peggiore perché dato il suo stato fisico (consideriamo che in M la SM sia abbastanza evoluta), ha già una limitata presenza di proteine Mitocondriali a disposizione nella cellula muscolare per la sua contrazione; la presenza di un CEM ambientale provoca ulteriori danni in alcune delle poche proteine Mitocondriali rimaste integre (sane), ed è possibile che in tale modo diminuiscano in maniera evidente le riserve di “energia” a disposizione delle cellule rimaste sane per la loro capacità funzionale di contrazione (se trattasi di cellule muscolari), fermo restando il fatto che anche in M, il danno biologico alle stesse condizioni di S può diventare irreversibile.

4)  Vista la situazione, se S si sposta nell’ambiente in cui è presente un CEM ambientale di valore nocivo, lo fa’ in modo del tutto regolare perché il danno biologico  che ha nelle catene molecolari delle cellule del suo corpo è ancora limitato ed è “mascherato” da ciò che funziona regolarmente. Se invece in tali condizioni cerca di spostarsi M (nello stesso ambiente con CEM nocivo), è molto probabile che essendo poche le cellule del suo corpo rimaste ancora sane rispetto al totale (tenendo presente che anche parte delle cellule sane risultano avere subito danni temporanei dal CEM ambientale in cui si trova M), le sue funzionalità biologiche e la capacità di deambulazione complessiva, peggiorano ulteriormente e diventano evidenti perché il cattivo funzionamento di parte delle cellule sane danneggiate, non è “mascherato” come in S, da un rilevante numero di cellule rimaste biologicamente sane. Inoltre sia in S che in M, il CEM con le sue polarità, può interferire (sicuramente interferisce), sia con alcuni segnali elettrici emessi dal cervello che con alcuni segnali elettrici utilizzati dalle cellule per il loro funzionamento biologico. In questa condizione, gli effetti possono essere evidenti in M ma non lo sono in S. Occorre tenere presente che M ha un numero minore di cellule di Mielina sui suoi nervi ed è pertanto scontato che sarà minore il numero dei segnali elettrici emessi dal cervello, che raggiungono regolarmente i suoi muscoli con evidenti anomalie nel deambulare regolarmente gli arti inferiori.

Praticamente il CEM (che opera utilizzando solo leggi fisiche), procura dei “danni biologici” a tutte le persone, perciò il problema coinvolge direttamente le persone malate ma indirettamente tutte le persone (anche quelle che al momento attuale  si considerano esenti dal fenomeno perché ancora sane.

 

 

 

 

ADOLESCENTI, ANZIANI E SCLEROSI MULTIPLA

Quando nasce una persona non ha già tutti i nervi del corpo ricoperti di cellule di Mielina. La gestazione è breve per permettere la totale copertura dei nervi e poi nel primo periodo di vita, il nascituro non cammina e per relazionarsi con il mondo esterno, ha bisogno di vedere, sentire, vagire, di deambulare approssimativamente gli arti ma non di camminare. Non per questo la necessità di nuove cellule di Mielina è minore; essa aumenta progressivamente nei primi anni di vita per i seguenti motivi:

1) E’ necessario ricoprire i nervi (i loro assoni), con nuove cellule di Mielina seguendo in questo modo lo sviluppo corporeo. E’ accertato che la copertura completa degli assoni avviene intorno al 5° anno di età. Infatti fino a quell’età il bambino non deambula regolarmente gli arti.   

2) Dopo un certo numero di anni (quanti non è dato a sapersi), dopo aver svolto in modo corretto il loro compito di permettere il passaggio dei segnali elettrici che originati dal cervello raggiungono i vari organi del corpo, le cellule di Mielina posizionate sull’assone, muoiono per cause biologiche, abbandonando la loro posizione che deve essere occupata da cellule di nuova Mielina. 

A QUESTO PUNTO DIVENTA EVIDENTE CHE FINO AL TERMINE DELL’ETA’ DELLO SVILUPPO, LA NECESSITA’ DI CELLULE DI NUOVA MIELINA E’ MAGGIORE A CAUSA DELLA SOSTITUZIONE DELLE CELLULE DI MIELINA BIOLOGICAMENTE MORTE; INOLTRE LE NECESSITA’ AUMENTANO PERCHE’ OCCORRE SEGUIRE LO SVILUPPO CORPOREO DELL’INDIVIDUO.

 In questo periodo adolescenziale, il giovane risulta avere un maggiore interesse e una più elevata opportunità di utilizzare apparecchiature elettroniche come PC, Playstation, TV, HI-FI ed ora telefonini cellulari. Tutte queste apparecchiature, producono ed erogano un CEM e se l’adolescente ne fa’ un uso eccessivo, se nell’ambiente in cui vive, è già presente un CEM ambientale esterno dovuto per esempio ad una cabina elettrica o ad un cavo elettrico ad elevato trasporto di energia interrato nelle immediate vicinanze dello stabile in cui abita, alcune delle sue catene molecolari all’interno di molte cellule, possono essere soggette a rottura/e, ed in più il Sistema Immunitario può essere indotto dal CEM ambientale, sia a distruggere le nuove cellule di Mielina prima che esse si dispongano intorno ai nervi che stanno diventando più lunghi per lo sviluppo corporeo, sia ad originare qualche altra “strana” patologia autoimmunitaria a causa  di qualche rottura nelle catene molecolari che formano gli HLA del Sistema Immunitario. Occorre anche non trascurare il fatto che l’azione del CEM originato da apparecchiature elettroniche tipo PC, Playstation, telefoni cellulari (o dai loro segnali elettromagnetici), è assodato causino  rotture anche nel DNA cellulare o mitocondriale (o in alcune catene presenti nelle cellule), con possibilità di danni che possono risultare irreversibili.

Se l’azione del CEM ambientale si protrae nel tempo, è possibile che l’adolescente aumentando per motivi naturali la sua altezza, non riesca a ricoprire completamente gli assoni con le cellule di Mielina necessarie ed in questo modo la persona può avere qualche primo sintomo di facile stanchezza. Inoltre se il CEM ambientale provoca una diminuzione di Ferro e di Calcio, una carenza di questi elementi nell’organismo può dare origine a uno sviluppo corporeo inferiore alla media; questo capita in caso di carenza di Calcio (elemento “magneto sensibile”), indispensabile per lo sviluppo regolare dello scheletro osseo e a eventuali insufficienze muscolari per carenze sia di Ferro che di Calcio.

L’importanza delle condizioni ambientali casalinghe quale causa della SM, è confermata dal fatto che percentualmente le donne sono più soggette a tale patologia (2 donne per ogni uomo).

Esempio: è più probabile che tale patologia si sviluppi in una casalinga che per il suo ruolo familiare passa parecchio tempo in un ambiente inquinato dal CEM, piuttosto che il marito che svolge la sua attività su un peschereccio d’altura.
Se ci troviamo davanti ad una relazione CEM = SM dopo 10/15/20 anni di azione nociva del CEM ambientale di valore elevato, l’atteggiamento comportamentale dell’adolescente deve essere molto attento nel limitare l’utilizzo delle apparecchiature elettroniche.

Ricordo che in alcune occasioni i TG hanno segnalato casi di giovani che durante un uso prolungato di playstation, (che sviluppano un buon CEM e hanno un uso ravvicinato al corpo umano),  sono stati oggetto di crisi epilettiche.

Le crisi epilettiche possono verificarsi anche quando una persona cammina su un marciapiede sotto al quale transita un conduttore elettrico qualora esso originasse un discreto CEM.

SCLEROSI LATERALE AMIOTROFICA (SLA)

Gli Italiani che soffrono di tale patologia altamente invalidante e con esito finale mortale, sono circa 5.000. La SLA consiste in una progressiva perdita di capacità muscolare del corpo umano; la persona sofferente di tale patologia, in poco tempo non ha più la capacità di reggersi in piedi, quella di alimentarsi autonomamente, ha difficoltà respiratorie, di movimentare gli arti superiori, parla tramite un PC o la  lettura di un foglio trasparente in cui sono scritte le lettere  dell’alfabeto  e   che  una  persona  gli  fa’  scorrere  davanti agli occhi, talvolta corre il rischio  di diventare cieco.
      
Si è notato che colpisce in una percentuale maggiore i calciatori professionisti mentre nei giocatori di basket e nei ciclisti  tale patologia è presente in percentuale uguale a quella  della  restante  popolazione. Il fatto implica una riflessione per capire il motivo di tale condizione.

Il gioco del calcio ha subito negli ultimi 20-30 anni una evoluzione che lo ha portato ad una profonda modificazione passando da uno sport  tecnico e individuale, a uno prevalentemente collettivo, atletico e molto agonistico. E’ stato ridimensionato l’aspetto tecnico (che è pur sempre presente), e quello atletico/agonistico  ha assunto un ruolo sempre maggiore. I giocatori di calcio, sono diventate persone con una muscolatura sempre più sviluppata e possente; questo ha comportato un impiego di tempo sempre maggiore dedicato all’allenamento atletico. E’ probabile che l’allenamento atletico, non si sia limitato ai risultati che si ottengono sul “campo” di allenamento, ma che esso venga proseguito in palestra utilizzando degli stimolatori muscolari che funzionano rilasciando dei piccoli impulsi elettromagnetici che stimolano in questo modo, lo sviluppo della muscolatura del giocatore. In effetti i giocatori di calcio hanno una muscolatura sempre più sviluppata che permette loro sia una maggiore potenza di tiro che uno sforzo fisico superiore e prolungato. Trenta o quaranta anni fa’ il giocatore era più statico, il suo ruolo prevedeva la copertura di una parte ridotta del campo di gioco mentre attualmente è facile ritrovarsi con un difensore che partecipa ad una azione di attacco e un attaccante che “sgomita” in difesa. Si può notare però che il giocatore se ha acquisito con l’utilizzo degli stimolatori elettrici muscolari, una muscolatura invidiabile, essa è diventata più fragile. Questo avviene perché se da una parte lo stimolatore muscolare sviluppa le cellule muscolari, dall’altra (per la proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici), tramite i suoi impulsi elettromagnetici, pone in orientamento alternato (e casuale), gli atomi “magneto sensibili” delle catene molecolari con le quali interagiscono e che in questo modo hanno la possibilità di rompere la catena molecolare di appartenenza all‘interno delle cellule raggiunte e penetrate dagli impulsi elettrici degli stimolatori muscolari. Il fenomeno si ripete parecchi volte (miliardi) all’interno delle cellule che formano il corpo umano a causa dell’utilizzo dello stimolatore muscolare con il risultato che la muscolatura risulta sviluppata e possente ma molto fragile per la sua costituzione. Questa fragilità si concretizza in “incidenti” nel fisico del giocatore che in alcuni casi sono interpretati come “incidenti di gioco”. Tipico è il caso di un giocatore possente nella muscolatura ma fragile per i frequenti malanni fisici come Ronaldo.

CONSIDERAZIONE:  la   SLA   viene   considerata   dalla Medicina e dalla  Ricerca, una malattia autoimmunitaria

I giocatori di basket non utilizzano gli stimolatori elettrici muscolari perché nel gioco della pallacanestro l’importanza preminente è quella della precisione del tiro nel centrare il canestro e per raggiungere lo scopo si utilizza l’allenamento sul parquet che sviluppa  sia  i muscoli  del corpo  e migliora il giocatore nella precisione del tiro  preparandolo ad ogni possibile situazione originatasi nel gioco.

Un   ragionamento   simile   può   essere   fatto   per   i   ciclisti  i  quali  sviluppano  la muscolatura agli arti inferiori con l’allenamento su “strada” utilizzando la bicicletta. Le persone che a livello professionistico praticano lo sport del basket e quello del ciclismo, non si troveranno mai ad utilizzare gli stimolatori elettrici muscolari, non creando mai le condizioni per originare nel loro corpo la SLA.

Analizzando  il  problema,  si  possono trarre conclusioni che possono chiarire quale è la causa che la origina, rendendo però impossibile la guarigione
Vista  la  tipologia  della  malattia  che  disattiva progressivamente la funzionalità del  sistema  muscolare  della  persona,  probabilmente il fenomeno non può che essere causato  dalla  mancanza  preminente  del  segnale elettrico che il cervello emette e che non arriva debitamente alla cellula muscolare per la sua contrazione.
Per concretizzarsi questo fatto, si possono verificare due condizioni:
1) Il segnale elettrico, non può effettuare il suo percorso, per la carenza complessiva delle  cellule  di  Mielina  sull’Assone  del  nervo  che collega il cervello alla cellula muscolare:  questo  fenomeno  può avere due cause ambedue dovute alla catena molecolare dell’HLA del Sistema Immunitario interrotta.
- Nel primo caso, la catena molecolare dell’HLA viene interrotta dal CEM ambientale  penetrato nel corpo umano.
- Nel  secondo  caso,  il  Midollo  Osseo  che produce il Sistema Immunitario, lo crea con  la  catena  molecolare  dell’HLA  deputato  al  controllo  delle  nuove cellule di Mielina,  prima  che  esse  si  depositino sull’Assone del nervo, già interrotta ragion
  per  cui  ci  sarà  da  parte  del  Sistema  Immunitario, la distruzione completa delle cellule  di  nuova   Mielina  controllate. In questo caso, l’unica soluzione possibile al  problema,   è   la   sostituzione  tramite   trapianto   del   midollo   osseo   “malato”,   sostituendolo con quello “sano” di un donatore.
2) Il  segnale  elettrico  del  cervello,  non  raggiunge  la cellula muscolare, perché le  cellule  che  costituiscono  gli  Assoni,  a  causa  del  danneggiamento operato dal   CEM   ambientale,   muoiono:   questa   condizione  non  permette  alle  cellule  di   nuova  Mielina  di  posizionarsi su di essi non permettendo quindi il passaggio del   segnale  elettrico emesso  dal cervello, decretando in questo modo la progressiva
    “paralisi muscolare” della persona.        

EPILESSIA

Malattia  neurologica caratterizzata da una alterazione dell’attività elettrica del cervello che si  manifesta  con  crisi  di  aspetto  clinico  diverso  (sensitive,  psichiche, neurovegetative, motorie),  e  a  insorgenza  improvvisa,  con  spiccata  tendenza  a ripetersi, (una sola crisi quindi,  non  significa  che  il  soggetto  sia  affetto  dal disturbo). L’alterazione elettrica può restare  limitata  a  un  gruppo  di cellule del cervello, oppure diffondersi e interessare tutto l’organo (Dizionario Medico UTET).

    Anche in questo caso, si apprende che la malattia risulta una alterazione improvvisa dell’attività elettrica del cervello; abbiamo visto in precedenza che una alterazione improvvisa delle funzionalità cellulari (in questo caso cellule del cervello), non può che essere originata dal CEM ambientale penetrato nel corpo umano! In effetti il TG, alcune volte, ha segnalato il caso di ragazzi che giocando (per parecchio tempo) con la play station, hanno sviluppato all’improvviso sintomi riconducibili all’E.. La playstation, sviluppa nel suo funzionamento, dei CEM (di valore imprecisato) e ha un suo utilizzo ravvicinato alla persona; pertanto quando il suo CEM penetra all’interno del corpo umano, gli effetti risultanti, in alcuni casi possono essere devastanti ed evidenziare l’E.. Facendo alcune ricerche su siti Internet specializzati nell’E., ho appreso che in alcuni casi, l’E. si è manifestata all’improvviso in soggetti che stavano guardando la TV, o camminavano su un marciapiede. Bisogna sapere che in alcuni casi, al di sotto di un marciapiede, transitano i cavi elettrici di alimentazione degli “stabili” adiacenti e ovviamente tali cavi essendo talvolta superficiali, sviluppano CEM che penetrano all’interno del corpo delle persone che vi camminano sopra, provocando talvolta in alcune, il manifestarsi inspiegabile dell’Epilessia.  

MORBO DI ALZHEIMER

     La malattia è abbastanza comune fra le persone di una certa età: si nota però un tendenziale aumento della patologia e l’età media in cui si manifesta per la prima volta, tende a diminuire abbassandosi regolarmente. Quello che preoccupa, è il fatto che la medicina ufficiale non ha ancora compreso qual è la sua causa scatenante e la ricerca scientifica non ha ancora elaborato una terapia efficace per la cura adeguata della patologia.

Il n° 28 datato 19 Giugno del settimanale l’Espresso, conteneva a pag.181 un articolo di Maria Serena Palieri dal titolo “Terapia verde”. In tale articolo si segnala che un Architetto (Valla vedi anche il sito Internet www.patriziavalla.it nel ristrutturare case di riposo riservate a anziani con morbo di Alzheimer, si era accorta, che le persone con tale patologia, dopo due mesi di permanenza nella casa di cura,  (comprendente anche l’utilizzo per alcune ore al giorno del giardino presente nella struttura del ricovero), miglioravano le loro condizioni sia mentali che motorie tanto che gli stessi ricoverati si accorgevano del loro nuovo e gradevole stato di benessere. Il merito del miglioramento della salute fisica e mentale degli anziani ricoverati, venne attribuito dall’Architetto responsabile della ristrutturazione, alla disposizione delle piante nel giardino, all’utilizzo nelle aiuole, di fiori dai colori e dai profumi opportuni. L’insieme di tali fattori, nel breve periodo di due mesi, svolgevano (opinione dell’Architetto), un’efficace azione positiva nei confronti  del  fisico  e  della  mente debilitata dell’anziano, permettendone un parziale e sicuro recupero psicofisico. Senza nulla togliere alle proprietà curative delle bellezze arboricole dei giardini progettati dall’Architetto, è utile fare un'altra considerazione: è difficile che in un giardino ci sia un CEM ambientale di valore tale da interferire con l’attività biologica delle cellule del corpo umano, anzi è più probabile che di esso non venga rilevata traccia e se tale condizione è prolungata nel tempo (nel caso esaminato 2 mesi), si può assistere ad un miglioramento psicofisico delle persone con Alzheimer, tanto che costoro resesi conto della nuova condizione, adducendo il merito della nuova situazione al “giardino”, cercavano di opporsi nel tornare a vivere in un ambiente (quello familiare), che se anche pieno di affetto nei loro confronti, era considerato ostile e nocivo per la propria salute. Anche in questo caso come nell’ippoterapia o nell’utilizzo della barca a vela, si conferma l’effetto benefico che ha il corpo umano nel vivere in un ambiente privo di CEM ambientali.

    Se fosse corretta (uso il condizionale per cortesia), la relazione CEM ambientali = probabile morbo di Alzheimer (naturalmente l’effetto nocivo del CEM nei confronti del corpo umano deve essere prolungato negli anni), il periodo necessario da passare lontano dai CEM ambientali per recuperare una condizione psicofisica accettabile, deve essere maggiore dei due mesi prospettati nell’articolo del settimanale; in ogni caso penso che la relazione sia certa e che la durata del tempo da passare lontano dai CEM ambientali debba essere personalizzata.

    Quello che avviene realmente all’interno del cervello ad opera dei CEM ambientali, è molto difficile da stabilire. In ogni caso si possono verificare due tipi di danneggiamenti:

1) Una interruzione dei collegamenti tra le varie cellule del cervello in modo tale che i  piccoli segnali elettrici che esse si scambiano permettendo una regolare attività funzionale di ricordo e  elaborazione dei ragionamenti cerebrali, non possa più avvenire.

2) Un danneggiamento delle cellule cerebrali detentrici del ricordo con probabile alterazione funzionale e possibile morte delle stesse, con perdita in questo caso di quanto memorizzato.

    L’età media delle persone con morbo di Alzheimer si sta’ abbassando mentre il loro numero è in progressivo costante aumento a causa della sempre maggiore quantità di CEM presenti nell’ambiente in cui viviamo (e del loro valore assoluto che è in costante aumento). E’ discutibile l’affermazione in cui si asserisce che le persone con morbo di Alzheimer sono aumentate perché sono migliorate le tecniche di diagnosi della patologia: sicuramente il miglioramento della diagnosi c’è stato ma la realtà è un'altra perché probabilmente (o meglio certamente), sono i CEM ambientali la vera causa della patologia.

     ATTENZIONE: perché ricordiamo molto facilmente gli episodi della nostra infanzia e in età più o meno avanzata non ricordiamo a volte quello che abbiamo fatto 20 minuti prima? Il motivo è semplice: nella prima infanzia, utilizziamo la parte più interna del cervello per memorizzare i ricordi. Essa è anche l’ultima ad essere danneggiata nelle sue cellule e nei suoi collegamenti con altre cellule, dai CEM ambientali. Mano a mano che la nostra età aumenta, utilizziamo per la memorizzazione dei ricordi la parte sempre più esterna del cervello che è anche quella che viene danneggiata per prima dai CEM, con le conseguenze che ne derivano. Inoltre occorre prendere atto che il premio Nobel Rita Levi Montalcini, ha dimostrato che le cellule del cervello non si riproducono (una minima parte pare però si riproduca), e quando per motivi inspiegabili muoiono, viene cancellato o perso il ricordo che avevano memorizzato.

     I miglioramenti psicofisici nelle persone sofferenti di morbo di Alzheimer ricoverate nella casa di riposo di Quattro Castella (Reggio Emilia), sono stati confermati dall’Unità di Valutazione Geriatrica di Reggio Emilia che ha registrato nei malati un recupero di funzioni primarie come la capacità di nutrirsi, andare in bagno senza aiuti e una  regolarizzazione del ciclo sonno-veglia. Inoltre mentre si presume che un ammalato stia meglio in casa propria, alla fine del ricovero di sollievo (per i familiari), i pazienti non volevano tornare in abitazioni che sentivano più insicure dell’Istituto in cui erano stati ricoverati.

     Personalmente vorrei raccontare il mio caso di Alzheimer dovuto ad un eccesso di Campi Elettromagnetici ambientali captati dal pavimento e seguendo questo percorso penetrati nel mio corpo.

     Circa 4 anni fa’, nel 2005 (a quell’epoca mi era già stata diagnosticata la Sclerosi Multipla, ero diventato invalido al 100%, passavo 20-22 ore al giorno immobile nel letto), mi accorsi che in quelle condizioni i primi sintomi di Alzheimer si stavano impadronendo della mia mente. Capivo tutto ciò che mi veniva detto ma le mie risposte ai quesiti degli interlocutori, erano balbettanti per le prime difficoltà che incontravo nell’esprimermi e nel parlare; quello che preoccupava maggiormente era il fatto che mi rendevo conto che le risposte alle domande postemi, non coincidevano talvolta con quello che volevo esprimere. Nei rari momenti di lucidità cercai di capire il perché di questa mia inspiegabile evoluzione mentale peggiorativa  che mi  portava   ad   avere   anche   problemi   di   cuore  con  frequenti  episodi  di  aritmia  e difficoltà respiratorie.

    Decisi di sostituire il letto in metallo con uno in completa struttura in legno,  cambiai il materasso a molle con uno di lana  schermando il letto come indicato in precedenza nel paragrafo Figure di persone,  utilizzando dapprima 2 lamiere di piombo (formavano un quadrato di 12-15 cm. di lato opportunamente avvolte con nastro adesivo di quello utilizzato per sigillare i pacchi onde evitare che il piombo sublimi),  e interponendole tra il pavimento e ogni zampa del letto in  legno. Con questo semplice accorgimento, mi accorsi che la mia condizione di salute mentale e parzialmente quella fisica, lentamente migliorava tanto che dopo circa 1 anno,  non avevo più le difficoltà respiratorie, problemi di cuore che prima sentivo particolarmente debole, associato a rari fenomeni di aritmia cardiaca, capacità di ragionare e di esprimere i miei concetti, notevolmente migliorata. Visto il successo decisi di migliorare ulteriormente la schermatura del letto portando il numero delle lamiere di piombo a 4 e sovrapponendo ad esse 1 lamiera di alluminio e uno strato di gomma da 1mm.. Devo segnalare che con questo tipo di schermatura, stazionando sul letto, anche alcuni sintomi della mia Sclerosi  Multipla stanno regredendo!!! In effetti l’Unità di valutazione geriatrica di Reggio Emilia, ha verificato che il ricovero in una struttura per anziani sofferenti di Alzheimer, con utilizzo per poche ore al giorno di un giardino (privo di CEM ambientali, (ma la stessa struttura della casa di riposo potrebbe averne avuto pochi o di valore poco elevato), si risolveva in due mesi con miglioramenti alle condizioni psico-fisiche delle persone.

MALATTIE ORMONALI

Ormoni: (dal greco Horman, mettere in moto). Sostanze secrete da ghiandole (Endocrino, sistema) o da cellule specializzate riunite in gruppi all’interno di organi non ghiandolari (per es. cervello, polmoni, intestino). Gli Ormoni vengono riversati nel sangue e agiscono a livello di tessuti o organi specifici, per questo detti organi bersaglio, distanti dalla zona in cui avviene la secrezione; alcuni Ormoni sono anche coinvolti nel processo di metabolici all’interno dell’organismo. La secrezione avviene secondo un meccanismo di feedback che la stimola o la inibisce in relazione alla quantità di ciascun specifico Ormone presente nel sangue.

La maggior parte degli Ormoni à di natura proteica ossia è costituita da catene più o meno lunghe di aminoacidi (cioè di catene di atomi aventi una successione logica). I principali sono l’insulina, la tiroxina, l’O. della crescita, l’O. adrenocorticopo, gli O. sessuali femminili, il testosterone, la calcitonina, gli O. steroidei o glicocorticoidi. La branca della medicina che si occupa dello studio degli O. è l’endocrinologia. (Diz. Medico UTET, vol. 2°).

Molto importante è la segnalazione che gli Ormoni sono tutti delle proteine e quindi delle catene molecolari che per essere utilizzate, si riversano nel sangue. Abbiamo visto che la presenza di un CEM ambientale, a determinati valori, inferiori a quelli previsti dalla (poco intelligente) Legge 8 luglio 2003, può provocare la rottura di qualsiasi tipo di catena molecolare. E’ allora molto logico che possa anche avvenire la rottura della catena molecolare di un Ormone, rendendo in questo modo lo stesso, inutilizzabile o non più idoneo a svolgere la sua specifica funzione biologica; se la rottura viene provocata in più esemplari dello stesso tipo di catena molecolare  di Ormone, si ha un evidente alterazione (in diminuzione) del meccanismo biologico di funzione di quell’Ormone.

A causa del CEM ambientale, negli Ormoni si possono verificare due condizioni;

1)  L’Ormone a causa di alterazioni funzionali e biologiche nelle cellule che costituiscono l’organo che lo produce, viene prodotto, sin dall’origine in modo irregolare (con la sua catena molecolare interrotta), dall’organo preposto allo scopo: in questo caso viene considerato malato tale organo che necessita pertanto di cure mediche per la patologia che ne altera le funzioni specifiche (ma la causa di tutto ciò è per la Medicina, sconosciuta).

2)  Viene rotta dal CEM ambientale penetrato nel corpo umano, la catena molecolare dell’Ormone solo quando essa è già presente nel sangue.

Diventa difficile stabilire esattamente quando da un punto di vista biologico e medico si verifica l’una o l’altra condizione. Se ci si trova nel 1° caso, è  difficile la cura che può portare alla guarigione dell’organo interessato; se invece ci si trova nel 2° caso è impossibile la ricostruzione regolare della catena ormonale rotta. Si origina così una variazione funzionale (in diminuzione), della quantità Ormone (o Ormoni) necessari al corpo umano per la specifica funzione di quell’Ormone (o di quegli Ormoni), ragion per cui o si cerca di curare l’organo preposto alla produzione dell’Ormone carente, o si somministra un Ormone artificiale sintetico analogo a quello di cui si evidenzia la carenza nel corpo della persona ammalata. Anche in questo caso, l’Ormone artificiale può però venire rotto nella sua catena molecolare, dal CEM ambientale penetrato nel corpo, rendendo inutile la terapia. Praticamente, la cura delle malattie Ormonali è di difficile soluzione e avviene positivamente solo limitando o eliminando l’azione nociva del CEM ambientale.

Negli ultimi tempi, indagini statistiche segnalano nella popolazione la diminuzione del testosterone o ormone sessuale maschile: questa condizione porta ad una conseguente diminuzione del desiderio sessuale ma occorre dire che si constata un generale aumento di tutte le malattie ormonali (tipo il Diabete o l’insufficienza Tiroidea), che ormai stanno assumendo nella popolazione, una forma endemica.

La medicina ufficiale segnala che nel sangue si riscontra la presenza di radicali liberi, ossia di tratti di catene molecolari di origine sconosciuta e inspiegabilmente interrotte: questa condizione viene imputata a catene molecolari fuoriuscite dalle cellule a causa della loro morte biologica ma la realtà può anche essere semplicemente un'altra: i radicali liberi, sono catene molecolari di Ormoni che vengono rotte dal CEM ambientale facendo perdere all’individuo la funzionalità specifica di quello o di quegli Ormoni.

TUMORI (descrizione della causa in generale)

     Il CEM ambientale che penetra all’interno del corpo umano (delle sue cellule perciò),  provoca una rottura casuale delle catene molecolari al loro interno.
      Il risultato di queste catene molecolari rotte (questi tratti di catene molecolari), in presenza di un CEM ambientale di valore ridotto, possono riunirsi irregolarmente, alterando in modo imprevedibile ma irreversibile il regolare funzionamento biologico della cellula. Questa alterazione funzionale se riprodotta in modo simile in molte cellule (centinaia di  milioni o miliardi),   può   originare   quello   che   viene  considerato  UN TUMORE   la  cui soluzione non può essere che CHIRURGICA!

Nella Sua presentazione al libro scritto dal Prof. Franco Battaglia “Elettrosmog un’emergenza creata ad arte”, il Prof. Umberto Veronesi, segnala che “Gli scienziati responsabili, cercano un etica matura, capace di resistere alle emozioni d’attacco e di guardare   alla   dolorosa   malattia  che  si  chiama  tumore  con  gli  strumenti  della ragione, della scienza e dell’intelligenza d’amore”.

      I  CEM  sono  entità  fisiche  e la loro operatività non è una opinione espressa da questo   o  da  quello  scienziato  (anche  se  giustificata  dalle  notevoli  conoscenze scientifiche e dalla sua credibilità), ma è quella indicata e chiarita sui libri e chiamata proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici!
 Per  essere  coerenti  con  quanto  scritto nella Sua presentazione, gli scienziati (tra cui  è  compreso il Prof, Umberto Veronesi), dovrebbero conoscere e ragionare sulla proprietà  SUSCETTIVA  dei materiali ferromagnetici (le Leggi della Fisica cioè), ma pare  proprio  che non sia così. La cosa è anche giustificata dal fatto che il problema TUMORE,  nel  mondo, è oggetto da anni di studi scientifici e investimenti economici non   indifferenti,   tali   che   si   promette  da  circa  trent’anni  una  ormai  prossima  soluzione  al problema indicato. Nel libro citato, “Elettrosmog una emergenza creata ad   arte”  (Autore  Prof.  Franco  Battaglia,  pag.  130),  si  segnala  che  sono  state scoperte 78  cause  a  effetto cancerogeno ma tra esse non è compresa l’azione dei Campi  Elettromagnetici;  la  proprietà  SUSCETTIVA ad essi correlata, nel libro non viene  citata  una sola volta dal Prof. Franco Battaglia per il quale i CEM  ambientali, operano  secondo  la propria opinione che è quella della non nocività. Aggiungo che la   proprietà   SUSCETTIVA   dei   materiali   ferromagnetici   e  il  fenomeno  Fisico dell’orientamento   degli   atomi   da   essa  operato,  Franco  Battaglia  la  dovrebbe conoscere e insegnare essendo professore di Università!!!). Non si  spiegherebbe  a  questo  punto,  il funzionamento  sul  Pianeta  Terra,  di  alcuni centinaia di milioni di bussole,  di  alcune  decine  di  milioni  di  forni  a  microonde,  di almeno una decina di   migliaia  di  esemplari  di  apparecchiature  che  negli  ospedali  pubblici  o  nelle cliniche  private,  vengono  utilizzate  per  eseguire l’esame di Risonanza  Magnetica  Nucleare.   Tutti   questi   oggetti,   nel   loro  funzionamento,  utilizzano  la  proprietà SUSCETTIVA  dei  materiali  ferromagnetici  e  il  fenomeno Fisico ad essa correlato dell’orientamento degli atomi! 

SISTEMA IMMUNITARIO

Il CEM ambientale, penetrando nel corpo umano, produce un danno biologico sia all’interno delle cellule, alle catene molecolari degli Ormoni ma anche al Sistema Immunitario. Prima di parlare del danno biologico al Sistema Immunitario, occorre chiarire che cosa sono gli HLA.  

HLA  (dall’inglese “ Human Leucocyte Associate”). Opinione personale: sono catene molecolari estremamente importanti la cui rottura provoca le malattie autoimmuni cioè quelle originate dal Sistema Immunitario.

Si tratta di una famiglia di geni che codificano per molecole presenti sulla superficie dei globuli bianchi, chiamato complesso maggiore di istocompatibilità (MHC). Queste molecole sono fondamentali nella risposta immunitaria e sono anche responsabili del rigetto dei tessuti trapiantati. Per ognuno dei geni HLA (ogni gene è in effetti una catena molecolare), esistono numerosissime varianti (dette alleli); per questo è raro trovare due individui i cui tessuti siano compatibili per un trapianto. Inoltre chi possiede particolari alleli dei geni HLA, risulta particolarmente esposto ad avere malattie autoimmuni (Dizionario Medico UTET).

L’importanza  degli  HLA,  sta’  nel  fatto che  queste proteine (o catene molecolari),  sono  deputate al controllo di quanto è presente nel corpo umano e che deve essere compatibile  con  esso.  Abbiamo  visto che un CEM ambientale quando penetra nel corpo  di  un  essere  vivente, può provocare all’interno delle sue cellule, la rottura di alcune delle catene molecolari contenenti atomi “magneto sensibili”.
     Nel  caso  specifico  del  Sistema  Immunitario, il CEM ambientale può provocare due situazioni:

     1) Il Sistema immunitario (il globulo bianco), viene prodotto dal midollo osseo  con alcune catene di HLA già rotte, alterando con questo, la funzione specifica di controllo di quella (o di quelle) catena/e molecolare/i. Rompendo la catena molecolare di un HLA la si rende biologicamente inattiva o sbagliata  per quella specifica funzione di controllo; in una percentuale imprevedibile si può originare una eventuale patologia autoimmune.

In questo caso (e per quella specifica operazione di controllo), il danno alla catena molecolare (HLA) del Sistema Immunitario (SI), risulta irreversibile e l’unico rimedio possibile è l’operazione chirurgica di sostituzione del midollo osseo con “donatore” sano e compatibile.

       2) La  catena molecolare dell’HLA viene prodotta regolarmente sin  dalla sua origine (il  midollo  osseo non ammalato, la produce  integra), ma  essa  viene  rotta  in  una certa percentuale di Globuli Bianchi (GB) del SI, e in questo caso viene alterato il suo regolare funzionamento biologico. In questa condizione, il trapianto di midollo osseo è inutile perché la situazione finale non cambierebbe in quanto quella catena molecolare di HLA, verrebbe comunque rotta ad opera del CEM ambientale, nella superficie esterna del GB, dopo la sua produzione regolare da parte del Midollo Osseo.

Analizzando questi due situazioni, si riscontra l’importanza dell’integrità delle catene molecolari di HLA del SI per il  suo regolare funzionamento biologico e come viene arrecato ad esso il potenziale danno operato dal CEM ambientale.

Negli ultimi tempi, ci si trova davanti a inspiegabili casi di “malfunzionamento” del SI che danno origine a un sempre maggiore numero di malattie “autoimmuni” e quando non si trova una spiegazione logica al fatto, si dice che un antenato poteva avere una patologia analoga e per questo, la persona con la patologia “autoimmune”, è diventato un “portatore sano” (risolvendo in modo “elegante” l’inspiegabile problema).

MALATTIE AUTOIMMUNITARIE

Come spiega la parola “autoimmunitaria”, una malattia di questo genere può essere generata  da una alterazione biologica del Sistema Immunitario (SI).

La funzione del SI è quella di verificare la compatibilità con se stesso, di alcune cellule che il corpo produce per le proprie necessità. Per esempio il SI controlla la compatibilità  delle nuove cellule di Mielina che si depositano sugli Assoni dei nervi in sostituzione di quelle biologicamente morte per permettere il transito del segnale elettrico che partendo dal cervello deve raggiungere la/e cellula/e muscolare permettendone  una regolare contrazione. Naturalmente non sono solo queste due operazioni descritte, quelle effettuate dal SI ma sono molte altre.

Il SI svolge la sua azione di controllo di compatibilità, tramite gli HLA che non sono altro che catene molecolari proteiniche poste sulla superficie esterna del Globulo Bianco. Se il CEM ambientale penetrato all’interno del corpo umano è di valore tale da “rompere” o interrompere una delle tante catene molecolari di HLA (in molti Globuli Bianchi) che il SI utilizza per svolgere la sua funzione di controllo di istocompatibilità, il SI perde una parte della sua capacità funzionale, trovando incompatibile ciò che controlla tramite la catena molecolare dell’HLA interrotta; conseguentemente distrugge quanto “controllato”. Questo avviene non perché ciò che viene controllato è incompatibile con il corpo umano ma perchè il CEM ambientale ha procurato una rottura nell’ HLA utilizzato per quel “controllo” specifico. In questo caso si dice che il SI ha perso per un motivo inspiegabile, la sua capacità biologica funzionale ma il motivo è quello descritto. Per curare questa inefficienza funzionale del SI, vengono utilizzati degli “immunosoppressori” che hanno il vantaggio di abbassare il livello “di controllo” operato dal SI, ma hanno lo svantaggio di fargli perdere la sua capacità biologica di controllo tramite le catene molecolari ancora integre di HLA, rendendo possibile lo svilupparsi di numerose e imprevedibili patologie.   

 

 

CAMPI ELETTROMAGNETICI E VIRUS

Virus: microrganismo dotato di una struttura estremamente particolare che lo differenzia da tutti gli altri organismi presenti in natura per es. i batteri, i funghi e così via, che vengono definiti cellulari (Dizionario della Salute UTET).

Il Virus è un microrganismo unicellulare al cui interno vi sono un numero indefinito ma elevato di catene molecolari.

CATENA MOLECOLARE: è una successione logica ma non ancora molto conosciuta di atomi uniti in sequenza tra loro.

Ogni catena molecolare, contiene al suo interno, atomi più o meno sensibili al Campo Magnetico naturale (CM), e ovviamente sensibili ai Campi Elettromagnetici artificiali (CEM). Se un Campo Elettro Magnetico penetra all’interno di una cellula, la sua interazione con gli atomi “magneto sensibili” che formano le innumerevoli catene molecolari, pone gli stessi in orientamento alternato (alla propria frequenza e facendo loro compiere un percorso o angolo che è funzione della permeabilità assoluta µ). Qualora l’energia acquisita  dagli  atomi  nel  loro movimento forzato (imposto dalla proprietà SUSCETTIVA, e determinata dalla formula di Einstein   E = m x c2), è superiore a quella di unione che l’atomo ha con quello precedente e seguente nel formare la catena molecolare del Gene, Enzima, Proteina ecc, la stessa viene interrotta determinando un decadimento del regolare funzionamento biologico della cellula; il tutto avviene ed è regolato dalla proprietà Fisica detta SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici o SUSCETTIVITA’ magnetica.

Come spiegato nel sito www.cemetutti.com, il CM naturale o il CEM artificiale,  provocano la rottura casuale delle catene molecolari che formano il Virus ma tali catene, come vengono “rotte” possono venire casualmente ricomporsi quando il Virus si trova in ambiente privo di CEM artificiali(cosa ormai impossibile) o con CM naturale ridotto.

Il Virus, crea così dei “ceppi virali” per contrapporsi alle MEDICINE che ne combattono la nocività, che non sono dovuti alla propria “intelligenza” (di cui non è dotato).

Un virus (ma il ragionamento risulta valido anche per il batterio), è un organismo unicellulare ed ha perciò dimensioni molto piccole (microscopiche), ragion per cui lo spazio che percorre nel suo movimento per subire le rotture delle proprie catene molecolari a opera del CM naturale o di quelli molto più numerosi artificiali, è molto limitato.
Le modificazioni alla propria struttura, che avvengono tramite rottura casuale delle loro catene molecolari (e loro ricombinazione sempre casuale), non possono avvenire che quando il Virus o il Batterio hanno già “aggredito” o contagiato l’essere vivente.
Sono cioè già a contatto con la persona la quale spostandosi velocemente (in misura molto maggiore delle dimensioni cellulari del virus o del batterio) in ogni direzione nel suo vivere provoca delle modificazioni nella struttura del Virus o del Batterio che non risulta “intelligente” a causa della sua modificazione strutturale utile a opporsi alle Medicine elaborate!
In effetti ultimamente sono state trovate più di 80 mutazioni (variazioni), sullo stesso virus dell’influen
za addebitando il tutto a una “intelligenza” del virus (che a parer mio è inesistente), ma che in questo modo si oppone in modo proficuo alle medicine che la Ricerca Medica ha elaborato in modo efficace per combatterlo!

LEUCEMIA

Prima di approfondire il discorso sulla Leucemia, occorre fare delle considerazioni per chiarire la differente durata di vita di un GR (Globulo Rosso) e di un GB (Globulo Bianco).

Il GR ha una vita biologica di 120 giorni mentre il GB ha una sua durata limitata a 6/7 ore: analizziamo perché:

Il GB ha il compito come Sistema Immunitari (SI), di distruggere dopo averli debitamente controllati, gli organismi non compatibili con il corpo umano cui appartiene. Per portare a termine il suo compito, “fagocita” la cellula di batterio o il virus (non è un organismo cellulare essendo più piccolo), da lui “controllato” e considerato estraneo, distruggendolo in questo modo con una sua “fagocitazione“. Dopo aver fagocitato un corpo estraneo, per esempio un virus, lo stesso GB del Sistema Immunitario non è in grado di fagocitarne un secondo:  per questo motivo ha una vita breve e muore poco tempo dopo la sua nascita (6/7 ore), venendo sostituito da un nuovo GB.

Praticamente alcuni tipi di GB hanno sulla loro superficie esterna, una  serie di catene molecolari di proteine specifiche che vengono utilizzate per controllare uno specifico virus, batterio o una specifica cellula o per esempio la compatibilità del GR presente nel sangue. In effetti è possibile dire che il GB controlla il GR non per verificarne la validità funzionale  (il trasporto della molecola di Ossigeno dai polmoni alla cellula e quella di Anidride Carbonica dalla cellula ai polmoni), ma per verificarne la sua compatibilità con l’organismo. Infatti se si vuole fare una trasfusione di sangue, occorre utilizzarne uno compatibile con quello dell’organismo che lo riceve (deve avere cioè lo stesso gruppo sanguigno). Se il CEM penetrato all’interno del corpo umano causa la rottura della catena molecolare della proteina che viene utilizzata dal GB (l’HLA), esso nel momento della verifica del GR lo riscontrerà “anomalo” ma la causa di tutto ciò, risiede nella catena molecolare interrotta del “controllante” (il GB). Praticamente capita che trovandosi davanti ad un errore dovuto all’anomalia presente in se stesso, il GB avente tale anomalia, controllando un GR lo considera non compatibile con l’organismo e lo distrugge. Il Sistema Immunitario in questa condizione (causata dal CEM ambientale penetrato nel sangue o nel midollo osseo in cui si produce il GB), si accorge dell’anomalo aumento di GR che i GB considerano incompatibili con l’organismo (ribadiamo che questo avviene a causa della rottura della catena molecolare che i GB usano per il controllo del GR e che i GB non sanno essere rotta). A questo punto il Sistema Immunitario aumenta il numero di GB per poter distruggere un numero maggiore di GR che considera aumentati. Se a causa del CEM ambientale anche i nuovi GB prodotti dal corpo umano hanno la stessa catena molecolare interrotta, o se essa viene interrotta dal CEM ambientale penetrato nel corpo umano, aumenterà ulteriormente il numero di globuli rossi che verranno distrutti dall’aumentato numero di GB ed il meccanismo ormai in condizione tale da autoalimentarsi, potrebbe portare alla distruzione di un numero maggiore di GR e conseguentemente alla possibile morte della persona.

Per tentare di risolvere il problema della Leucemia qualora si accertasse che essa è originata dall’azione nociva del CEM ambientale nei confronti del Sistema Immunitario, potrebbe essere utile mettere la persona Leucemica in una condizione tale da non essere più soggetta al CEM ambientale. Per fare questo, è sufficiente fare vivere chi ha tale patologia per un periodo di almeno 4/5 mesi (la durata della vita di un globulo rosso è di 120 giorni), su di una barca a vela. In questo modo il CEM presente nell’ambiente si scaricherebbe in acqua: tutto questo dovrebbe avvenire naturalmente, tenendo sotto controllo medico l’evoluzione della patologia, utilizzando anche le terapie mediche attuali per la cura della malattia.

Il problema potrebbe essere acuito dal fatto che tutti i GB possono essere prodotti dal midollo osseo, con la loro catena molecolare preposta al controllo del GR, già rotta; in questo caso la Leucemia assumerebbe la caratteristica di  “fulminante” e sarebbe impossibile porvi rimedio se non  con il trapianto di midollo osseo (cosa che al momento attuale, talvolta succede).

Una certa utilità nel risolvere con risultati positivi la Leucemia, potrebbe derivare dallo schermare il letto per evitare l’azione nociva dei CEM ambientali captati dal pavimento e facendovi restare sopra per  un periodo di 5 (cinque) mesi la persona con tale patologia, per almeno 20-22 ore al giorno. Naturalmente durante tutto il periodo, devono proseguire le terapie mediche e l’evoluzione della malattia deve essere tenuta sotto costante controllo sanitario. Lo stare nel letto schermato, limita il danno operato dal CEM assorbito dal pavimento ma non riesce ad evitare l’azione nociva dei segnali Elettromagnetici in media, alta, altissima frequenza presenti nell’ambiente e che penetrano nel corpo della persona via etere. 

Un   giorno   chiesi   a   un   medico:   “di   quante  malattie  si  conosce  la causa che le origina?”.
La risposta che ottenni alla domanda posta fu’:
Le malattie attualmente conosciute sono di due tipi:
1) Le malattie virali.  
2) Tutte le altre malattie.

Delle  malattie  virali  si conosce qual è la causa (il virus),  mentre delle altre malattie la causa originante reale è sconosciuta (!!!)

Questa constatazione lascia lo spazio alla considerazione che il CEM ambientale con la sua azione di rottura progressiva di qualsiasi catena molecolare all’interno del corpo umano, causa un numero elevato di patologie (conviene dire TUTTE quelle non virali), e tali patologie risultano imprevedibili nella loro realizzazione e non curabili se non chirurgicamente.

MALATTIE GENETICHE

L’argomento è stato spiegato nel paragrafo “Concepimento” ragion per cui si prega di utilizzare le informazioni fornite in precedenza.

ELETTROSENSIBILITA’

Una persona non è o diventa elettrosensibile al Campo Elettro Magnetico ambientale senza un giustificato motivo. Abbiamo visto che l’azione nociva di un CEM può iniziare quando l’essere che vivrà è ancora allo stato embrionale: praticamente se il danno alla cellula (o alle cellule dell‘Embrione), viene procurato al DNA cellulare o mitocondriale e diventa irreversibile (a causa della rottura delle catene che formano gli Enzimi preposti alla riparazione delle catene molecolari dei Geni del DNA), e se l’azione del CEM è prolungata nel tempo, la persona si troverà dopo un certo numero di anni, con un numero ridotto di cellule biologicamente sane e poiché ogni  volta che un CEM produce un danno biologico il numero delle cellule biologicamente sane diminuisce, la persona che si trova in questa condizione, acquisisce ad una certa età della vita, una elettrosensibilità al CEM ambientale nel senso che da quel determinato momento, si rende conto che a causa del CEM ambientale (che per esempio gli causa improvvisamente una debolezza per una riduzione delle proteine Mitocondriali prodotte originando una diminuzione di energia disponibile per la regolare contrazione delle cellule muscolari), la ulteriore rottura di catene molecolari nelle proprie cellule, porta a  modificazioni funzionali che si possono verificare nel  fisico della sua persona. Non essendo mai stato considerato nocivo un CEM ambientale, è possibile anche che la persona non consideri l’effetto della sua elettrosensibilità sia dovuto al CEM ambientale!!!!  

Il fatto di essere diventato elettrosensibile al CEM non è da considerarsi un aspetto positivo ma un segnale di avviso che dice più o meno le seguenti cose: “Fai attenzione perché il tuo organismo ha già un numero ridotto di cellule sane e l’ulteriore rottura di altre catene molecolari all’interno delle tue cellule, ti porta ad avere un fisico maggiormente sensibile ai Campi Elettromagnetici ambientali (o meglio sei “elettrosensibile”), perché ti accorgi che in presenza di un CEM ambientale, il tuo fisico ne risente immediatamente con le manifestazioni più imprevedibili. La persona che non è ancora elettrosensibile, non deve essere assolutamente tranquilla perché il CEM nel suo operare è oggettivo e lo stesso fenomeno di danneggiamento si origina anche in lui (che però non se ne rende conto perchè il suo corpo possiede un numero maggiore di cellule biologicamente sane),  non esentando nessuno dalla sua azione nociva.

Quando il numero delle catene molecolari rotte all’interno del corpo umano è tale da rendere evidente una fase iniziale di malfunzionamento biologico di un suo organo, la persona acquisisce, (ovviamente se collega le cose e se ne rende conto), una elettrosensibilità al CEM ambientale.

Nelle condizioni descritte, le persone non elettrosensibili, non si rendono conto del problema che si origina nelle cellule del proprio corpo a causa del CEM ambientale; al loro interno, si sono rotte e/o si stanno rompendo a causa del CEM ambientale, una quantità notevole di catene molecolari e perdurando la condizione di presenza di CEM ambientale, l’elettrosensibilità si evidenzierà anche nelle persone attualmente considerate sane, negli anni successivi (in un tempo la cui durata è imprevedibile).

Per esempio una persona diventata elettrosensibile mi diceva che si trovava bene solo in ambienti costruiti in muratura: questa condizione era dovuta al fatto che in quel luogo, i CEM ambientali captati  dal pavimento erano assenti o di valore molto ridotto (nelle costruzioni in muratura, non esiste né il tondino di ferro immerso nel cemento armato, né lo stesso cemento armato).  Per questo motivo,  diminuiva  la sua  temperatura corporea perché alcuni dei suoi atomi (miliardi), captando dal pavimento un CEM ambientale di valore inferiore (o nullo), “oscillavano” meno, originando in quella condizione meno rotture di catene molecolari, e meno movimento o attrito di quegli atomi “magneto sensibili” che ora sono diventati isolati, ma una volta erano parte integrante delle catene molecolari cui partecipavano nella loro formazione. Inoltre, si originavano in quelle condizioni, meno interferenze tra i segnali elettrici emessi dal cervello e le polarità delle cellule dovute al minore CEM ambientale percepito.

Una tale condizione (di sensazione di freddo corporeo), si presentava al sottoscritto quando (non ancora invalido), nelle stagioni intermedie si trovava (raramente), a visitare una vecchia Chiesa in muratura che è un tipico luogo molto spartano con limitata presenza di CEM ambientale. Quell’esperienza la provavo quando ero ancora in grado di camminare regolarmente ma non  ne comprendevo il motivo. La condizione di piacevole sensazione di “fresco corporeo” che in quella condizione pervadeva rapidamente il mio corpo, la imputavo alla misticità del luogo e al silenzio assoluto; il benessere provato non era però dovuto a ciò, ma alla ridotta presenza di CEM ambientali che non ponevano in oscillazione gli atomi isolati di quelle mie catene molecolari ormai rotte. 

 Pertanto le persone anziane, durante il periodo estivo, per soffrire meno l’opprimente calura, è meglio frequentino le vecchie Chiese in muratura piuttosto che i centri commerciali dove l’aria è condizionata grazie ad apparecchiature che nel loro funzionamento generano CEM ambientali.

STANCHEZZA

Con il progredire della elettrosensibilità, aumentano le rotture delle catene molecolari all’interno delle cellule. Se questo aumento di catene molecolari interrotte riguarda in particolare quelle del DNA mitocondriale (i Mitocondri, sono le centrali energetiche della cellula), progressivamente essi a causa del CEM diminuiscono il loro numero biologicamente attivo, che produce in modo regolare le proteine utilizzate dalla cellula come fonte di energia per il suo normale funzionamento biologico e la sua contrazione (se la cellula è muscolare).

La diminuzione di produzione di questo tipo di proteine utilizzate come fonte di energia, è probabilmente associata anche alla rottura di altre catene molecolari all’interno della cellula come quelle contenenti nella loro struttura, catene molecolari contenenti la Mioglobina o la molecola di Calcio.

Se tale fenomeno riguarda le cellule muscolari (che con un numero elevato di catene molecolari rotte possono anche morire), esse nel tempo, a causa del ridotto numero di Mitocondri rimasti attivi a causa dell’azione del CEM, tendono a contrarsi con minore vigore; qualora la condizione peggiorasse, la persona progressivamente non  avrà nel corpo la forza necessaria a sostenersi in piedi. Questo vuole dire che se diminuiscono le proteine prodotte dalla cellula muscolare per la sua contrazione, quest’ultima non può avvenire perciò per il numero di volte necessario nel tempo, e una volta consumate le proteine a disposizione della cellula, la contrazione non può più realizzarsi in modo valido. Un esempio lampante è quello che si nota in un partecipante ad una maratona: verso il finire della corsa, le energie rimaste sono  poche e gli arti inferiori non si alzano in modo regolare da terra come si alzavano in modo vigoroso ad inizio gara.

A questo punto, se il fenomeno si estende progressivamente in modo analogo in altre cellule (centinaia o migliaia di miliardi), il corpo, non ha più la forza per deambulare regolarmente gli arti e la stessa cellula muscolare a questo punto priva di proteine necessarie alla sua contrazione oppone una resistenza passiva al suo regolare funzionamento meccanico; in questo modo aumenta lo sforzo necessario alla persona per compiere il movimento. Avendo un numero minore di cellule regolarmente biologicamente funzionali e al loro interno, meno energia disponibile fornita dai Mitocondri alle proprie cellule muscolari attive, a questo punto la persona si trova in una condizione tale per cui si stanca in un tempo inferiore. Qualora il fenomeno progredisse ulteriormente, l’individuo si troverà in perenne fase di stanchezza cronica (preludio alla debolezza). 

DEBOLEZZA

La debolezza è la fase successiva, qualora la stanchezza cronica fosse in essere da tempo.

Se il numero di cellule muscolari biologicamente attive, diminuisse ancora a causa di un ulteriore aumento del danno al DNA Mitocondriale, o a causa della rottura della catena molecolare contenente la Mioglobina o la molecola di Calcio, o in definitiva per la diminuzione dei messaggi elettrici che partendo dal cervello raggiungono le cellule, la stanchezza cronica evolve in una debolezza che anch’essa risulterà cronica. Se la debolezza cronica coinvolge gli arti inferiori, esiste la concreta possibilità per la persona di avere problemi a reggere il peso del proprio corpo. Inoltre se una persona già debole entra nel raggio di azione di un CEM ambientale particolarmente elevato, è possibile che  in quel momento alcune delle catene molecolari delle sue proteine Mitocondriali (miliardi), si rompano all’improvviso, e le cellule muscolari regolarmente biologicamente funzionanti che restano, non siano sufficienti a produrre l’energia necessaria a sostenere il peso del corpo. La conseguenza è che l’individuo deve sedersi o essere sorretto da altre persone Queste ultime, pur essendo inconsapevolmente soggette nelle loro cellule allo stesso tipo di danno nocivo procurato dal CEM ambientale elevato, avendo per fortuna ancora molte cellule muscolari funzionanti e molte proteine Mitocondriali a disposizione,  riescono a sopportare l’effetto nocivo che subiscono ad opera del CEM ambientale (in percentuale minore), all’interno delle proprie cellule, avendo ancora nelle proprie cellule la forza  per rimanere in piedi.

VIRUS – BATTERI

Virus: microrganismo   dotato   di   una  struttura  estremamente  particolare  che  lo differenzia da tutti gli altri organismi presenti in natura per es. i batteri, i funghi e così via, che vengono definiti cellulari.
Batteri:  il  termine  B. identifica i microrganismi unicellulari completi, più numerosi e antichi della Terra detti anche germi o microbi, molti dei quali patogeni (che causano malattie).   Si   trovano   comunemente  nel  terreno,  nell’acqua  e  anche  all’interno dell’organismo  degli  esseri  viventi,  spesso senza provocare malattia; talvolta sono dannosi per una specie ma innocui per altre. Alcuni B. vengono detti non patogeni in quanto  non  sono  in  grado  di  procurare  malattie:  i costituenti della flora batterica intestinale,  preposti  alla  “lavorazione”  di  alcuni  nutrienti ingeriti con il cibo oppure alla produzione di vitamine, sono esempi di B. non patogeni. CARATTERISTICHE: i B.  che  per  vivere  hanno  bisogno di Ossigeno sono detti aerobi, mentre quelli che non  lo  utilizzano  (o  addirittura non possono sopravvivere in un ambiente in cui sia presente  tale  gas)  sono  detti  anaerobi.  Le  dimensioni dei B. variano in media da 0,25  a  1,5  micron  (un  milionesimo  di  metro)  di  spessore  e  da 1 a 10 micron di lunghezza.  In  base  alla  loro  forma,  essi  possono  essere distinti in cocchi (forma sferica),   bacilli   (forma  a  bastoncino)  e  spirilli  (forma  a  spirale).  I  cocchi  sono responsabili di malattie come la tonsillite, l’endocardite, la meningite e la polmonite. I bacilli  veicolano  invece affezioni come tubercolosi, difterite, tetano e tifo.(Dizionario Medico UTET)
CONSIDERAZIONE:  sia  i  V. che i B., sono formati da numerose catene molecolari che  possono  chiaramente  essere interrotte dal CM naturale del Pianeta o dal CEM ambientale   artificiale.   Questo   giustifica   le   numerose   mutazioni  (casualmente originate  dalla ricombinazione delle loro catene molecolari interrotte) che subiscono nel  tempo  V.  e  B..  Esse  risultano  imprevedibili,  numerose e giustificano le tante malattie  differenti  che  V. e B. originano. Le mutazioni di V. e B., dovute alle rotture e  eventuali  ricostituzioni  casuali  delle  catene  molecolari  che li formano, possono  avvenire  all’interno  delle  cellule del corpo di un essere vivente, rendendo in questo modo   imprevedibili   e   efferati  gli  effetti  dell’avvenuta  MUTAZIONE.  Se  queste mutazioni  fino  a  duecento  anni  fa’,  erano numericamente minori perché originate solo  dal CM terrestre, ora il loro numero dipende anche dai  CEM artificiali che ormai sono presenti in ogni parte del Pianeta.         

IMPROVVISO CALORE ALL’INTERNO DEL CORPO UMANO

Il corpo umano ha una sua temperatura caratteristica, dovuta al metabolismo delle cellule che lo compongono; talvolta, la temperatura corporea può inspiegabilmente aumentare, e questo avviene quando una moltitudine di suoi atomi “magneto sensibili” (ormai isolati dalla loro catena di appartenenza che hanno rotto), sotto l’effetto di un CEM ambientale artificiale, si trovano ad orientarsi (alla sua frequenza),  generando attrito e quindi calore all‘interno del corpo umano, innalzando di conseguenza la propria temperatura ( del tutto inspiegabilmente per le persone a cui capita il fenomeno). Incaricati dalla Comunità Europea per uno studio sull’azione delle onde elettromagnetiche dei telefoni cellulari nei confronti degli utilizzatori, i ricercatori del gruppo  tedesco Verum coordinati dal Prof. Franz Adlkofer avevano appurato che esse provocavano un aumentato ritmo biologico delle cellule. Questo aumentato ritmo cellulare e l’attrito che con il loro movimento all’interno della cellula provocano gli atomi “magneto sensibili”, determinano un aumento di temperatura del corpo umano nella zona prossima all‘utilizzo del telefono cellulare. E’ utile per le persone, acquisire una sensibilità che permetta di accorgersi del proprio aumento di temperatura corporea causata dallo stazionare in un ambiente che denota la presenza di CEM di  valore nocivo (che non si vede e non si tocca).

L’aumento di temperatura corporea, viene addebitata nelle donne di età compresa tra i 40 e i 50 anni, alla menopausa. Occorre dire due cose:

1) A quella età le donne (come del resto gli uomini), si trovano con parecchi atomi (parecchie migliaia di miliardi), isolati e derivanti dalle catene molecolari che sono state rotte all’interno delle cellule, sotto l’azione del CEM ambientale.

2)  Le “vampate” di calore che si verificano durante la menopausa, non sono fini a se stesse perché il calore (per la Fisica), è una forma di energia che si forma durante una combustione o per attrito dovuto al movimento forzato degli atomi e questo avviene con il movimento “obbligato”, imposto agli atomi “magneto sensibili” in presenza di un CEM ambientale captato dal corpo umano.

3) Le malattie Neurologiche, sono in prevalenza “femminili”; questo è dovuto al fatto che le donne, svolgendo la loro prevalente attività di casalinghe, passano in casa, un tempo maggiore rispetto gli uomini e hanno in questo modo la possibilità di captare una quantità maggiore di CEM ambientali dal pavimento dell’alloggio in cui abitano e/o vivono.

Se   le   persone   (uomini   compresi),   fanno  attenzione  al  fenomeno  del  “calore corporeo”,   si  accorgeranno  che  esso  può  manifestarsi  in  età  diverse  e  luoghi differenti;  il  calore corporeo è da imputare alla quantità di atomi “magneto sensibili” che entrano in orientamento per effetto di un CEM ambientale penetrato nel corpo. Il fenomeno  è  imputabile  alle condizioni ambientali in cui vive la persona, ai suoi usi, stili di vita e consuetudini, o al luogo in cui essa temporaneamente vive o si trova! 

LA PROVA DEL DITO: Una semplice e veloce prova gratuita, può indicare se la temperatura corporea è leggermente aumentata. Occorre tenere presente che:
     1) La testa (il cervello), è la parte del corpo a maggiore circolazione sanguigna in cui la temperatura rilevata deve essere bassa e il suo valore mantenuto  costante.
     2) Le dita della mano, sono la parte del corpo che dissipa più facilmente l’eccesso di calore; pertanto la loro temperatura per questo motivo, è la più elevata.
      Infilando   il   dito  indice  nell’orecchio,  è  possibile  notare  quella  differenza  di temperatura  che  si  ha  tra  il  dito e la testa. Se la sensazione che si prova nel fare l’operazione  è  neutra,  la  differenza  di  temperatura  esistente  tra  le due parti del corpo,  è  nulla  e  si  può dedurre che la persona si trovi in un ambiente in cui non si denota  la presenza di CEM ambientali. Se invece la sensazione provata è di calore, questo  indica  che  il  CEM  ambientale  penetrando nel corpo della persona, (per la proprietà  SUSCETTIVA …..),  pone  in  orientamento  alternato,  gli atomi “magneto sensibili”  ormai  isolati  dalla  loro  catena molecolare che hanno interrotto (miliardi), originando  un  attrito,  calore,  e  un  conseguente  piccolo  aumento di temperatura corporea.   In   questa   condizione   usando   un   termometro   elettronico  a  lettura istantanea  della  temperatura  all’interno  dell’orecchio, si può rilevarne un aumento,  che  dipende  dall’intensità  del CEM ambientale penetrato all’interno del corpo della persona.
ATTENZIONE:  se  la  persona ha all’interno del suo corpo, poche catene molecolari interrotte,  e  pochi atomi “magneto sensibili” che in presenza di un CEM ambientale entrano  in  orientamento  “obbligato”,  originando  attrito  e  un conseguente piccolo aumento di calore corporeo, questo può portare alla conclusione che ci si trova in un ambiente privo o con un limitato numero di Campi Elettro Magnetici; purtroppo non è cosi  e senza saperlo la persona considerata “sana” subisce un danno numerico alle catene molecolari che sia pur di poco, aumentano il loro numero progressivamente!!     

COLPI DI SONNO AL VOLANTE: DA CHE DIPENDONO

Come riferito nel paragrafo dedicato al morbo di Alzheimer, l’Unità di Valutazione Geriatrica del comune di Quattro Castella (Reggio Emilia), ha riscontrato nelle persone con tale patologia, che dopo due mesi di ricovero in una struttura di riposo (con bassa presenza di CEM ambientali artificiali sostengo io), esse erano oggetto di un recupero psichico e un miglioramento fisico delle proprie condizioni, con una relativa regolarizzazione del ciclo veglia-sonno.

Ogni mezzo di locomozione, ha un alternatore che genera un Campo Elettro Magnetico utilizzato per produrre una corrente elettrica necessaria per ricaricare la batteria del mezzo. Quando il Campo Elettromagnetico viene generato dall’alternatore (sempre a motore acceso), per la proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici, nella carrozzeria e tutte le strutture in ferro del mezzo di locomozione, il CEM prodotto dall’alternatore viene amplificato e praticamente l’autista e i trasportati dal mezzo di locomozione, senza saperlo, si trovano immersi in un CEM ambientale che  danneggia loro, le catene molecolari delle cellule del corpo. Il danneggiamento può dare origine (in un tempo indefinito, variabile da persona a persona) a qualsiasi patologia e dopo alcune ore di guida, si può anche alterare in alcune persone il ciclo veglia-sonno dando origine in taluni casi, ai tipici colpi di sonno che tutti conosciamo. Occorre ricordare, che i CEM presenti nell’ambiente sono sempre più numerosi e di valore elevato; questo predispone  il corpo umano ad una maggiore possibilità di alterazione del ciclo veglia-sonno con una maggiore frequenza di colpi di sonno quando si è alla guida. In effetti negli ultimi tempi si è assistito ad una vera e propria escalation di incidenti automobilistici causati anche da colpi di sonno e provocati in una percentuale sempre maggiore da “mezzi pesanti” (camion e pullman) in cui è maggiore il valore di CEM ambientale originato dall’alternatore perché le sue dimensioni sono maggiori. Naturalmente anche altri elementi tipo le ore passate alla guida e l’abuso di alcool o l’uso di stupefacenti, influiscono sul fisico dell’autista, solo che questi ultimi non sono presenti in tutti i casi  di  “colpi  di sonno” mentre l’alternatore è un denominatore comune in ogni caso che si concretizza con un incidente. Ognuno di noi, con il progredire dell’età, trova sempre maggiore difficoltà nell’addormentarsi. Il fenomeno si sta’ generalizzando in modo preoccupante e sono molte le persone che giustificano la cosa, con la loro capacità di essere in grado di recuperare in poche ore, la loro stanchezza. 

28 SETTEMBRE 2003, AZIONE DEL CEM IN CASA

Il 28 Settembre 2003, c’è stato un black-out nazionale di energia elettrica, con la conseguente  totale assenza di CEM artificiale nell’ambiente. In tale occasione e per tutto il tempo di durata del black-out, ho provato l’emozione di camminare come una persona normale, con la postura eretta del corpo, senza perdite di equilibrio (ma con meno forza), all’interno dell’alloggio in cui vivo.

Io passo normalmente 20-22 ore al giorno sopra il letto a doghe di legno con materasso di lana e sua relativa schermatura, onde evitare di captare i CEM ambientali presenti nel pavimento; la schermatura, è stata ottenuta con quattro lamine di piombo, una di alluminio, 1 strato di gomma di 1 mm. di spessore ciascuna, interposte tra la base di ogni zampa del letto e il pavimento. Le quattro lamine di piombo, quella di alluminio e lo strato di gomma, utilizzate per ogni zampa del letto, sono quadrati di 15 cm. di lato e le lamiere di piombo sono completamente avvolte con quel nastro adesivo utilizzato per sigillare i pacchi. La funzione del nastro adesivo è quella di evitare che il piombo sublimando, crei dei vapori, che se respirati sono nocivi per la salute della persona. Ogni 30/60 giorni verifico lo stato del nastro che avvolge le lamiere perché l’azione del CEM del pavimento, potrebbe nel tempo provocarne l’usura. Occorre dire che, anche se anche il piombo evapora, il  “peso” del vapore di piombo è superiore a quello dell’aria ragion per cui è difficile che arrivi all’altezza delle narici di una persona per essere respirato. Vorrei spiegare cosa capita quando scendo dal letto per andare camminando come posso e riesco, in cucina.

Occorre anche in questo caso fare alcune premesse.

-  300.000.000. 000 sono i metri che percorre la corrente nell’unità di tempo ma nel corpo umano la velocità deI segnali elettrici emessi dal cervello è notevolmente inferiore: probabilmente intorno ai 180 m. al secondo.

-  1 secondo: è  l’unità di tempo.
-  1,80 metri: è la mia altezza.
X: è il tempo che il CEM esterno impiega nel percorre interamente il mio   corpo.
Con questi dati, si può impostare una equazione per determinare il valore di X.
   -
180 : 1 = 1,8 : X
   - 
X = 1,8  : 180 x 1 = 0,01 secondi
    
E’   possibile   constatare   come   il   tempo   impiegato  dal  CEM  (captato  dal pavimento), per percorrere interamente il mio corpo, sia veramente piccolo.
    
Dopo questo tempo infinitesimo, il CEM ambientale penetrato all’interno del mio corpo, comincia ad orientare alcuni degli atomi di elementi “magneto sensibile” e a provocare le prime rotture delle catene molecolari all’interno delle cellule.
    
Chiaramente  il  fenomeno  si  evidenzia  in tutte le persone quando captano un  CEM   dal   pavimento.   Quante  e  quali  catene  molecolari  e  di  quali  cellule  si rompono, è praticamente impossibile stabilirlo. I primi atomi o molecole che il CEM orienta  e  che è possibile rompano i legami con gli atomi adiacenti, interrompendo in  questo  modo  le  catene  molecolari  di  appartenenza, sono quelli dei materiali ferromagnetici: in   effetti   l’anemia   (carenza   di  Ferro), è una patologia che  sta’  diventando abbastanza comune nelle persone.

Naturalmente non saranno coinvolte solo le catene molecolari delle cellule ma anche quelle del Sistema Immunitario (gli HLA), quelle dei globuli rossi, degli ormoni ecc.. Praticamente occorrerebbe stabilire quali sono gli atomi o le molecole di  elementi “magneto  sensibili” che formano le innumerevoli catene molecolari dei vari tipi di cellule, per appurare dove sono maggiori le probabilità di rottura delle catene molecolari. A parere mio anche se si arrivasse a determinare quali sono gli atomi o le molecole di  elementi “magneto sensibile” che insieme ad altri  costituiscono le varie catene molecolari, il problema non troverebbe ugualmente soluzione.

E’ evidente che essendo il tempo di penetrazione nel  corpo del CEM artificiale ambientale e quello delle rotture delle catene molecolari estremamente ridotti, se un  individuo è rimasto con un numero di cellule biologicamente valide inferiore a quella percentuale che permette alla persona di considerarsi “sano”, il tempo necessario per passare da una condizione di salute normale ad una condizione di salute precaria, è veramente minimo; questo meccanismo che si sviluppa in una frazione di secondo, non è molto facilmente comprensibile e spiegabile.

Il sottoscritto (con SM e invalidità al 100%), ha nel proprio organismo e all’interno delle proprie cellule, a causa dell’azione nociva operata dal CEM nell’arco di 35 anni, un numero considerevole di catene molecolari interrotte (magari in più punti), e si ritrova con un numero ridotto di catene molecolari “sane”; quando scende dal letto (appena tocca il pavimento e capta il CEM ivi presente), subisce a causa del CEM penetrato nel suo corpo, una ulteriore veloce diminuzione delle cellule rimaste biologicamente “sane”, oppure è soggetto a una diminuzione dei Mitocondri ancora funzionali o a un diminuzione delle proteine Mitocondriali utilizzate come fonte di energia dalla cellula, risentendone in modo istantaneo con difficoltà notevoli a deambulare gli arti inferiori, un piegamento della colonna vertebrale, dovuto ad una minore capacità del sistema muscolare della schiena (vista l’ulteriore diminuzione dei muscoli validi), che fino a qualche anno fa’, si manteneva eretta, perdite di equilibrio, ecc.).

Il 28 Settembre 2003 con la contemporaneità del black-out di energia elettrica nazionale, dopo qualche minuto, ho iniziato ad avere “brividi” dovuti a una diminuzione della mia temperatura corporea (che per distrazione in quel momento non  ho misurato); tale diminuzione la posso quantificare in 2°-3°. La condizione è stata originata dal fatto che al cessare del CEM ambientale, non hanno più oscillato alla sua frequenza, tutti quegli atomi o molecole di  elementi  “magneto sensibile” che anche se avevano rotto i loro legami ed erano separati dalla catena molecolare cui appartenevano in origine, continuavano ad orientarsi, a provocare attrito e conseguentemente calore, nelle cellule del corpo. Devo chiarire che in tale occasione non utilizzavo ancora la schermatura tramite l’interposizione di lamine di piombo tra il pavimento e le sue zampe di appoggio ad esso, che tale letto era in ferro e che il materasso conteneva delle molle di acciaio. 

Sempre in tale data, nello scendere dal letto, in assenza di CEM nel pavimento, non ho subito l’ulteriore rottura di catene molecolari e di conseguenza pur con una energia minore, sono riuscito a muovermi senza dovermi appoggiare ai mobili, con la colonna vertebrale eretta e senza perdite di equilibrio. Vi lascio immaginare lo stato d’animo di una persona che sapeva bene che al ritorno della corrente, (non avrebbe per un tempo molto lungo, anni), più camminato come una persona sana: vi posso segnalare che  ho  provato ANGOSCIA e DISPERAZIONE in gran quantità.

E’ necessario però fare un altro ragionamento: il 28 settembre 2003, il black out di energia elettrica che mi ha permesso di camminare come una persona sana, è stato totale. Questo ha causato l’assenza nel tondino di ferro immerso nel c.a. del pavimento, sia la mancanza del CEM in bassa frequenza (quello a 50 Hz originato dalla cabina elettrica posta in cantina e dai cavi ad alto trasporto di corrente interrati a 4 metri, quello che si dirige verso il centro della città, e 5 metri, quello che si dirige verso lo stabilimento Fiat Mirafiori alimentandolo in parte), che l’assenza di quelli in  media, alta, altissima frequenza rilasciati da antenne e non più presenti nel tondino di ferro nel quale non erano penetrati e la loro assenza totale nell’ambiente in cui mi muovevo. Altre due volte mi sono accorto di un black out di energia elettrica industriale in bassa frequenza ma in assenza del solo CEM a 50 Hz, il mio modo di deambulare gli arti, ha continuato ad essere irregolare! Praticamente da quando vivo in corso Traiano (dal 1970), è come se lo avessi fatto vivendo senza saperlo (fino al 2002), con due elettrodotti: uno a 4 metri e l’altro a 5 metri di distanza. Posso garantire che gli effetti dei CEM ambientali sul mio fisico, hanno dato dapprima origine a una Sclerosi Multipla (diagnosticata nel 1999), ed in seguito ad una invalidità totale del 100% .  

Questo indica che se inizialmente pensavo che il camminare male dipendesse solo dal CEM in bassa frequenza, l’esperienza degli altri due black out, locali e limitati alla sola cabina elettrica posta in cantina, mi ha fatto ricredere sulla giustezza completa delle mie supposizioni!

CONCLUSIONE: i concetti spiegati, sono stati ripetuti in diversi casi, alcune volte; questo è avvenuto perché l’argomento è stato presentato per la prima volta nei termini descritti, e  per la  varietà e complessità  dei casi patologici che si possono originare, deve essere ulteriormente approfondito da parte di chi ne ha i mezzi e le capacità ma finora non lo ha fatto!!! La proprietà SUSCETTIVA dei materiali ferromagnetici esiste veramente e molte delle cose che capitano su questo Pianeta (o nell’Universo), che non trovano spiegazione logica, dipendono da quest’ultima. Il fatto che scienziati, ricercatori, politici, periti di tribunale ecc., sbadatamente non la tengano in considerazione, determina effetti nefasti sulla salute e sul clima del Pianeta; questa situazione, non trova alcuna spiegazione scientifica da parte di Scienziati e Professori di Università sul problema della salute del clima e sulla teoria evolutiva espressa da Darwin. E’ superfluo indire congressi, convegni, dibattiti, proporre e fare votazioni a maggioranza democratica sui problemi esposti: essi sarebbero una inutile perdita di tempo!!! Questo per un futuro migliore e sicuro delle generazioni e gli esseri viventi che prossimamente abiteranno il pianeta!

E’ UN OBBLIGO (O NO), PER LE PERSONE,  ENTI, SOCIETA’, POLITICI RESPONSABILI DI QUESTA CONDIZIONE ALTAMENTE SBAGLIATA E NOCIVA, CHE SI E’ VENUTA A VERIFICARE PER TUTELARE GLI INTERESSI ECONOMICI A QUALCUNO, TROVARNE LA CORRETTA SOLUZIONE AL PROBLEMA!!!!  

Mogno Gian Pietro

Torino

gianpietromogno@gmail.com